Il mio primo incontro con l'Help Center della stazione Termini è stato nel 2007 e lì ho incontrato tante persone come me in difficoltà. Un rifugio e un centro di orientamento per iniziare un cammino di recupero, che mi ha offerto la possibilità di frequentare il centro diurno Binario 95, sempre nei locali messi a disposizione da FS.
La mia vita in strada è iniziata nel 1990: all'epoca facevo lavoretti saltuari e vivevo in una casa abbandonata. Solo dopo qualche anno ho potuto trasferirmi all'ostello Caritas di via Marsala, dove mi sono trovato a mio agio. È una vita sostenuta da tanti incoraggiamenti, la mia: da parte degli operatori sempre presenti e dei volontari sempre disponibili, di fronte a qualsiasi esigenza e alla forte volontà di dare un nuovo corso alla mia esistenza.
In particolare, attraverso l'Help Center ho trovato una nuova casa e al Binario 95 ho imparato il rispetto degli obiettivi: tenermi sempre aggiornato su come si svolge la quotidianità al di fuori della normale routine di chi vive senza fissa dimora. Così sono divenuto autonomo nella vita di tutti i giorni. Attraverso la mia esperienza ho potuto constatare come i servizi del Polo Sociale della stazione Termini aiutano le persone senza dimora a condurre il vivere quotidiano, quando anche la prenotazione di una visita dal medico può essere un'operazione complessa. Ci si sente sempre sostenuti e da quando sono qui non ho fatto altro che migliorare la mia vita. Ad esempio mi sono inserito nei laboratori, di arte, scrittura, teatro, cineforum e, per ultimo, di cucina. Per me, che amo scrivere, sono stati fondamentali.
L’amore per la scrittura è stato notato e, qualche mese fa, sono stato assunto alla redazione di Shaker, la rivista creata al Centro Polivalente di Via Marsala 95 proprio dalle persone senza dimora. Qui non si perde niente e si utilizza tutto. L'efficienza diventa naturale e operatori e ospiti possono lavorare insieme, collaborando fra loro. Così la scrittura è diventata qualcosa di nuovo e di più utile e riprendere a lavorare è stato di grande incoraggiamento: devo molto per l'attenzione e il sostegno ricevuti, che considero uno stimolo importante, nuovo e creativo per rimodellare il mio futuro.
Daniele Lucaroni
LA REDAZIONE di LA FRECCIA
Il sostegno e gli strumenti per rimettersi in gioco e ripartire. È lo testimonianza di Daniele Lucaroni, che ha trovato nel Polo Sociale di Roma Termini, presso i locali concessi incomodato d'uso gratuito da FS Italiane (circa 8.556 m2 in tutta Italia), lo via possibile per un percorso di recupero. Perché le stazioni sono forse i più importanti luoghi di relazione e aggregazione nelle nostre città.
Un'esperienza che ci spinge a investire sempre di più nella rete degli Help Center, il primo grande progetto di solidarietà promosso e realizzato da Ferrovie dello Stato Italiane per dare sostegno e risposte concrete a tanti emigrati, rifugiati, tossicodipendenti e senza fissa dimora che gravitano intorno alle principali stazioni. Una rete che si avvale della collaborazione degli enti locali e del terzo settore, coordinata dall'Osservatorio Nazionale sul Disagio e lo Solidarietà nelle Stazioni. Ad oggi gli Help Center sono 14 e 130mila le richieste intercettate ogni anno. Anche lo solidarietà viaggia con noi.
Dalla rubrica Linea Diretta di “La Freccia” febbraio 2013, rivista mensile a distribuzione gratuita di Ferrovie dello Stato Italiane
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