La Rotaia

Le commedie che “La Rotaia” rappresenta sono frutto di una precisa ricerca di testi di successo di teatro popolare di altre regioni italiane ma sconosciute in Puglia.
La Compagnia partecipa a molte iniziative rivolte al mondo del sociale e del volontariato e prende parte alle rassegne di carattere amatoriale in ambito comunale, provinciale e nazionale.

Tra i riconoscimenti più importanti

2000

• Foligno, Rassegna nazionale Teatro DLF: premio miglior attore ad Umberto Marseglia.

2001

• Pulsano, “Festival Jonico Salentino”: premio miglior attore ad Umberto Marseglia.

2002

• Sun Bay (TA), “Festival Nazionale Premio Taranto Teatro”: premio alla migliore compagnia (sez. dial.) e migliore attrice.
• Castellaneta, “Rassegna Castanetum”: premio migliore regia e migliore attrice.
• Verona, Rassegna nazionale Teatro DLF: premio migliore scenografia e migliore attrice.
• Umberto Marseglia recita nel film “Il miracolo”, regia di Edoardo Winspeare.

2004

• Acquaviva delle Fonti, Festival Città di Acquaviva: premio migliore scenografia e miglior attrice.
• Reggio Calabria, Rassegna nazionale Teatro DLF: premio migliore scenografia, miglior attrice e menzione speciale della giuria ad Umberto Marseglia.
• Premio Galesus per la Cultura alla Compagnia “La Rotaia”.

2005

• Capurso, “Festival regionale”: premio migliore regia, migliore attrice, migliore scenografia.
• Campobasso, Rassegna Nazionale Teatro DLF: premio migliore attore protagonista e migliore attore non protagonista.

2006

• Acquaviva delle fonti, Rassegna regionale UILT: premio alla migliore opera “Pronto Soccorso di Quartiere“, migliore regia, migliore attrice, migliore scenografia, miglior attore non protagonista.
• Premio regionale "Francesco Lieti": premio migliore compagnia, migliore attrice, migliore scenografia.
• Grado (Gorizia), Rassegna Nazionale Teatro DLF: premio miglior attore non protagonista.

2007

• Roccella Jonica, Rassegna Nazionale Teatro DLF: migliore attore protagonista e migliore scenografia.

2008

• Campobasso, Rassegna Nazionale Teatro DLF: premio miglior attore non protagonista a Mimmo Altomonte e miglior attrice non protagonista a Caterina Pendinelli.

2009

• Foligno, Rassegna Nazionale Teatro DLF: Premio miglior attrice protagonista a Anna Prunella, migliore regia e migliore compagnia.

2014

• Campobasso, Rassegna Nazionale Teatro DLF: premio migliore compagnia.

Gli spettacoli

1998 “U cundratte de matremonje de le doje cumbare” da un testo di Annequin, 8 rappresentazioni
1999 “Le nepùte d’u sìnneche” da una testo di Burani - Scarpetta, 8 rappresentazioni
2000 “Na famiglie de jatte e cane”, 15 rappresentazioni
2001 “Sono il capofamiglia e me fazze respettà”, 15 rappresentazioni
2002 “Tre San Gesèppe e ‘nu bammine”, 18 rappresentazioni
2003 “Ninna nanna ninnaò questo bimbo a chi lo do?”, 16 rappresentazioni
2004 “A morte de Carnevale“, 18 rappresentazioni
2005 “Signori, biglietti“, 23 rappresentazioni
2006 “Pronto Soccorso di quartiere“, 18 rappresentazioni
2007 “Fortunato... ma non troppo“, 18 rappresentazioni
2008 “Mammà è sempre Mammà...”, 14 rappresentazioni
2009 “Occhio, Bellocchio e Buttiglione”, 24 rappresentazioni
2010 “Tutta colpa della limonata”, 22 rappresentazioni
2011 “Una pazza gita a Napoli”, 12 rappresentazioni
2011 “Foto da un matrimonio. Io, mia moglie e... U cumbare”, 19 rappresentazioni
2012 “A’ cartulina e Napule”, in rappresentazione
2012 “La ricetta dell’amore... Diaulicchie, cule de cueccele e latte de cozze”, 18 rappresentazioni
2013 “Ninna nanna ninnaò, questo bimbo a chi lo do?”, 17 rappresentazioni
2014 “Tre cuori e una capanna. A litte stritte cuerchete mminze”, 21 rappresentazioni
2015 “Ditemi chi è papà. Piccè papà è Ciccillo Orzinculo e ie so Cetrulo?”, 16 rappresentazioni
2016 “Le allegre mutande di zia Assunta. Nu cange e scange a futtacumbagne”, 16 rappresentazioni

Ninna nanna ninnaò, questo bimbo a chi lo do?
Un bebè, un biglietto ed un taxi sono gli ingredienti di questa storia brillante dai risvolti molto umani. Una vicenda realmente accaduta, inserita nell’ambiente tipico della città vecchia, con i suoi personaggi, il suo linguaggio e le sue contraddizioni di sempre. Protagonisti Salvatore, detto “Formulauno”, tassista veloce che corre volentieri anche dietro le gonne delle donne, un neonato, lasciato da una mamma snaturata sul sedile posteriore del suo taxi e una moglie, Vincenza, donna poco incline ai sentimentalismi in quanto usuraia incallita, con un unico punto debole nella sua scorza dura: il suo desiderio di maternità rimasto inappagato. Ma Vincenza è abituata ad essere diffidente e ben presto mette in moto la macchina del sospetto che produce divertenti equivoci e momento di comicità travolgente. Sulla vicenda fa da sfondo la miseria dei quartieri poveri, “quella che si mangia il cuore della gente”. Il tutto condito da un mix di risate e sentimento, uno spaccato verace di teatro della vita.

Diaculat. La ricetta dell'amore
Lo studio di antiche pozioni magiche afrodisiache, stimolano un medico ricercatore a sperimentare una formula naturale, il Diaculat, nome composto dagli ingredienti base naturali alla base della ricetta: Dia (diaulicchie) Cu (cule de queccele) lat (latte di cozze). Il risultato è una polvere miracolosa dall'effetto istantaneo che, al contrario del moderno viagra, funziona su entrambi i sessi e anche sugli"ibridi". Ma la prima sperimentazione, su un malcapitato collega a sua insaputa, rivela risvolti difficilmente controllabili che danno origine a una serie di vicissitudini al malcapitato, in una vicenda ricca di irresistibili gag, equivoci, imbrogli, qui pro quo e colpi di scena con un meccanismo comico di stile vaudeville nel quale c'è spazio per tanti personaggi grotteschi e anche per qualche "macchietta" nello stile "Rotaia".

INFORMAZIONI

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