En plein air. Luigi Garibbo

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Luigi Garibbo (1782-1869) e il vedutismo tra Genova e FirenzeLuigi Garibbo (1782-1869) e il vedutismo tra Genova e Firenze.

Dal 19 marzo al 19 giugno 2011.

Genova, Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso.

Disegni, acquerelli, bozzetti in larga parte ancora sconosciuti di un artista che ci regala le ultime, nitide immagini della Genova ancien régime, ma si distingue anche per inaspettate sperimentazioni che lo rendono antesignano della pittura di paesaggio.

Luigi Garibbo (Genova 1784 - Firenze 1869) agisce in anni cruciali per la storia e per la pittura italiana. Si forma a Genova, in ambito accademico, ma elegge precocemente Firenze come patria adottiva: è un personaggio intrigante, contraddittorio, emblematico del complesso percorso attraverso il quale prende forma, nei primi decenni del XIX secolo, una rinnovata sensibilità per la natura e il paesaggio.

Garibbo è conosciuto a Genova soprattutto come documentalista: molte sue opere ci regalano infatti le ultime immagini di una città ancora “ancien régime”, a ridosso della grande modifica urbanistica che, principalmente per opera di Carlo Barabino, di lì a poco ne muterà il volto.

Ma la sua personalità è ben più complessa e irrequieta: è autore di un trattato sull’aeronautica e costruttore di un innovativo harmonium; “pittore prospettico” per eccellenza, scrive un manuale di prospettiva ad uso degli studenti dell’Accademia; non si accontenta, come altri artisti - da Ippolito Caffi a Giacinto Gigante - di usare la camera lucida, ma unisce a questa un cannocchiale, per amplificarne l’effetto ottico; mette a punto una macchina fotografica che corregge le distorsioni di quelle in uso. Il suo percorso rappresenta un felice esempio del connubio tra arte e scienza che sarà uno dei canali attraverso i quali il genere del paesaggio rinnoverà il linguaggio della pittura.

Luigi Garibbo (1782-1869) e il vedutismo tra Genova e FirenzeStabile a Firenze a partire dagli anni Trenta dell’Ottocento, Luigi Garibbo frequenta il salotto della principessa Charlotte Bonaparte, di cui è insegnante di prospettiva e acquerello, e nel quale respira l’atmosfera liberale e progressista legata all’ambiente scientifico del Gabinetto Vieusseux; Telemaco Signorini lo ricorda tra i genovesi “immancabili” al Caffè Michelangelo, culla della pittura di macchia; continua tuttavia a mantenere stretti legami con la comunità artistica genovese, in special modo con Maurizio Dufour e Tammar Luxoro, che non gli negheranno mai il sostegno, specialmente negli ultimi, difficili anni di vita.

Garibbo consacrerà più di dieci anni a una grande impresa, artistica, commerciale e imprenditoriale a un tempo: un grandioso Panorama di Napoli, per il quale costituisce un’apposita Società e costruisce un complesso edificio, ancora esistente a Firenze. La veduta panoramica, a 180 o 360 gradi, era una sorta di pittura-spettacolo, nella quale gli artisti dovevano dimostrare la loro perizia sia tecnica sia scientifica. Questa sorta di realtà virtuale ante-litteram riscosse un grande successo nelle maggiori capitali europee, e catalizzò l’attenzione di molti artisti: ma solo Luigi Garibbo in Italia portò a compimento la realizzazione di uno Stabilimento del Panorama. Un’apposita sezione della mostra è dedicata al tema, esponendo, accanto ai magici acquerelli di Garibbo, opere di Ippolito Caffi, Nicolas Chapuy, Henry Parke, Carlo Bossoli, rispettivamente dedicati alla raffigurazione di Firenze, Roma, Genova.

