Domenica 1 giugno 2014 - Bisogna girare ad Otranto per un giorno almeno, per non perdere nessuna delle sue attrazioni turistiche, quello che abbiamo fatto noi del DLF Taranto con i nostri soci. Ponte tra Oriente e Occidente, Otranto si mostra al turista con l'aspetto delle antiche città commerciali che si affacciano sul Mediterraneo, imponente se vista dal mare, con un centro storico dai caratteristici e suggestivi vicoletti che si snodano e s'inerpicano fino a confluire al Castello Aragonese.
La cittadina, che d'inverno conta poche migliaia di abitanti, supera le centomila presenze durante la stagione estiva. Il centro storico di Otranto, nel 2010, è stato dichiarato patrimonio dell’UNESCO e visitarlo significa tuffarsi in un passato di gloria, leggende e passioni. Viuzze tortuose intrise di fascino e di storia, un castello imponente, negozietti, laboratori e locali molto raffinati dove poter gustare i piatti tipici della cucina salentina offrono a visitatori e curiosi uno scenario indimenticabile, da assaporare. E' tra l'imponente Castello e il prezioso porto turistico che si concentrano ristoranti, bar, gelaterie, negozi di ogni tipo e per ogni tasca e, soprattutto, locali notturni, che rendono uniche le notti otrantine.
Durante la rilassante passeggiata serale nel centro storico, interamente pedonale, è stato piacevole lasciarsi affascinare dai graziosi negozietti, aperti fino a tarda ora, che esaltano le tipicità artigianali del territorio e regalano all'occhio curioso del turista le loro ricercate opere d'arte in cartapesta e pietra leccese. I soci, alla vista di tante attrattive, sono scomparsi, immersi nello shopping più sfrenato.
La cosa più bella che abbiamo sperimentato, però, è stato il calore coinvolgente che fa sentire a proprio agio, tipico della gente salentina e del Sud.
Terminato, lo shopping ci siamo ritrovati tutti a tavola con la buona cucina tradizionale a base di pesce. Primo piatto per tutti strascinate allo scoglio e, come secondo piatto, frittura di pesce di paranza.
Al termine del pranzo, percorrendo la panoramica, ci siamo recati a Santa Maria di Leuca per visitare la basilica della Vergine Maria e per ammirare lo scenario mozzafiato che si presentava. Percorrendo la panoramica abbiamo incontrato altri posti bellissimi e famosi, come Santa Cesarea terme e Castro Marina, la prima famosa per le sue terme sulfuree e la seconda per la grotta Zinzulusa.
Santa Maria di Leuca si trova all’estremo lembo del tacco d’Italia, tra Punta Meliso e Punta Ristola. Per la sua bella e luminosa posizione era già conosciuta sin dall’antichità: i naviganti greci provenienti dall’Oriente le assegnarono il nome Leukos, illuminata dal sole. E' facilmente raggiungibile da ogni parte del Salento, molti sono i turisti e noi vi facciamo parte, scelgono la marina di Leuca per trascorrere qualche giorno di tranquillità nel magico paradiso dei i due mari.
Secondo alcune leggende anche la Sirena Leucosia trovò pace in questi luoghi. Lungo le coste del promontorio, all’interno delle grotte sono stati rinvenuti reperti archeologici che testimoniano la presenza dell’uomo a Leuca sin dal Paleolitico. Sul promontorio di Punta Meliso, dove oggi sorge la bella Basilica, sorgeva un tempio dedicato alla Dea Minerva. Fu l’Apostolo Pietro che in viaggio per Roma cristianizzò il tempio pagano e lo dedicò alla Madonna. Un gesto che ha consegnato il Santuario di Leuca al culto dei fedeli di tutta Europa per secoli sino ad oggi.
Divenuta Santa Maria di Leuca, per i cristiani è la Porta per il Paradiso. Il promontorio di Leuca è stato da sempre importante, perché punto obbligato di passaggio da e per l’Oriente. Qui si sono fermati i cretesi, i fenici, i greci, molte le iscrizioni greche, messapiche e latine all’interno di alcune grotte costiere.
Dopo S. Maria di Leuca, ci siamo recati a visitare la basilica della Vergine Maria il Faro che si erge sul promontorio della basilica dal quale si ammira una veduta di incomparabile bellezza e cioè l’incrocio dei due mari Adriatico e Jonio e la splendida cittadina di Leuca con il suo porticciolo. Al termine di questa giornata incantevole, abbiamo ripreso la strada del ritorno e, dulcis in fundo, abbiamo per tutto il viaggio cantato con il karaoke. Quanto è bella la nostra ITALIA!
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