Novità per le Ferrovie nel Nord-Est

Sì, viaggiare
Grandezza Carattere

La riconversione e il potenziamento della Ferrovia Sacile-Gemona: anche il Friuli Venezia Giulia, unica regione nel Triveneto, usufruisce di una nuova legge e rinasce così la ferrovia Gemona-Sacile, comunemente chiamata la Pedemontana.

L’Italia ha migliaia di chilometri di ferrovie poco utilizzate e addirittura dismesse. Con la legge n. 128 del 9 agosto 2017 “Disposizioni per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico e archeologico”, pubblicata sulla G.U. n.196 del 23-8-2017 ed entrata in vigore il 07/09/2017, in sede di prima applicazione vengono individuate già 18 tratte ferroviarie ad uso turistico, alcune delle quali risalgono alla fine dell’Ottocento.

La legge prevede anche l’allestimento di nuovi spazi museali insieme alla valorizzazione dei mezzi ferroviari storici e ciò consente di arricchire la proposta turistica del Paese, migliorare la mobilità sostenibile e favorire anche la tutela ambientale.

Ferrovia Sacile-Gemona

LA FERROVIA GEMONA-SACILE

La linea fu sospesa nel dicembre 2012, a seguito di una frana che causò il deragliamento di un Minuetto. Nello scorso agosto a Roma è stato firmato il protocollo d’intesa tra RFI e Regione Friuli Venezia Giulia che prevede gli interventi di ripristino che permetteranno i servizi commerciali sulla tratta anche se, tra gli obiettivi, rimane confermato l’utilizzo anche a scopo turistico per beneficiare in particolare i comuni della Destra Tagliamento. Con il finanziamento nazionale di 17 milioni di euro verrà riattivato in tutto il percorso, ma già dal 10 dicembre 2017 è in funzione il tratto di 36 chilometri che è quello più frequentato, Sacile-Maniago, con regolari corse.

L’inaugurazione del parziale ripristino del servizio è avvenuto con grandi festeggiamenti e per l’occasione è stato utilizzato un treno storico, la carrozza imperiale e vagoni d’epoca in presenza di autorità, sindaci e soprattutto pubblico che salutava l’arrivo del treno nelle stazioni.

Guai e inconvenienti che hanno causato ritardi e soppressioni di alcune corse registrati nei giorni successivi hanno causato seri disagi ai pendolari smorzando l’entusiasmo iniziale e provocando proteste. Regione e RFI hanno tuttavia garantito di rimediare, durante le festività natalizie agli inconvenienti, rassicurando l’utenza.

La Regione, inoltre, si è impegnata con i Comuni a elaborare un piano di promozione turistica credibile creando un sistema integrato pubblico-privato per creare interesse e attrattiva sull’intera linea che non ha mai perso il ruolo non solo di comunicazione della pedemontana con le grandi direttive verso l’Austria e verso Venezia e nord Italia ma ha offerto panorami e occasioni di grande valore paesaggistico e storico ambientale.

Ferrovia Sacile-Gemona

LA “LUNETTA” TRA GORIZIA-NOVA GORICA

Un’altra novità molto positiva riguarda il tratto “Gorizia e Nova Gorica” fino ad oggi riservato saltuariamente solo al trasporto merci. La tratta ferroviaria di circa 8 chilometri non è elettrificata ed è obsoleta. Con l’estensione del finanziamento del corridoio Adriatico-Baltico “TEN-T 1 fase” (contratto di programma 2017-2021, stipulato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la RFI) si prevede la riattivazione e l’elettrificazione della”lunetta italiana” e cioè del tratto ferroviario tra le due città, aprendo in tal modo opportunità di grande vantaggio per i passeggeri e per il settore turistico e non solo per il trasporto commerciale.

Questo progetto realizzerà il collegamento della linea Udine-Gorizia-Monfalcone con la “lunetta” che collega Gorizia e Nova Gorica. Consentirà inoltre il collegamento diretto Trieste-Venezia, per i treni merci, alla linee da e per la Slovenia senza più necessità di inversione di marcia a Gorizia. Finalmente le linee Udine-Trieste e la Lubijana-Jesnice (Transalpina) che in questi anni sono state vicine ma disconnesse verranno armonizzate e collegate modernamente con ricadute molto positive sul piano nazionale locale e internazionale.

In sintesi i treni con servizio viaggiatori e quelli con servizio merci potrebbero essere inseriti sulla direttiva alta Gorizia-Udine-Venezia (ed oltre) in accordo con gli autoporti del nordest in collegamento con Lubiana. Con il sistema integrato Gorizia-Nova Gorica si potrebbero mettere in rete i treni sloveni in coincidenza con i nostri treni regionali a Gorizia per Venezia e quelli italiani in coincidenza per la Slovenia.
Si evidenzia infine che potrebbe essere sviluppato un trasporto passeggeri e soprattutto di convogli turistici come attestano i successi dei treni storici e non che solcano i binari della ferrovia transalpina oltre alle recenti notizie, apparse sulla stampa, di una ipotesi di “progetto per rimettere in collegamento le città di Vienna e di Lubiana con Trieste, nell’ambito della direttrice verso l’Alto Adriatico e con grosse potenzialità turistiche.”

Stazione ferroviaria di Nova Gorica

LA TRATTA CARNIA-TOLMEZZO

Anche per questa tratta è stato chiesto dalla Associazione Vecchi binari FVG (presidente Flavio Cimenti e segretario Pier Paolo Lupieri) il riutilizzo in chiave turistica. E ciò alla luce delle nuove normative, sopra accennate, varate dal Parlamento a tutela delle vecchie tratte ferroviarie dismesse per la salvaguardia della cultura storica. Sono stati mossi anche i primi passi per verificare le possibilità di ricomprendere in un prossimo futuro anche la linea all’interno della tutela della nuova legge.

Tratta Majano-Rivoli

Paolo Garofalo è friulano. Sociologo, giornalista e storico, è socio dell’Associazione DLF Portogruaro. È stato cofondatore e presidente dell’Archivio Storico Ferroviario di Casarsa ed è autore di numerose pubblicazioni.

INFORMAZIONI

Paolo Garofalo
Associazione DLF Portogruaro
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.