Piacenza non dimentica

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Piacenza, domenica 12 gennaio 2020 - Si è tenuta nel pomeriggio del 12 gennaio, preceduta dalla Santa Messa nella Basilica di San Savino, la cerimonia religiosa in ricordo delle vittime coinvolte nella tragedia del Pendolino.  Diversi gli interventi delle autorità che hanno incontrato i familiari delle vittime e la benedizione della stele ricordo presso la stazione ferroviaria di Piacenza.

Il tragico incidente avvenne domenica 12 gennaio 1997, quando il Pendolino proveniente da Milano deragliò all’ingresso della stazione di Piacenza causando otto vittime e un centinaio di feriti. Una tragedia che, a distanza di 23 anni, Piacenza non dimentica.

(www.liberta.it)

 

Un corteo per ricordare la tragedia del Pendolino, un dolore che si rinnova a 23 anni dal disastro ferroviario che causò la morte di 8 persone.

Dopo la celebrazione della santa messa nella chiesa di San Savino, un corteo guidato dai templari e composto dalle autorità cittadine, tra cui il presidente dell’Associazione DLF Piacenza, Clemente Bernardo, la vice sindaco Elena Baio, la consigliera della provincia Paola Galvani, il prefetto Maurizio Falco, il questore Pietro Ostuni e i rappresentanti delle forze di polizia e di soccorso che intervennero quel tragico 12 gennaio del 1997, si è diretto in stazione, dove si è tenuta la cerimonia di commemorazione.

Sono passati 23 anni da quel tragico giorno, il 12 gennaio 1997 alle ore 13 e 26, in cui persero la vita 8 persone, e in 36 rimasero ferite, a causa del deragliamento del treno ATR “Botticelli” alla Stazione ferroviaria di Piacenza. A bordo del treno si trovava anche il senatore a vita Francesco Cossiga, ex Presidente della Repubblica Italiana, che uscì illeso in quanto al momento dell’incidente si trovava in una delle due carrozze rimaste intatte.

“La voglia di esser sempre presenti a Piacenza è perché ci aiuta condividere assieme agli altri familiari questo momento - ha detto Lorena De Santis, figlia di uno dei due macchinisti deceduti - Ci sentiamo forti e coccolati dalla popolazione di Piacenza, dalle Autorità, da tutte quelle persone che ci sono sempre vicine nonostante siano trascorsi 23 anni. Sentiamo questo calore che ci arriva e ci fa sentire ben accolti. Piacenza ci abbraccia e di questo siamo molto contenti. La cerimonia a suffragio delle vittime è per noi è un appuntamento fisso nel calendario, per il nostro cuore e per i nostri cari. Inoltre è diventata occasione per ritrovarci e riabbracciarci. Anche oggi abbiamo sentito parole dette non pro forma ma, anche quelle delle Autorità, sono state parole che vengono dal cuore. Ripartiamo da Piacenza più sollevati”.

(www.piacenzasera.it)

 


Piacenza, domenica 12 gennaio 2020 - Come ogni anno, l'Associazione DLF Piacenza ricorda con una cerimonia le otto vittime coinvolte nella strage ferroviaria del 12 gennaio 1997: Agatina Carbonara, Gaetano Morgese, Francesco Ardito, Pasquale Sorbo, Lorella Santone, Lidio De Santis, Carmela Landi, Cinzia Assetta. 

PROGRAMMA
  • Ore 15.45 Ritrovo presso la Basilica di San Savino, Via Giulio Alberoni 51, a Piacenza.
  • Ore 16.00 Celebrazione S. Messa nella Basilica di San Savino.

A seguire:

  • interventi delle autorità;
  • incontro con i familiari delle vittime;
  • benedizione della stele-ricordo e benedizione del monumento attiguo all’ingresso dell’ex Ferrhotel, al binario 1 della stazione ferroviaria;

IL FATTO. Il 12 gennaio del 1997 alle ore 13.26, il Pendolino ETR 460 n. 29, “Botticelli”, che percorreva la tratta Milano-Roma, deragliò all'ingresso della stazione di Piacenza; nell'incidente morirono otto persone: i due macchinisti in servizio, due agenti della Polfer, una hostess e tre passeggeri. Rimasero feriti 29 passeggeri. A bordo del treno si trovava anche il senatore a vita Francesco Cossiga, ex presidente della Repubblica, che uscì illeso dall'incidente.

IL PROCESSO. Per la tragedia del Pendolino erano imputati 25 funzionari delle Ferrovie, l'accusa aveva chiesto 11 condanne (dai 2 anni e due mesi ai 4 anni e mezzo) e 14 assoluzioni. Il processo iniziò l'8 febbraio del 2000. Reato ipotizzato: omicidio colposo plurimo. L'inchiesta aveva coinvolto anche i vertici delle Ferrovie dello Stato, poi prosciolti su richiesta dello stesso pm prima del processo.

LA SENTENZA. Sono stati tutti assolti dal Tribunale di Piacenza, con la formula “per non aver commesso il fatto” i 25 dirigenti e i funzionari delle FS imputati di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose e disastro ferroviario colposo. La sentenza è stata emessa il 6 marzo 2001 dopo quattro ore di camera di consiglio. Sono stati dunque ritenuti responsabili solo i due macchinisti, deceduti nell'incidente.

Piacenza, incidente ferroviario del 12 gennaio 1997

 

INFORMAZIONI

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