1° Cicloraduno della Ferrovia Appennino Centrale

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Domenica 28 novembre 2010 il 1° Cicloraduno della Ferrovia Appennino CentraleRimandato per condizioni meteo avverse a domenica 5 dicembre 2010

Associazione DLF Arezzo organizza domenica 28 novembre 2010 il 1° Cicloraduno della F.A.C. (Ferrovia Appennino Centrale). Ritrovo dei partecipanti alle ore 8.30 di domenica 28 novembre nel piazzale interno della Stazione FS di Arezzo. davanti alla sede del DLF.

Partiremo, come il vecchio trenino, dal marciapiede del primo binario. Un vero Capostazione, con tanto di cappello rosso, fischio e paletta, darà il via al gruppo dei partecipanti.

Percorreremo strade asfaltate seguendo più o meno il percorso del tracciato, ormai quasi del tutto cancellato, fino al Mulino della Botte, poco sopra Gragnone. Da qui, traversato il torrente Vingone, entreremo sul tracciato ferroviario e troveremo subito la galleria "La Botte”. Esclusi i tratti dove esistevano i viadotti minati dall’esercito tedesco in ritirata, che saranno raccordati con sentieri alternativi, percorreremo tutto il tracciato ferroviario fino alla stazione del Torrino. Dalla stazione saliremo sui crinali e torneremo ad Arezzo percorrendo un panoramico sentiero. La lunghezza del percorso è di circa 30 km e non presenta particolari asperità, è percorribile anche con bici normali ma con gomme da fuori strada. II gruppo sarà guidato da un ciclista del DLF che ogni tanto effettuerà delle soste con il duplice scopo di ricompattare il gruppo e dl fornire spiegazioni storiche sul tracciato.

Vista la particolarità del percorso, che passa all’interno di gallerie completamente buie, è obbligatorio l’uso di un dispositivo di illuminazione individuale (lampade frontali).

Per tutti coloro che lo vorranno, sarà possibile consumare il pranzo presso il ristorante del DLF Arezzo al prezzo di 10 euro, ma solo per chi prenoterà al momento dell’iscrizione. Il menu prevede un primo, un secondo e un contorno - a scelta tra tre opzioni-, acqua e vino, frutta e caffè.

Le prenotazioni si effettueranno presso l’Associazione DLF Arezzo o presso l’Agenzia “Happy train” in Via Piero della Francesca, 5 o anche telefonando ai numeri 0575 302766 / 0575 300712.

Breve storia della Ferrovia Arezzo-Fossato Di Vico: F.A.C. (Ferrovia Appennino Centrale)

Domenica 28 novembre 2010 il 1° Cicloraduno della Ferrovia Appennino Centraledi Paolo Chiasserini

Negli anni tra il 1870 ed il 1876 dell’Italia unita vennero avanzati, da parte di varie società, numerosi progetti per la costruzione di nuove strade ferrate, sia per collegare tra loro i tronconi già esistenti, sia per stabilire nuovi collegamenti.

Nei primi mesi del 1880 si costituì un Consorzio Umbro-Aretino il cui fine era la realizzazione di una linea ferroviaria che collegasse Arezzo con una idonea stazione della linea Roma-Ancona, attraversando la valle del Tevere, in modo da collegare questo importante bacino produttivo con le due grandi arterie di traffico che da Roma si diramavano verso il nord.

Vennero incaricati della progettazione due ingegneri, Lapi e Gigli, che, dopo aver valutato accuratamente le esigenze delle comunità che dovevano essere servite, stilarono, in pochissimo tempo, un progetto di massima, che, presentato alla commissione dei Lavori Pubblici a Roma il 20 settembre 1880, venne approvato nella riunione del 16 ottobre 1880.

Il re Umberto I dette il via ai lavori approvando, con Regio Decreto, la convenzione tra lo Stato italiano ed il Consorzio per la Ferrovia Umbro-Aretina, in data 9 giugno 1881; questa rapidità nell'esecuzione e nell'approvazione del progetto fa pensare, anche se non figura nei documenti consultati, che la nostra linea Arezzo-Fossato di Vico, oltre ad un certo interesse commerciale, rivestisse una notevole importanza strategica dal punto di vista militare.

Domenica 28 novembre 2010 il 1° Cicloraduno della Ferrovia Appennino CentraleLa revisione del progetto definitivo e la costruzione della linea ferrata, furono affidati alla "Società Generale delle Ferrovie Complementari" di Roma, con contratto stipulato il 18 ottobre 1881; i lavori furono affidati all'Impresa Martini e Lattanzi di Roma, che si impegnava a terminare la costruzione in cinque anni.

La lunghezza della linea, che iniziò il servizio ferroviario il 16 agosto 1886, risultò di km 133,794, con 23 gallerie, di cui ben 21 nella tratta Anghiari-Arezzo. Sul fronte delle gallerie erano dipinte due tabelle bianche con scritti, in nero, l’altitudine sul livello del mare, a sinistra e il km, partendo da Arezzo, a destra. C’erano 19 tra ponti importanti e viadotti maggiori di 30 metri. Furono montate rotaie leggere da 21 kg/metro della ditta Vignole, su traversine di quercia, con scartamento di metri 0,950. Lungo il percorso furono previste 32 tra stazioni e fermate.

I bombardamenti e le distruzioni causate dalle vicende della seconda guerra mondiale hanno determinato la fine di questa importante se pur piccola ferrovia, che cessava la sua attività il 18 giugno del 1944; dopo tale data si sperava in una ricostruzione, come per altre linee disastrate dalla guerra, ma questo non avvenne mai più.

Di questa linea ferrata sopravvive solo il tratto da San Sepolcro ad Umbertide, gestito dalla MUA (Mediterraneo Umbro Aretine).

Il tratto San Sepolcro-Arezzo, pur conservandosi per alcuni tratti, non è sicuramente ripristinabile a scopo ferroviario, anche se, specialmente da Arezzo a Palazzo del Pero, sarebbe facilmente recuperabile per scopi turistici, visto il notevole livello paesaggistico, fruibile sia a piedi che a cavallo o in mountain-bike.

Domenica 28 novembre 2010 il 1° Cicloraduno della Ferrovia Appennino CentraleAttualmente esiste un progetto, in fase piuttosto avanzata, di un tracciato ferroviario di collegamento tra Arezzo e San Sepolcro, passante da Giovi, Chiaveretto, Tavernelle. Anghiari, che potrebbe sopperire ai bisogni di trasporto del bacino altotiberino, alleggerendo di un notevole carico il traffico stradale.

Il nostro ambizioso progetto prevede di poter rimettere in sicurezza il vecchio tracciato della F.A.C. a fini cicloturistici e pedonali, per consentire un collegamento naturalistico tra le piste ciclabili esistenti lungo il canale della Chiana (Sentiero della bonifica), che collega Chiusi con Arezzo e la pista ciclabile lungo il Tevere, che collega San Sepolcro con Perugia.

Potrebbe essere chiamato il “Sentiero di Piero della Francesca”, perché collega la sua città natale (San Sepolcro), con Arezzo, dove si conservano alcune sue importantissime opere.

INFORMAZIONI

Associazione DLF Arezzo

Piazzale della Repubblica snc, 52100 Arezzo
Tel. 0575 302766 Fax 0575 300712
Tel. FS 967/868/378
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