Luigi Garibbo (1782-1869) e il vedutismo tra Genova e FirenzeLa mostra ruota intorno al consistente corpus acquisito dal Municipio di Genova tra novembre 1867 e ottobre 1868. Nella varietà di temi, esiti e sensibilità, aleggia un clima da work in progress: si tratta per lo più di lavori “non finiti”, ai quali il pittore si riservava negli anni di attingere per realizzazioni di maggiori dimensioni, come avvenne in diversi casi, o per incuriosire possibili committenti. La mano dell’artista si rivela qui assai più libera rispetto alle realizzazioni finali e dà vita a personalissime riflessioni pittoriche sulla natura, sui contrasti chiaroscurali, sugli effetti di luce, di inaspettata suggestione e modernità.

Il percorso espositivo mette a confronto la produzione di Garibbo con le esperienze artistiche incrociate dal pittore durante la sua lunga esistenza: la cultura pittorica piemontese che, con De Gubernatis, nei primi anni dell’Ottocento porta a Genova gli esiti della più avanzata ricerca d’Oltralpe; il coevo vedutismo genovese di Pasquale Domenico Cambiaso e Leopoldina Zanetti Borzino e l’apertura paesaggistica di Tammar Luxoro, che dagli studi di Garibbo sembra prendere le mosse; la produzione di Ippolito Caffi, che rivela inaspettate tangenze con quella del pittore genovese; infine il grande vedutismo di scuola fiorentina, rappresentato da Giovanni Signorini, Lorenzo Gelati, Andrea Markò.

Catalogo:
a cura di E. Papone e A. Serra, con saggi di E. Papone, F. Sborgi, S. Bietoletti, F. Bonora, G. Rossini, Silvana Editoriale, in vendita presso il Bookshop dei Musei di Strada Nuova, € 35,00

Luigi Garibbo (1782-1869) e il vedutismo tra Genova e FirenzeINIZIATIVE COLLATERALI

Arte&Aperitivo
8 aprile, 20 maggio, 10 giugno
, ore 18.00
Visita guidata delle curatrici, seguita da aperitivo presso la caffetteria del Museo, Il Duchessa, € 10,00

  • Info e prenotazioni: Bookshop Musei di Strada Nuova, tel. 010 2759185
  • Info e prenotazioni per gruppi: Ufficio Marketing, tel. 010 5574724 - 74741

Arte&Musica
16 aprile
La musica nella Genova di Luigi Garibbo. Ingresso libero

  • ore 16.30: presentazione della mostra
  • ore 17.00: concerto Trio Arcadia: S. Scarlata, flauto; M. Patetta, violino; F. Briasco, chitarra

Arte&Scuola
percorsi guidati e laboratori per le scuole di ogni ordine e grado a cura dei Servizi Educativi e Didattici del Settore Musei

  • Info e prenotazioni: tel. 010 5574748; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ingegno poliedrico e personalità emblematica. Il sindaco illustra la mostra su Luigi Garibbo

Di Marta Vincenzi

La prima mostra monografica dedicata a Luigi Garibbo, artista vissuto tra Settecento e Ottocento, mostra il passaggio artistico che conduce alla pittura di paesaggio anche grazie a opere in gran parte inedite. A documentare i suoi interessi all'avanguardia, l'esposizione ospita inoltre una macchina fotografica del 1850, una "camera lucida" e due calotipi del 1840, i primi negativi fotografici su carta...

INFORMAZIONI

Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso

Via Garibaldi, 18 - 16124 Genova
Tel. 010 5574972 Fax 010 5574973
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Internet www.museopalazzorosso.it

Orario:

  • martedì-venerdì 9.00/19.00; sabato e domenica 10.00/19.00; lunedì chiuso. Venerdì apertura serale fino alle 23.
  • Sabato 14 maggio, in occasione della Nuit des Museés apertura serale fino alla 23.00 (ingresso libero)

Ingresso (comprensivo della visita ai Musei di Strada Nuova):

  • intero € 8,00; ridotto DLF € 6,00; gratuito da 0 a 18 anni
  • Da martedì a sabato ingresso e aperitivo presso la caffetteria del Museo, Il Duchessa, € 10,00

Visite guidate per gruppi su prenotazione:

Ufficio Marketing
Tel. 0101 5574724 - 4741
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.