TECHNOLOGY (World - Nature)

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Agrate Conturbia (NO), dal 2 ottobre al 28 novembre 2021 - Immersa nelle campagne del novarese, dal 2 ottobre al 28 novembre 2021, CASCINA I.D.E.A. - il complesso rurale trasformato da Nicoletta Rusconi Art Projects in luogo dedicato all’arte e alla sperimentazione - presenta TECHNOLOGY (World - Nature), mostra personale di Thomas De Falco (1982).

Nata durante la residenza dell’artista negli spazi della cascina trascorsa nel periodo di giugno e luglio 2021, la mostra esplora la relazione tra la tecnologia, la natura e il mondo analizzando il constante cambiamento e la contaminazione della tecnologia sul nostro modo di vivere ed è accompagnata da un testo critico di Emanuele Coccia, filosofo e maître de conférences, École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS, Parigi).

La trasformazione in atto obbliga ogni essere umano a riflettere sul fenomeno della pervasività e dell’uso di strumenti tecnologici. Miliardi di persone oggi sono dotate di smartphone usati come protesi. Non c’è più distinzione tra tecnologia e corpo umano. Il lavoro di De Falco evidenza la dipendenza e l’evoluzione legata alla tecnologia, sottolineando il legame tra natura, tecnologia e casa nel mondo.

La ricerca e la produzione artistica di Thomas De Falco si incentrano sulla realizzazione di arazzi ispirati all'antica arte della tessitura a telaio verticale. C'è qualcosa di magico nella capacità di cucire dell'artista, una sorta di ballata ancestrale tramandata negli anni; proprio nei materiali, come lana, cotone, lino, seta, canapa o ferro, si trasmette una sensazione di purezza al tatto e alla vista. De Falco lavora manualmente con la tecnica del wrapping, un’incessante moltiplicazione di nodi in fitti arazzi. Questa tecnica si basa sull'uso di cardi di lana che l'artista combina manualmente: a seconda di come viene avvolta, la lana può essere distribuita in modo tale da variare lo spessore e la forma dell'involucro scultoreo, ritenendolo l'elemento più caratteristico e personale dell'artista.

Ispirato dalla natura e dai sentimenti e dalle emozioni umane in relazione con i cambiamenti dettati dalla tecnologia, per la mostra presso CASCINA I.D.E.A. Thomas De Falco ha realizzato nuove sculture tessili, con fibra e cavi elettrici, arazzi ed elementi scultorei in cemento, inserendo in queste nuove produzioni elementi naturali del luogo, come ossa, rami d’albero e insetti.

 

TECHNOLOGY (World - Nature), di Emanuele Coccia

Per secoli arte e natura si sono rincorse e respinte vicendevolmente, cercando a volte un’autonomia radicale, altre volte invece imponendosi come l’una il modello dell’altra. In questo corpo a corpo durato così a lungo nessuna delle due sembra aver guadagnato molto. La natura ne è uscita devastata, come se avesse perso la vita; l’arte si è costretta a un processo capriccioso e soprannumerario di invenzione di forme, incapaci di dar vita alla materia in modo duraturo. In questa collezione di opere realizzate per la sua residenza estiva presso CASCINA I.D.E.A, Thomas de Falco sembra aver cercato qualcosa di più di un patto di non belligeranza. L’artista, che ha rivoluzionato l’arazzo, trasformando una tecnica artistica appena praticata nel linguaggio formale contemporaneo più adatto e più preciso per esprimere la forma del nostro tempo, ha costretto arte e natura a stringersi ed avvolgersi l’una sull’altra, a immergersi l’una nell’altra a a confondersi ciascuna nel volto dell’altra. Pietre, cavi elettrici, fili di tessuto in lana, canapa, cotone, seta o lino, materiale plastico, ferro vengono intrecciati insieme fino a che la distinzione tra l’artificiale e il naturale, l’umano e il non-umano, la natura e la cultura, lo storico e l’ancestrale si fanno evanidi e sbiaditi ricordi di un’epoca lontana.

Arte e natura si fagocitano reciprocamente, diventano l’una il pasto e il corpo dell’altra, come in un processo di digestione che libera e distilla le forze più pure di entrambe. E in questo modo l’arazzo si libera dalla planeità a cui l’aveva condannato il passato per diventare volume, mondo in miniatura. È difficile non cogliere in queste sculture il tentativo di rovesciare la catastrofe ecologica in corso, ma anche il dibattito attuale attorno all’antropocene. Attraverso questo termine si prova a pensare il processo di ‘antropizzazione’ e artificializzazione della minima porzione minerale del pianeta: non c’è più materia geologica che non porti traccia dell’attività dell’uomo. Piuttosto che rivendicare una forma di separazione e di purificazione spaziale e materiale della pietra dall’artificio, della natura dalle attività industriali ed artistiche dell’uomo, De Falco invita l’arte e l’ecologia a ripensare le forme della mescolanza e dell’intreccio. Non si tratta più di fantasmare nostalgicamente un pianeta intonso dalla vita, ma di imparare a intrecciarci in maniera più intensa al suo corpo. Ed è proprio su questo aspetto che la tecnica dell’arazzo mostra tutta la sua precisione. Il wrapping diventa in ciascuna di queste opere una forma di modificazione dell’arte del bozzolo degli insetti: avvolgendo il proprio corpo attraverso fili o porzioni di materia disparata si innesca un processo di lenta metamorfosi che permetterà al bruco di diventare farfalla. In ciascuna delle sue sculture De Falco avvolge un pezzo del pianeta in un bozzolo che gli permetterà di prendere il volo. Viceversa, Gaia sembra voler abbracciare ognuna di queste opere affinché l’arte possa diventare qualcosa di diverso di quello che è stato negli ultimi secoli. Non c’è metamorfosi dell’arte che non sia una metamorfosi del pianeta.

 


Negli spazi di CASCINA I.D.E.A è possibile vedere i lavori di Marco Andrea Magni - accompagnati da un testo critico di Marco Tagliafierro - grazie alla collaborazione con Loom Gallery oltre a Bite&Go, la vetrina pop-up in cui sono esposte fisicamente le opere di ARTbite, il profilo Instagram lanciato da Nicoletta Rusconi Art Projects da oltre un anno e mezzo che dà la possibilità di conoscere e acquistare opere d’arte realizzate da grandi maestri o giovani emergenti, in modo semplice, immediato, a prezzi contenuti e che di solito vediamo pubblicate esclusivamente online.

 

Espressione dell’anima della sua ideatrice Nicoletta Rusconi, collezionista e mecenate il cui percorso nel sistema dell’arte è in continua evoluzione, Cascina I.D.E.A. è sostenuta da un’associazione composta da critici, collezionisti, studiosi, che la affiancano nella gestione di molti progetti come I.D.E.A. Salento, la seconda edizione pugliese di Cascina I.D.E.A., che grazie alla collaborazione di Davide Meretti - collezionista e patron di Cascina I.D.E.A. - ha preso forma Sotto Verde Manto, la mostra personale del duo artistico Genuardi/Ruta negli splendidi spazi di Masseria Canali e che resterà visibile fino al 7 novembre 2021.

 

INFORMAZIONI

Nicoletta Rusconi Art Projects

www.nicolettarusconi.com

CASCINA I.D.E.A.

Via Guglielmo Marconi 26, Agrate Conturbia (NO)
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