L’amico del popolo”, spazio politico di idee libere, di arte e di spettacolo. Una nuova rubrica ospiterà il giornale quotidiano dell’amico veronese Ugo Brusaporco, destinato a coloro che hanno a cuore la cultura. Un po’ per celia e un po’ per non morir...
Un film al giorno
REKAVA (La linea del destino, Sri Lanka, allora Ceylon, 1956) scritto e diretto da Lester James Peries. Fotografia: Willie Blake. Montaggio: Titus Thotawatte. Musiche: Sunil Shantha, K.A. Dayaratne. Con: Somapala Dharmapriya - Sena, Myrtle Fernando - Anula, Shesha Palihakkara - Miguel, Romulus de Silva - Capovillaggio, N.R. Dias - Podi Mahaththaya, D.R. Nanayakkara - Sooty, Mallika Pillapitiya - Premawathie, Iranganie Meedeniya (Iranganie Serasinghe) - Karthina, Winston Serasinghe - Kumatheris, Nona Subeida - Rosalin. Il film fu presentato a Cannes nel 1957.
Un giorno nel piccolo villaggio di Siriyalas arriva il musicista Miguel accompagnato dalla sua inseparabile scimmietta, beniamina del pubblico di tutte le età. Quando due furfanti tentano di rubargli l'animale, il piccolo Sena, un ragazzino del luogo, accorre in suo aiuto e riesce a sventare il furto. Per sdebitarsi, Miguel gli legge la mano e gli predice un avvenire da eroe. Qualche tempo dopo, Anula, un'amica di Sena, si ferisce ad un occhio e il medico del villaggio, malgrado gli sforzi, non riesce a curarla. Sono le mani del piccolo Sena a restituirle la vista e da quel momento si sparge la voce delle sue capacità di guaritore. Suo padre cerca di sfruttare il "dono" di suo figlio per guadagnare dei soldi, ma a volte il destino fa lunghe volute...
“La linea del destino, film singalese (1957) di Lester James Peries. Con il suo fresco ed emozionante lirismo, che gli garantì tre premi internazionali, rivelò l'esistenza di un cinema a Srī Lanka. Al centro della storia, un bambino che la gente arretrata di un villaggio crede dotato di poteri taumaturgici e che poi sta per linciare, accusandolo di portare il malocchio. Con sorprendente equilibrio neorealistico (più all'indiana che all'italiana) il regista estrae da una profonda conoscenza della vita popolare una ferma denuncia della superstizione”.
(Sapere.it)
- Rekhawa (The Line Of Destiny): www.youtube.com
Considerato il più grande regista cinematografico cingalese, Lester James Peries è nato il 5 aprile 1919 in Dehiwela, Colombo, British Ceylon. Nel 1956, Lester fece il suo ingresso nel cinema nazionale grazie al film "Rekava", che si basa su delle storie di villaggio. Il film è stato nominato per la Palma d'oro nel 1957 al Festival di Cannes. Con questo film ha rivoluzionato il cinema cingalese donandogli un'identità unica. Questo è stato il primo film cingalese ad essere stato proiettato all'estero. Nonostante sia un successo internazionale, non fu un successo commerciale.
- Materiale archiviato per gentile concessione della Fondazione Lester James Peries
Una poesia al giorno
L’uccellino, di Aleksandr Sergeevič Puskin (Mosca, 6 giugno 1799, 26 maggio del calendario giuliano– San Pietroburgo, 10 febbraio 1837, 29 gennaio del calendario giuliano), poeta, saggista, scrittore e drammaturgo russo.
Osservo fedele un’antica usanza
Anche in una terra a me straniera:
Lasciare libero un uccellino
Nella chiara festa di primavera.
Ho provato un grande conforto,
Mio Dio, e una vera felicità,
Quando anche a una sola creatura
Ho potuto donare la libertà!
Un fatto al giorno
6 novembre 1860: Abraham Lincoln viene eletto come 16esimo Presidente degli Stati Uniti, è il primo repubblicano a detenere la carica.
- Articolo completo in: www.whitehouse.gov
Questo fatto ci dà l’occasione di mettere a confronto il capolavoro d David W. Griffith “Abraham Lincoln”, 1930, suo primo film parlato, con il Lincoln del 2012 di Steven Spielberg: www.youtube.com
Una frase al giorno
“Cerchi di dare a mio figlio la forza per non seguire la massa, anche se tutti saltano sul carro del vincitore”.
(Abraham Lincoln, Hodgenville, 12 febbraio 1809 - Washington, 15 aprile 1865, frase che egli disse all’insegnante del figlio).
