WIM - Women in Motion

Cultura e Spettacolo
Grandezza Carattere

Da gennaio 2017 l’impegno del Gruppo FS Italiane per la crescita delle donne nelle aree tecniche - “Chi l'ha detto che guidare l'autobus è un mestiere solo maschile? È iniziato così l'intervento di Elisa, una collega autista di Ataf. Quello di Elisa è stato solo uno dei tanti interventi delle nostre colleghe mentori che hanno segnato la prima tappa di Women in Motion, tenutasi mercoledì 11 gennaio 2017, presso l'Istituto ITIS Enrico Fermi di Roma. È iniziato il nostro viaggio per l'Italia per incontrare le giovani studentesse con l'obiettivo di superare lo stereotipo di genere legato ai mestieri ferroviari e aumentare la presenza delle donne nelle aree di lavoro più tecniche.

C’erano anche Valeria, che ha presentato il cuore di un’officina RFI, Vittoria, che ha portato la passione di una donna della finanza, Romana, che ha mostrato la sensibilità di una donna al servizio dei passeggeri e infine Sara, che ha raccontato il fascino di un cantiere Italferr”.

Segui gli aggiornamenti dalla pagina Facebook: “Women in Motion

Le recenti statistiche confermano, ancora oggi, l’esistenza di una disparità di genere nel mondo del lavoro, che accomuna l’Italia al resto del mondo: in particolare la presenza maschile domina ancora molto nelle professioni tecnico-scientifiche.
Questa situazione è probabilmente figlia di molteplici fattori, tra cui uno fondamentale legato all’educazione e all’istruzione: ci sono ancora pregiudizi inconsapevoli che limitano le scelte delle studentesse e ci sono preconcetti ben radicati per cui le donne sarebbero “poco portate” per le materie tecnico-scientifiche.

Si rende quindi necessario fare cultura, ovvero, educare e motivare le studentesse a uscire dagli “stereotipi” e intraprendere percorsi di studi alternativi a quelli che oggi sono più “scontati” per loro.
Come azienda che ha visto per la prima volta a novembre del 2015 assegnare a una donna la presidenza, crediamo che il talento femminile esista in ogni settore e il nostro compito è valorizzarlo.

Gioia Ghezzi, Presidente FS Italiane

Gioia Ghezzi, Presidente FS Italiane

In questo contesto nasce il progetto Women in Motion, in collaborazione con “Valore D” - associazione di imprese per la diversità e la leadership femminile, il cui obiettivo è promuovere la carriera delle donne nelle nostre aree tecniche e nei settori lavorativi che fino ad oggi sono stati impiegati prevalentemente da uomini.

Andremo per questo nelle scuole e nelle Università per sostenere tra le studentesse un percorso di studi tecnici, per informarle sulle prospettive lavorative e infine per fornire gli strumenti, quali motivazione, competenze e opportunità, per realizzare al meglio il loro potenziale e talento.
Questo percorso sarà possibile grazie ai nostri mentori, ossia a circa 100 donne che, lavorano nelle aree tecniche dell’azienda: saranno loro a incontrare le studentesse nelle scuole e a consigliarle sul percorso di studi e il futuro lavorativo.

Maggio segnerà un tappa particolare per questo progetto: un incontro dedicato alle studentesse d’Italia con ospiti istituzionali e role model per orientare le ragazze allo studio delle materie STEM. E ancora 20 ragazze saranno selezionate per un viaggio nell’eccellenza della tecnica italiana, per raccontare la cultura tecnica al femminile. Questo progetto non poteva prescindere da un percorso di Change Management interno: stiamo già a lavoro per migliorare la situazione lavorativa delle donne impiegate nelle aree tecniche e abbattere le barriere culturali.

Lo scenario in Italia e in Europa

In ambito professionale, nonostante alla donna sia riconosciuta una migliore capacità di gestione della squadra, una maggiore flessibilità nonché capacità emotiva, le viene spesso attribuito un livello minore di leadership, specialmente quando si tratta di impieghi tecnici, che prevedono un percorso di studi e una formazione scientifica. A che cosa è dovuta questa scarsa presenza di donne nelle aree tecniche? Secondo un sondaggio affidato a MgReserch il motivo principale a detta della maggioranza degli intervistati (60% donne e 40% maschi) sono i pregiudizi che vedono difficilmente una donna vestire i panni di un tecnico o di un ingegnere. Gli stessi pregiudizi spesso purtroppo guidano inconsapevolmente i ragazzi nella scelta del loro percorso scolastico. Si pensa che le donne non siamo portate per le materie scientifiche, eppure un quarto delle studentesse intervistate manifesta una propensione verso le aree tecniche. Altro dato poco incoraggiante è che alla domanda rivolta agli studenti su dove e come prendono informazioni per ricevere un orientamento sul futuro professionale, è emerso che meno del 15% sceglie l’indirizzo scolastico dopo essersi adeguatamente informato.

A livello internazionale, il World Economic Forum ha presentato un report che mette in evidenza la situazione della parità di genere nel mondo. In particolare, il Global Gender Gap Index 2016 sottolinea quali siano le barriere che ostacolano l’ingresso nel mondo del lavoro da parte delle donne: non è solo un problema socio-culturale, mancano anche modelli femminili in ruoli di rilievo nelle aziende, oltre a uno scarso bilanciamento tra vita professionale e privata.
In Europa, il gender gap diminuisce nei Paesi del nord, con l’Islanda in testa; nessun Paese mediterraneo compare tra i primi 10 posti.

INFORMAZIONI

web www.fsitaliane.it - www.fsnews.it