Non c'è mai silenzio

Solidarietà e Servizi
Grandezza Carattere

Livorno, mercoledì 6 marzo 2013 - L’ex cinema Aurora, spazio multiforme e multicolore, ci accoglie mercoledì 6 marzo con il suo originale stile, frutto della collaborazione tra l'associazione culturale Ex Cinema Aurora e Alberto Ciucci, esperto di comunicazione: arredo vintage e bizzarre creazioni plastiche appese ai muri, edizioni sui grandi del jazz custodite in vetrine e icone del mondo dello spettacolo applicate sui sedili di legno.

In biglietteria incontriamo Valentina Pozzi, organizzatrice della serata insieme a Mario Oliva, presidente dell’Associazione DLF Livorno. L’incontro di oggi è dedicato alla memoria di quanto è avvenuto a Viareggio il 29 giugno 2009: “Non c’è mai silenzio” è la storia di quei fatti, che Elisabetta Salvatori ci narrerà accompagnata dalla musica di Matteo Ceramelli.

Scenografiche impalcature, con drappi appesi che seminascondono scale, tralicci, cavi elettrici, vecchi mobili, un orologio riflesso in uno specchio, sono immerse in una penombra colorata da grandi oblò di luce cangiante. Ci introducono in un luogo senza tempo, una sorta di “cantiere della cultura”, un contenitore di energie positive, dove i due poli sono rappresentati dal palcoscenico, sopra al quale troneggia il grande schermo, e dal lungo bancone del bar. Tra i due spazi fa bella mostra di sé un proiettore d’epoca, prodotto dalle Officine Pio Pion di Milano, a fine anni ’30.

proiettore d’epoca, prodotto dalle Officine Pio Pion di Milano, a fine anni ’30Lo spettacolo è introdotto da Mario Oliva, che chiama al microfono le persone colpite dalla tragedia di Viareggio, che si stanno battendo perché sia fatta giustizia. C’è un processo in corso, si dovranno appurare le responsabilità di persone e aziende coinvolte nella strage. “La giustizia è lentissima, ma ottenerla è necessario, dal momento che ci tocca continuare a vivere” è la testimonianza di Daniela Rombi, madre di Emanuela, una delle giovani vittime. Indossa una gigantografia della figlia, esprime un dolore infinito, che solo l’individuazione dei colpevoli potrà lenire. Daniela Rombi è presidente dell'associazione “Il mondo che vorrei”, di cui fanno parte i familiari delle vittime.

Il 29 giugno 2009 alla stazione di Viareggio passa velocissimo un treno merci, che deraglia: il gas GPL uscito da una cisterna esplode e infiamma la stazione e le vie circostanti, distruggendo Via Ponchielli e portandosi via la vita di 32 persone.

Elisabetta Salvatori dice del suo monologo: L'ho chiamato Non c'è mai silenzio pensando che le nostre giornate sono piene di voci e rumori, a tanti dei quali non facciamo neanche più caso. Ma se uno è legato a un ricordo, sentirlo lo rievoca. Il fischio di un treno, per tutta la città di Viareggio, a quasi quattro anni dalla strage, è una lama che ogni volta riapre il cuore, porta ricordi e chiede giustizia. Raccontare questa storia è stato come entrare nelle case di Via Ponchielli, poco prima delle 23.50 del 29 giugno 2009. Conoscerli. Due ragazze che giocavano a carte sul letto, cinque ragazzi a tavola, con le birre davanti, due sposi sul divano, i bimbi a letto, un lavandino che gocciola e l'odore dei panni stesi. Ho cercato di raccontare la poesia che c'è nella vita di tutti i giorni, mi pareva che la tristezza non onorasse la memoria di quelle 32 vittime. Di loro racconto la vita, dopo di loro la storia di un treno che correva troppo forte, che trasportava gas e che non era stato revisionato correttamente, e unisco la mia voce, a quella di tutta Viareggio, perché anche il palco di un teatro serva a chiedere giustizia.

L’orazione civile di Elisabetta Salvatori, stasera, è stata preceduta in sala dalla proiezione sul grande schermo del cortometraggio “La morte bianca” (2012), sulle morti nei posti di lavoro, presentato dal regista, Giacomo Becherini, presidente dell'associazione culturale cinematografica “L’Ombra Somigliante”.

A conclusione di serata, hanno testimoniato il loro impegno civile Maria Nanni, una capotreno da sempre interessata al tema della sicurezza, attivista sindacale Orsa, facente parte dell'associazione Assemblea 29 giugno, Riccardo Antonini, ex ferroviere di Viareggio, e Loris Ruspo, del comitato Moby Prince 140, sorto per non dimenticare la tragedia Moby Prince, avvenuta il 10 aprile 1991 nella rada del porto di Livorno.

Una serata molto toccante. I cui slogan sono stati Niente sarà più come prima e Perché non succeda mai più, come “gridavano” gli striscioni appesi fuori dal locale quella sera.

Galleria di immagini

Livorno, 6 marzo 2013, Via I. Nievo
Livorno, 6 marzo 2013, Via I. Nievo
Livorno, 6 marzo 2013, Via I. Nievo
Livorno, 6 marzo 2013, Via I. Nievo
Livorno, 6 marzo 2013, Via I. Nievo
Livorno, 6 marzo 2013, Via I. Nievo
Hall di Ex Cinema Aurora
Hall di Ex Cinema Aurora
Hall di Ex Cinema Aurora
Hall di Ex Cinema Aurora
Hall di Ex Cinema Aurora
Hall di Ex Cinema Aurora
Biglietteria
Biglietteria
Manifesto dello spettacolo
Manifesto dello spettacolo
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Proiettore Pio Pion Milano
Proiettore Pio Pion Milano
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Ex Cinema Aurora
Mario Oliva, presidente DLF Livorno
Mario Oliva, presidente DLF Livorno
Giacomo Becherini
Giacomo Becherini
Pubblico in sala
Pubblico in sala
Pubblico in sala
Pubblico in sala
“La morte bianca”
“La morte bianca”
Riccardo Antonini
Riccardo Antonini
Daniela Rombi
Daniela Rombi
Pubblico in sala
Pubblico in sala
Loris Ruspo
Loris Ruspo
Maria Nanni
Maria Nanni
Matteo Ceramelli
Matteo Ceramelli
Elisabetta Salvatori e Matteo Ceramelli
Elisabetta Salvatori e Matteo Ceramelli
Elisabetta Salvatori
Elisabetta Salvatori
Elisabetta Salvatori
Elisabetta Salvatori
Elisabetta Salvatori
Elisabetta Salvatori
Elisabetta Salvatori
Elisabetta Salvatori
Elisabetta Salvatori
Elisabetta Salvatori
Elisabetta Salvatori
Elisabetta Salvatori
Elisabetta Salvatori
Elisabetta Salvatori
Lo staff del DLF
Lo staff del DLF

INFORMAZIONI

  • Donatella Olivieri

Associazione Nazionale DLF

Via Bari 20, 00161 Roma
Tel. 06 44170735 fax 06 44291422
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Internet www.dlf.it

  • Valentina Pozzi cell. 339 1319776 - 313 8216415 e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Associazione DLF Livorno

Orario segreteria: lun-ven 9.00-12.00/17.00-19.00, sab 9.00-12.00
Viale I. Nievo 32, Livorno
Tel. 0586 402069 fax 0586 410618
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Internet www.dlflivorno.it

Associazione Culturale Ex-Cinema Aurora

Viale I. Nievo 28, Livorno
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.