Quello di Arte: Le trappole di Spoerri

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Benvenuti a BLOG RADIO PODCAST di Quello di Arte. Come si realizzano i “quadri trappola”? Che significati portano le tavole allestite da Daniel Spoerri? Quando la natura morta va oltre la rappresentazione degli oggetti? Venite a scoprirlo ascoltando questa puntata di Mono. CLICCARE QUI per ascoltare il podcast

28 MARZO 2021 - LE TRAPPOLE DI SPOERRI di QUELLO DI ARTE si trova anche su tutte le piattaforme di podcast (iTunes, Google Play, Spotify)

Negli ultimi anni va molto di moda fotografare il cibo e postarlo sui propri canali social, tant'è vero che c'è una grande ondata di ricette pubblicate su Instagram che però in realtà sono immangiabili... L'origine di questa moda è nella natura morta, e di nature morte la storia dell'arte è piena. L'attenzione che Daniel Spoerri dà alle sue opere si lega a un filone in cui la natura morta esprime molto più degli oggetti che essa rappresenta.

Una linea che può partire dalla canestra di frutta di Caravaggio, che passa per il ready made Dada, per le bottiglie di Morandi e infine si condensa nel nuovo realismo di questo importante artista.

In realtà Daniel Spoerri ci apparecchia delle tavole. Le prime realizzate anche con la complicità di artisti come Pierre Restany e Jean Tinguely. Il suo modo di lavorare è sempre costante nel raccogliere oggetti e metterli in azione su un supporto artistico. Materialmente prendere gli oggetti, li porta all'attenzione di chi li osserva e diventano significativi nel complesso dell'opera. Queste tavole apparecchiate, Daniel Spoerri le chiama trappole e nella sua definizione sono oggetti trovati casualmente in situazioni di disordine o di ordine che vengono fissati al loro supporto esattamente nella posizione in cui si trovano, intrappolate. L'unica cosa che cambia è la posizione rispetto all'osservatore. Il risultato viene dichiarato un quadro, l'orizzontale diventa verticale. Esempio: i resti di una colazione vengono attaccati al tavolo e insieme al tavolo appesi al muro.

Opere interessanti in questo filone: la catena genetica del mercato delle pulci; le 14 lapidi in marmo che rappresentano le ultime cene di altrettanti personaggi famosi. Daniel Spoerri ha passato anni di ricerca artistica a collezionare oggetti ma anche opere di tanti altri artisti famosi, di tanti suoi amici artisti e li ha raccolti in un giardino nelle vicinanze di Grosseto in una località chiamata Seggiano.

Qui di fronte alla casa dell'artista, su un muro, si trova il pranzo eterno. L'opera è realizzata in bronzo. Ha le dimensioni di un tavolino singolo. La posizione sul muro ci aiuta a comprendere qualsiasi oggetto che è disposto sulla tavola: dai semplici piatti a una bottiglia, fino a delle noci dentro una ciotola.

Questa tavola fa coppia con la tavola di fronte che rappresenta la colazione eterna, sulla quale sempre realizzati in bronzo, ci sono tutti gli oggetti di una ricchissima colazione. Queste due opere collocate proprio all'ingresso del giardino di Daniel Spoerri sintetizzano la sua filosofia dell'arte. Mettersi in un'altra prospettiva, in un'altra angolazione.

Le due tavole apparentemente simili sono anche molto diverse. il primo indizio è dato proprio dalle due forme dei supporti. Il pranzo eterno è una tavola quadrata, la colazione eterna è una tavola rotonda. Già da subito entriamo nel pensiero che muove l'arte di questo artista. Quasi a un rapporto alchemico con la realtà dove gli opposti si incontrano. Il femminile della tavola rotonda, della colazione che anch'essa e un sostantivo femminile, si incontra con il quadrato del pranzo, sostantivo maschile. Le due opere si completano. pur mantenendo intatte le loro piccole differenze.

Grazie al lavoro di Daniel Spoerri riscopriamo qual è l'essenza dell'arte cioè mostrare, far riconoscere anche nel più piccolo dettaglio un intero universo. e così le Tableau Piège, queste tavole trappola, diventano nutrimento per l'anima. Un nutrimento artistico che rende immortali, quasi a ricordare un vecchio detto barese che recita così: “quando si mangia si combatte con la morte”.

 

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Un saluto da Michelangelo Mammoliti

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Daniel Spoerri, nato il 27.3.1930, deve la sua fama di artista soprattutto ai cosiddetti “Quadri-trappola” (“Fallenbildern“, realizzati a partire dagli anni ’60). La sua carriera iniziò come ballerino nella Berna degli anni ’50. In seguito, si fece un nome come ristoratore (anni ’70) e come fondatore della Eat Art (vedi la Eat Art Gallery di Düsseldorf e i suoi numerosi banchetti).

