“L’amico del popolo”, 28 aprile 2018

L'amico del popolo
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L’amico del popolo”, spazio politico di idee libere, di arte e di spettacolo. Anno II. La rubrica ospita il giornale quotidiano dell’amico veronese Ugo Brusaporco, destinato a coloro che hanno a cuore la cultura. Un po’ per celia e un po’ per non morir...

Un film al giorno

JUSTE AVANT LA NUIT (Sul far della notte, Francia, Italia, 1971), scritto e diretto da Claude Chabrol. Dal romanzo “The Thin Line” di Edouard Atiyah. Fotografia: Jean Rabier. Montaggio: Jacques Gaillard. Musica: Pierre Jansen. Con: Henri Attal, Stéphane Audran, Michel Bouquet, Jean Carmet, Patrick Gillot, Daniel Lecourtois, François Périer, Paul Temps, Celia, Dominique Zardi.

Charles Masson, dirigente di un'azienda pubblicitaria, ha una relazione con Laura, la moglie del suo miglior amico, l'architetto François Tellier. Charles strangola Laura quando uno dei loro giochetti va troppo in là. Stordito, Charles esce dall'appartamento preso in prestito a Parigi e incontra subito per caso François in un bistrò vicino. La proprietaria dell'appartamento aveva visto insieme Laura e Charles due mesi prima, ma non dice nulla alla polizia su consiglio di François. Anche se la polizia non sembra avere alcuni indizi sul crimine, Charles non riesce ancora ad affrontare bene la situazione, e tenta di vivere una vita normale coi suoi due bambini e la moglie Hélène.

Nonostante la coproduzione, e un titolo italiano del film, nulla appare sui dizionari italiani di quest’opera fondamentale nel panorama del regista per la sua distruttiva forza morale e la bellezza di un linguaggio cristallino.

Una poesia al giorno

Partigia, di Primo Michele Levi (Torino, 31 luglio 1919 - Torino, 11 aprile 1987, scrittore, partigiano e chimico italiano, autore di racconti, memorie, poesie e romanzi).

Dove siete, partigia di tutte le valli,
Tarzan, Riccio, Sparviero, Saetta, Ulisse?
Molti dormono in tombe decorose,
quelli che restano hanno i capelli bianchi
e raccontano ai figli dei figli
come, al tempo remoto delle certezze,
hanno rotto l’assedio dei tedeschi
là dove adesso sale la seggiovia.
Alcuni comprano e vendono terreni,
altri rosicchiano la pensione dell’Inps
o si raggrinzano negli enti locali.
In piedi, vecchi: per noi non c’è congedo.
Ritroviamoci. Ritorniamo in montagna,
lenti, ansanti, con le ginocchia legate,
con molti inverni nel filo della schiena.
Il pendio del sentiero ci sarà duro,
ci sarà duro il giaciglio, duro il pane.
Ci guarderemo senza riconoscerci,
diffidenti l’uno dell’altro, queruli, ombrosi.
Come allora, staremo di sentinella
perché nell’alba non ci sorprenda il nemico.
Quale nemico? Ognuno è nemico di ognuno,
spaccato ognuno dalla sua propria frontiera,
la mano destra nemica della sinistra.
In piedi, vecchi, nemici di voi stessi:
La nostra guerra non è mai finita.

Partigiano antifascista, il 13 dicembre 1943 Primo Levi venne arrestato dai nazifascisti in Valle d'Aosta venendo prima mandato in un campo di raccolta di tutti gli ebrei a Fossoli e nel febbraio dell'anno successivo, deportato nel campo di concentramento di Auschwitz in quanto ebreo. Scampato al lager, tornò avventurosamente in Italia, dove si dedicò con impegno al compito di raccontare le atrocità viste e subite.
Il suo romanzo più famoso, sua opera d'esordio, Se questo è un uomo, che racconta le sue terribili esperienze nel campo di sterminio nazista, è considerato un classico della letteratura mondiale, inserendosi nel filone della memorialistica autobiografica e nel cosiddetto neorealismo. Laureato in chimica, in alcune delle sue opere appaiono riferimenti diretti e indiretti a questa branca della scienza.

 

Un fatto al giorno

28 aprile 1796: l'armistizio di Cherasco è firmato da Napoleone Bonaparte e Vittorio Amedeo III, re di Sardegna, espandendo il territorio francese lungo la costa mediterranea.

