DESERTMED

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DESERTMED. Le isole deserte del Mediterraneo. Genova, fino al 2 febbraio 2014Le isole deserte del Mediterraneo.

Genova, fino al 2 febbraio 2014.

Isole deserte. Paradisi turistici o prigioni abbandonate, parchi naturali o sedi di industrie dismesse… In ogni caso luoghi privilegiati dell’immaginario collettivo. Il Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce propone, per la prima volta in Italia, una mostra che raccoglie il lavoro di ricerca portato avanti in questi anni dal collettivo Desertmed. Un’indagine artistica multidisciplinare volta alla scoperta delle isole deserte del Mediterraneo e che analizza le cause storiche, politiche e geografiche del loro abbandono.

Le isole visitate dai membri del collettivo sono state suddivise in categorie a seconda del loro impiego odierno: Isole naturali, private, turistiche, adibite a parchi naturali, divenute sedi di prigioni, di insediamenti militari o industriali. Il risultato della ricerca è composto da video, fotografie, disegni, sculture, materiali audio, rilievi, mappe e interviste che tentano di fornire allo spettatore “una cartografia poetica e concettuale” degli unici spazi rimasti liberi nel mediterraneo. Desertmed cerca di rendere visibile l’invisibile attraverso l’interazione tra tecnologie tradizionali e tecnologie digitali innovative, senza privilegiare le une rispetto alle altre, convinti che il confine tra i vari modi di rappresentare possa essere superato.

DESERTMED. Le isole deserte del Mediterraneo. Genova, fino al 2 febbraio 2014L’isola e a maggior ragione l’isola deserta sono nozioni estremamente povere e deboli da un punto di vista geografico; esse possiedono un debole statuto scientifico. Ma questo va a loro onore. Non c’è alcuna unità oggettiva nell’insieme delle isole. Ancora meno nelle isole deserte. Magari l’isola deserta può avere un suolo estremamente povero. Deserta, essa può essere un deserto, ma questo non è affatto necessario. Se il vero deserto è inabitato, esso lo è in quanto non presenta le condizioni di diritto che renderebbero la vita possibile, vita vegetale, animale o umana. Al contrario, che l’isola deserta resti spopolata, resta un puro fatto che si collega alle circostanze, vale a dire a ciò che la circonda. L’isola è ciò che il mare circonda, ciò che è deserto è l’oceano tutto intorno. Ed è in virtù delle circostanze che le navi passano da lontano e non si fermano mai.

(tratto da: Gilles Deleuze, L’isola deserta e altri scritti. Testi e interviste 1953-1974, Torino 2007)

Il collettivo, conosciuto a livello internazionale, ha esposto in rilevanti sedi quali Berlino, Istambul e Salonicco, inizialmente composto da Giulia di Lenarda, Armin Linke, Amedeo Martegani Giuseppe Ielasi, Renato Rinaldi e Giovanna Silva ad oggi annovera collaborazioni con artisti, fotografi, architetti, sound artist, scrittori e teorici. (Daniele Ansidei, Aristide Antonas, Elina Axioti, Angelo Boriolo, Giulia Bruno, Fabian Bechtle, Antonia Dika, Stefano Graziani, Wilfred Kühn e Simona Malvezzi, Franck Leibovici, Carlo Marchi, Carlo Ratti, Donato Ricci, Stella-Sophie Seroglou, Francesco Siddi, Andrea Tamburini).

Collettivo iniziale:

  • Giulia Di Lenarda, vive a Milano, fotografa e ricercatrice.
  • Giuseppe Ielasi, vive a Vimercate, musicista. Co-curatore di Senufo Editions www.senufoeditions.com
  • Armin Linke, vive a Berlino, artista, lavora con fotografia, video e vari media, professore di fotografia presso University for Arts and Design Karlsruhe.
  • Amedeo Martegani, vive a Milano, artista, lavora con disegno, fotografia e vari media.
  • Giovanna Silva, vive a Milano, architetto, fotografa, artista. Cofondatrice della rivista San Rocco www.giovannasilva.com
  • Renato Rinaldi, vive a Cividale, musicista, compone colonne sonore per il teatro e la radio.

INFORMAZIONI

Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce

Via Jacopo Ruffini 3, 16128 Genova
Tel. 010 585772 - 580069 fax 010 532482
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Internet www.villacroce.museidigenova.it