Negli anni ’90 ha realizzato un grande parco di sculture, che dal 1997 è diventato una fondazione.

All’inizio degli anni ’90, l’artista svizzero Daniel Spoerri acquistò una tenuta sulle pendici del Monte Amiata, a circa 60 km a sud di Siena. Nelle mappe antiche questo luogo era denominato “Paradiso”, forse per il clima mite che favorisce una vegetazione rigogliosa di numerosissime specie. Si potrebbe quindi giustamente parlare di un “giardino paradisiaco”. Qui Daniel Spoerri si è accostato alla natura e ha iniziato ad installare sculture.

Nel 1997 “Il Giardino di Daniel Spoerri” è stato inaugurato e riconosciuto come fondazione culturale senza scopo di lucro dal Ministero della Cultura italiano. Può essere visitato da Pasqua fino ad ottobre. Attualmente ospita 113 installazioni di 55 artisti su un territorio vasto circa 16 ettari, ricchi di bosco, macchia mediterranea ed olivi. Qui si attraversa una Toscana non come la si conosce dalle foto del calendario o in cartolina, ma un paesaggio lussureggiante e incantato che nasconde misteriosi ed inaspettati incontri con segni artistici ora mimetizzati, ora che cercano di imporsi alla natura. L’opera più ampia di tutta la sua vita.

Carissimi visitatori, riapriremo IL GIARDINO DI DANIEL SPOERRI non appena il regolamento Anti Covid 19 ce lo consentirà. Nel 2020 sono venuti molti visitatori al GIARDINO DI DANIEL SPOERRI, incoraggiati dall’opportunità di stare all’aperto e, insieme, stimolati dall’arte e dalla natura. Speriamo di potervi offrire questa possibilità il più presto possibile! 

DANIEL SPOERRI & Il TEAM del GIARDINO

 

 

Walkman, il manuale podcast

Quello di Arte è felice di presentarvi il primo manuale di Storia dell'Arte in Podcast. Contenuti veloci; 140 contributi audio; 15 ore di programmazione; un'arco temporale di migliaia di anni dalla Preistoria alla Transavanguardia. Tutto gratis e a portata di click.

 

Quello di Arte. L’arte non è stata mai così semplice

Quello di Arte è un progetto di divulgazione e didattica dell’Arte no profit che è nato nel 2012 da un’idea di Michelangelo Mammoliti. L’obiettivo di Quello di Arte è di proporre in modo chiaro, veloce e semplice il racconto della Storia dell’Arte ai semplici interessati, agli studenti e agli appassionati.

Il punto di riferimento di tutte le iniziative è il blog www.quellodiarte.com, ma è anche disponibile sui canali social (Facebook, Twitter, Instagram, YouTube) e sulle piattaforme di Podcast (iTunes, Google Play, Spotify, Spreaker, TuneIn e tante altre).

Il nucleo iniziale di Quello di Arte sono le SCHEDE STILE che sintetizzano ogni momento della Storia dell’Arte, dalla Preistoria all’Anacronismo, in argomenti come Periodo, Dove, Eventi storici da ricordare, Ricerca estetica, Tecniche, Architettura, Opere di riferimento e Bibiliografia.

Da questi schemi è stato sviluppato il primo manuale grafico di Storia dell’Arte, Breve storia dell’Architettura

In una fase successiva il blog è stato arricchito da articoli discorsivi con cadenza settimanale e mensile fino all’aprile 2018 quando, a seguito di un fortunato Crowdfunding si è trasformato prima in una webradio con programmazione in diretta e poi in un Blog Radio Podcast ovvero una piattaforma sulla quale sono raccolti articoli in podcast pubblicati con cadenza quasi giornaliera.

L’ultima attività, direzionata verso la didattica e in fase di sperimentazione prima della chiusura per il Covid-19, è l’ideazione della #QdAGym. La palestra, ovvero una serie di esercizi pratici organizzati in circuiti, con una scheda di allenamento, utili per approfondire le meccaniche necessarie per capire la Storia dell’Arte.

In un prossimo futuro Quello di Arte ha come obiettivo di realizzare una vera e propria webradio (sarebbe la prima di Storia dell’Arte con un palinsesto di circa quaranta trasmissioni possibili già progettate.

Quello di Arte

Per questo, però c’è bisogno di collaboratori e sosot€nitori. Intanto questa fase è ancora nel mondo delle idee.

 

Michelangelo Mammoliti è nato a Roma il 23 novembre 1975. E' insegnante di disegno e storia dell’arte dal 2004 nei licei scientifici. Laureato presso Accademia di Belle Arti, è anche disegnatore e grafico. Appassionato di fumetti, giochi da tavolo e di ruolo, vive a Roma, è sposato e ha due figli.

 

INFORMAZIONI

Michelangelo Mammoliti
mob. 347 07 14 072
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.