“L'armistizio di Cherasco fu un armistizio sottoscritto il 28 aprile 1796 che mise fine alle ostilità tra la Repubblica Francese e il Regno di Sardegna. L'armistizio fu sanzionato il 15 maggio 1796 con il Trattato di Parigi.
Durante la Prima Campagna d'Italia, l'esercito francese guidato dal generale d'armata Napoleone Bonaparte sconfisse gli eserciti coalizzati dell'Austria e del Regno di Sardegna guidati dal generale Beaulieu. I piani d'invasione prevedevano uno sfondamento al centro dello schieramento della coalizione, che si snodava su un fronte di 100 km tra Savona e Torino. Ai primi di aprile, Napoleone, per dividere i due eserciti nemici, con abile mossa, indusse il generale austriaco a spostare il grosso delle truppe sul lato sinistro. Messo in fuga Beaulieu che riparò nel Milanese, concentrò le sue forze per sconfiggere l'esercito piemontese. Dopo la Battaglia di Mondovì, 20 aprile, la strada per Torino era aperta e ciò spinse Vittorio Amedeo III di Savoia ad avviare trattative di resa.

Il 28 aprile 1796 veniva firmato tra la Repubblica Francese e il Regno Sardo l'Armistizio di Cherasco, nell'omonima cittadina piemontese alle seguenti condizioni:

  • Cessione alla Francia di Nizza e della Savoia;
  • Occupazione del territorio a sud della linea da Demonte ad Alessandria;
  • Occupazione delle fortezze di Ceva, Cuneo e Tortona;
  • Neutralità del Regno Sardo;
  • Libero passaggio dell'esercito francese.

I termini dell'armistizio diedero luogo al Trattato di Parigi, stipulato il 15 maggio dello stesso anno.”

(Wikipedia)

 

Una frase al giorno

"Noi amavamo il nostro popolo".

(Gavrilo Princip, Obljaj, 25 luglio 1894 - Terezín, 28 aprile 1918)

Gavrilo Princip è stato un rivoluzionario bosniaco di origine serba, autore materiale dell'attentato di Sarajevo in cui uccise con due colpi di arma da fuoco l'arciduca erede al trono di Austria-Ungheria Francesco Ferdinando e la moglie Sofia duchessa di Hohenberg a Sarajevo il 28 giugno 1914. Princip apparteneva al movimento Mlada Bosna (Giovane Bosnia), tra i quali si distinse per il suo estremo nazionalismo jugoslavo e nel quale entrò in contatto con gli ambienti militari sovversivi serbi rappresentati dal gruppo terroristico paramilitare Crna ruka (Mano nera) la cui sede si trovava a Belgrado, con i quali presumibilmente elaborò e perfezionò il piano per attentare alla vita dell'arciduca.
L'attentato di Sarajevo rappresentò il pretesto impiegato dall'Impero austro-ungarico per dichiarare guerra alla Serbia, diventando quindi il casus belli della prima guerra mondiale”.

(Wikipedia)

 

Un brano al giorno

Ludwig Schytte - Piano Concerto Op.28  Oleg Marshev pianoforte, Aalborg Symphony Orchestra, Matthias Aeschlbacher direttore

Ludvig Schytte (Aarhus, 28 aprile 1848 - Berlino, 10 novembre 1909) fu un compositore, pianista e insegnante danese.

 


Ugo Brusaporco
Ugo Brusaporco

Laureato all’Università di Bologna, Facoltà di Lettere e Filosofia, corso di laurea Dams. E’ stato aiuto regista per documentari storici e autore di alcuni video e film. E’ direttore artistico dello storico Cine Club Verona. Collabora con i quotidiani L’Arena, Il Giornale di Vicenza, Brescia Oggi, e lo svizzero La Regione Ticino. Scrive di cinema sul settimanale La Turia di Valencia (Spagna), e su Quaderni di Cinema Sud e Cinema Società. Responsabile e ideatore di alcuni Festival sul cinema. Nel 1991 fonda e dirige il Garda Film Festival, nel 1994 Le Arti al Cinema, nel 1995 il San Giò Video Festival. Ha tenuto lezioni sul cinema sperimentale alle Università di Verona e di Padova. È stato in Giuria al Festival di Locarno, in Svizzera, e di Lleida, in Spagna. Ha fondato un premio Internazionale, il Boccalino, al Festival di Locarno, uno, il Bisato d’Oro, alla Mostra di Venezia, e il prestigioso Giuseppe Becce Award al Festival di Berlino.

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Ugo Brusaporco

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