Viaggio al tempo della Grande Guerra

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Verona, martedì 11 ottobre 2016 - LA GUERRA SULL’ALTOPIANO. Anno 1916. Massiccio del Pasubio. L'8 ottobre il tempo migliorò e la battaglia ebbe inizio: le bocche di fuoco lanciarono una quantità di munizioni impressionante sul Dente Austriaco che, ben difeso, rispose con altrettanta violenza.

Le due montagne si trasformarono, secondo le testimonianze dei soldati, "in un vero e proprio vulcano in eruzione" (Gianni Pieropan, "Storia della Grande Guerra sul Fronte Italiano", Mursia, Milano, 1988, p. 240).
Nel pomeriggio del giorno seguente la fanteria italiana riuscì ad avanzare ad ovest conquistando l'Alpe di Cosmagnon, le torri del Sogi ed i Roccioni della Lora. A quel punto si crearono le condizioni favorevoli per un aggiramento del Dente Austriaco da occidente ma tutti i tentativi dei battaglioni Alpini Monte Berico e Aosta fallirono.
Il 20 ottobre una tremenda bufera di neve pose termine a questa operazione che fece perdere ad entrambi gli schieramenti circa 4.000 uomini. Allo stesso modo l'arrivo dell'inverno bloccò anche il generale Mambretti e del CTA (Corpo Truppe dell'Altopiano) che avrebbe dovuto tentare la riconquista della Cima Portule, all'estremità settentrionale dell'Altopiano.

Alla Fevoss, in Via Santa Toscana, nei pressi di Porta Vescovo, martedì 11 ottobre si ricorderà la Battaglia del Pasubio che cento anni fa, durante la Grande Guerra ebbe luogo tra l’8 e il 20 ottobre. Proprio mentre si stava concludendo la Sesta Battaglia dell'Isonzo, sul fronte dell'Altopiano di Asiago il generale della Prima Armata Guglielmo Pecori Giraldi si stava preparando una nuova operazione per rimediare alle posizioni perdute durante la Strafexpedition e non riconquistate nella controffensiva di giugno. La sua idea era lo sfondamento del Massiccio del Pasubio, ad ovest dell'Altopiano, e il raggiungimento della linea Monte Roite-Buse di Bisorte-Sogli Bianchi in Vallagarina. Pensata come operazione da compiere nel settembre, per il maltempo l’operazione fu spostata in ottobre ridotta e concentrata sul Dente Austriaco, considerato la chiave di volta di tutta la difesa austro-ungarica sul Pasubio, una cima di 2.206 metri d'altezza sulla prima linea, a poche decine di metri dalla prima linea italiana costituita dal Dente Italiano.

Di questa terribile battaglia si parlerà alla Fevoss a cominciare dalle 20.30. La serata è organizzata dal Cineclub Verona. L’ingresso è libero.

Baraccamenti italiani sul Monte Pasubio

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