LA STRADA DELLE GALLERIE HA 100 ANNI

Cultura e Spettacolo
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Schio (VI), Palazzo Fogazzaro, fino al 24 settembre 2017 - A fine gennaio del 1917, nel pieno di uno degli inverni più freddi e nevosi del secolo, quando sul Pasubio c’erano metri e metri di neve, iniziavano a Bocchetta Campiglia i lavori di costruzione di una nuova strada mulattiera. Diventerà “la strada della Prima Armata”, o anche, più semplicemente, la strada delle gallerie. A cento anni di distanza una grande mostra ne ripercorre la storia attraverso fotografie, racconti, documenti e oggetti.

In esposizione, attraverso le fotografie fatte all’epoca ma anche a documenti e oggetti, tutte le tappe della storia della strada. La mostra è divisa in tre sezioni: ognuna ha un suo senso compiuto oltre che un suo specifico allestimento.
La costruzione della strada è naturalmente il tema della prima sezione; la seconda e la terza sezione raccontano il dopo, a partire da quando, appena finita la guerra, la strada cominciò a essere percorsa da chi saliva in visita al Pasubio e iniziò a diffondersi e ad affermarsi il suo mito.

La strada delle gallerie è stata costruita nel 1917, fra febbraio e dicembre, per servire il fronte del Pasubio. Ne fu protagonista la 33esima compagnia minatori (integrata in seguito da altre squadre), dopo che al suo comandante, il tenente Giuseppe Zappa, venne dato l’incarico di valutarne la fattibilità.
La compagnia si trovava in quel momento impegnata in lavori di fortificazione sul crinale di Monte Alba, a poca distanza da Bocchetta Campiglia da dove doveva partire la strada. Era fine gennaio, nel pieno di uno degli inverni più freddi e nevosi del secolo: sul Pasubio, che la compagnia vedeva giusto davanti a sé, c’erano metri e metri di neve. La strada avrebbe dovuto affrontarlo inerpicandosi fra i roccioni impervi e apparentemente inaccessibili della Bella Laita per poi arrivare, seguendo un percorso nascosto alle artiglierie nemiche, passando per Forni Alti e il passo di Fontana d’Oro, a Porte del Pasubio. Non c’era in partenza un progetto, ma solo un’indicazione di massima, perché «data la natura rocciosa e frastagliata del terreno, di cui non c’erano carte o rilievi, non era possibile stabilire preventivamente un tracciato».

Perché la strada è divenuta nel tempo una strada speciale, «un cammino», con migliaia e migliaia di escursionisti che vengono ogni anno a percorrerla, e da ogni parte d’Europa. Non è mai stata infatti, forse nemmeno durante la guerra, solo una via di accesso, un itinerario per arrivare a un luogo. È sempre stata un luogo essa stessa, una di quelle strade che sono insieme percorso e meta. Un’esperienza, che racchiude in sé il suo significato.

L’escursione

La strada delle gallerie (in realtà una mulattiera) è uno dei più famosi percorsi della cerchia prealpina, unica nel suo genere. Oltre che dalla ardita e impensabile concezione del tracciato, e dall’immenso lavoro di scavo, l’escursionista è continuamente attratto, quando non c’è nebbia, da un panorama mutevole e spesso mozzafiato che egli può ammirare da un ballatoio naturale sempre nuovo. Lo sguardo spazia fra creste, guglie e precipizi fino agli altri gruppi montuosi, ma anche ai dolci pendii collinari e alla pianura. La galleria più lunga è la diciannovesima che, come la ventesima, si avvolge più volte su sé stessa formando una spirale ascendente nella roccia.

Il percorso
Da Bocchetta Campiglia, attraverso un moderno portale d’ingresso, si imbocca la strada mulattiera che dopo alcuni tornanti raggiunge lo storico portale della prima galleria, costruito nel 1917.
Il percorso guadagna rapidamente quota nel tratto iniziale, superando, tra pinnacoli e dirupi, i rocciosi contrafforti della Bella Laita, ora addentrandosi nella roccia, ora affacciandosi a picchi vertiginosi. Entra ed esce continuamente dalle prime venti gallerie, alcune delle quali hanno uno sviluppo particolare (gallerie 12, 19, 20), fino a immettersi, a quota 1.700 m, nell’impluvio della Val Camossara, che viene superata con un ampio giro tagliandone a mezza costa i ripidi pendii (gallerie 31 e 32).
Usciti dalla valle a quota 1.842 m, la strada procede pressoché in piano sopra la tormentata e mirabile zona dei Vaj che sboccano sulla strada.
Si sfiora il passo di Fontana d’oro (1.870 m; tempo: due ore e quindici minuti).
Dopo un ultimo tratto in leggera salita, spettacolare perché intagliato nella roccia precipite, che porta alla quota massima di 2.000 m poco dopo la galleria 48, la strada scende rapidamente a Porte del Pasubio e quindi al Rifugio Papa (1.928 m; tre ore) attraverso le tortuose gallerie 51 e 52.