Un brano al giorno
Antoine Busnois: Anima mea liquefacta est
“Antoine Busnois, musicista (nato in Piccardia e morto a Bruges nel 1492), fu allievo di J. Okeghem. Musico di Carlo il Temerario, di Margherita di York e di sua figlia Maria, rimase alla corte borgognona sino al 1481, e passò poi al servizio di Luigi XI di Francia. Fu compositore tra i maggiori della scuola fiamminga. Poche delle sue musiche furono però pubblicate; molte altre, sacre e profane, restano inedite”.
(Treccani)
“La sua reputazione fra i contemporanei fu immensa; egli fu, probabilmente, il compositore più conosciuto in Europa, con Guillaume Dufay e Johannes Ockeghem. Busnois scrisse musica sacra e profana. Della sua produzione sono pervenuti a noi due cantus firmus, due messe e otto mottetti (verosimilmente molte altre opere sono andate perdute). Egli scrisse molti pezzi di antifone Mariane Regina coeli. Stilisticamente, la sua musica può essere considerata una via di mezzo fra la semplicità e l'omofonia della scrittura di Dufay e Binchois e la pervadente imitazione di Josquin Des Prez e Nicolas Gombert. Egli usò l'imitazione molto talentuosamente, ma in alcune occasioni scrisse delle linee melodiche dolci e cantabili, ed ebbe una forte simpatia per gli accordi di terza anticipando la moda del XVI secolo.
Secondo Piero Aron, Busnois potrebbe essere stato l'autore del famoso motivo L'homme armé, una delle più conosciute melodie del rinascimento e quella più usata dai compositori come cantus firmus per la composizione di Messe. Sia stato o no il primo a scrivere una messa su detta melodia, egli fu comunque il compositore più influente; le messa di Obrecht, per esempio, è molto simile a quella di Busnois ed anche la messa di Dufay mostra delle notevoli citazioni. Busnois può anche considerarsi il compositore di un ciclo di sei messe, tutte basate su di un solo motivo, trovate a Napoli.
Busnois scrisse anche della chanson, canzoni profane francesi, e queste sono le composizioni per le quali è più famoso. Molte sono nella forma del rondeaux ma compose anche bergerette; molte di queste composizioni divennero delle Chanson popolari ed alcune di esse erano basate su delle melodie popolari andate perdute. Egli scrisse, molto probabilmente, anche il testo per alcune di esse. Molte di queste melodie vennero usate come cantus firmus per la composizione di Messe anche da compositori di generazioni successive alla sua. Fra queste Fortuna desperata, che venne usata da Obrecht e Josquin. Una chanson molto particolare è Terrible Dame, che non solo è costruita su di un dialogo antifonale, unico nella storia della letteratura delle chanson, ma ha un titolo in francese antico che non richiede una speciale abilità per la traduzione. Nonostante le chanson di Busnois abbiano solitamente i testi in francese, ve ne sono almeno due con i testi in italiano ed una in fiammingo. La maggior parte sono a tre voci, mentre alcune sono a quattro voci.”
(Wikipedia)
“Anima mea liquefacta est, ut dilectus locutus est,
Vox enim eius dulcis, et facies eius decora.
Labia eius lilia stillantia myrrham primam.
Adiuro vos, filiae Hierusalem,
Si inveneritis dilectum meum,
Un nuntietis ei, quia amore langueo...
Ugo Brusaporco
Laureato all’Università di Bologna, Facoltà di Lettere e Filosofia, corso di laurea Dams. E’ stato aiuto regista per documentari storici e autore di alcuni video e film. E’ direttore artistico dello storico Cine Club Verona. Collabora con i quotidiani L’Arena, Il Giornale di Vicenza, Brescia Oggi, e lo svizzero La Regione Ticino. Scrive di cinema sul settimanale La Turia di Valencia (Spagna), e su Quaderni di Cinema Sud e Cinema Società. Responsabile e ideatore di alcuni Festival sul cinema. Nel 1991 fonda e dirige il Garda Film Festival, nel 1994 Le Arti al Cinema, nel 1995 il San Giò Video Festival. Ha tenuto lezioni sul cinema sperimentale alle Università di Verona e di Padova. È stato in Giuria al Festival di Locarno, in Svizzera, e di Lleida, in Spagna. Ha fondato un premio Internazionale, il Boccalino, al Festival di Locarno, uno, il Bisato d’Oro, alla Mostra di Venezia, e il prestigioso Giuseppe Becce Award al Festival di Berlino.
INFORMAZIONI
Ugo Brusaporco
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