Informazioni
Periodo consigliato per l’escursione: da giugno a ottobre
Sentiero CAI 366: Percorso di media difficoltà, comunque segnalato EE/escursionisti esperti

Rifugi di appoggio
All’arrivo: Rifugio Generale Achille Papa, a Porte del Pasubio (1928 m), dove termina la strada delle gallerie. Di proprietà del CAI, Sezione di Schio.
Prima della partenza, a Passo Xomo: Rifugio Passo Xomo
Punto di partenza della strada: Bocchetta Campiglia.
Vi si può arrivare in auto (parcheggio a pagamento): da Schio (VI), si prende la S.P. 46 del Pasubio. Si passa per Valli del Pasubio e si prosegue fino a Ponte Verde (901 m). Prima di varcare il ponte si gira a destra percorrendo la strada che sale a Passo Xomo (1.058 m). All’altezza dell’omonimo rifugio si prende a sinistra lungo la strada che porta a Bocchetta Campiglia (1.216 m), oppure a piedi per il sentiero 366 il cui inizio è proprio a Passo Xomo (prendere in questo caso direzione Bocchetta Xetele, vedi tabelle segnavia poco dopo il rifugio).
Dislivello: 784 m
Tempo di percorrenza: 3 ore
Carta topografica di riferimento: Sezioni vicentine del CAI, Sezione 1, foglio Pasubio-Carega 1:25000
Da: Sezioni Vicentine del CAI, sentieri Pasubio Carega

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

LA STRADA DELLE GALLERIE HA 100 ANNI

Mostra a cura di Claudio Rigon. Gruppo di lavoro CAI Sezione di Schio: Umberto Dalla Costa, Gianni Fontana, Adriano Dal Pra’, Maria Teresa Sartore, Piero Saccardo, Roberto Greselin, Tino Dalle Fusine.

Schio (VI), dal 26 marzo al 24 settembre 2017
Palazzo Fogazzaro
Via Fratelli Pasini 44, 36015 Schio (VI)
Tel. 0445 691392 (dal lunedì ore 9.00 - 13.00 e negli orari di apertura della mostra)
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
web www.stradadellegallerie.it

Orari di visita
da mercoledì a domenica ore 10.00 – 19.00
lunedì e martedì chiuso
Aperture straordinarie 17 aprile, 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno

Biglietti (il biglietto è personale e dà diritto a 2 visite)

  • Intero € 5,00
  • Ridotto € 3,00 (giovani 13-25 anni, residenti nel comune di Schio, Soci CAI, visitatori del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e di Forte Pozzacchio a Trambileno)
  • Scuole € 2,00 (2 accompagnatori gratuiti per ogni classe)
  • Gratuito per bambini e ragazzi fino ai 12 anni

Visite guidate. Tariffa comprensiva di biglietto d’ingresso
Per gruppi: a persona € 7,00

Laboratori per bambini a tema
A persona: € 6,00 (attivati con un minimo di 10 partecipanti). Durata complessiva 90 minuti

Come arrivare

  • In auto: autostrada A4 Milano-Venezia, A31 Valdastico, uscita Thiene-Schio, poi SS122 per Schio. SS 46 del Pasubio da Vicenza-Costabissara-Motta-Isola Vicentina-Malo.
  • In treno e bus: stazione di Schio, sulla linea Vicenza-Schio.

Parcheggio

  • Parcheggio interrato a pagamento in piazza Falcone e Borsellino, sul retro di Palazzo Fogazzaro
  • Parcheggio adiacente alla Fabbrica Alta, Via Pasubio 149, in parte a pagamento
  • Parcheggio gratuito in Via Milano, con passaggio pedonale attraverso la Stazione ferroviaria, 5 minuti a piedi (400 m)