“L’amico del popolo”, 9 giugno 2017

L'amico del popolo
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L’amico del popolo”, spazio politico di idee libere, di arte e di spettacolo. Una nuova rubrica ospiterà il giornale quotidiano dell’amico veronese Ugo Brusaporco, destinato a coloro che hanno a cuore la cultura. Un po’ per celia e un po’ per non morir...

Un film al giorno

HEROI KOMBETAR SKENDERBEU (Skanderbeg l'eroe albanese, Albania, Unione Sovietica, 1953), regia di Sergei Yutkevich. Sceneggiatura: Mikhail Papava. Fotografia: Yevgeni Andrikanis. Musica: Georgi Sviridov, Cesk Zadeja. Con: Akaki Khorava, Adivis Alibali, S. Sokolovsky, Oleg Zhakov, Naim Francheri, Vesa Imami. Girato con pellicola FERRANIACOLOR.

“Skanderbeg unisce i principi d'Albania durante il suo matrimonio tra la sorella Donika e Carlo Thopia. Poi viene tradito dal nipote Hamza, che si mette dalla parte dei Turchi, così Skanderbeg inizia ad arruolare gente comune, pastori, falegnami e barboni, unirli per combattere i Turchi. Il film ha scene di massa, battaglie storiche e il famoso assedio alla città di Croia”.

(Wikipedia)

“Tra la fine del XIV e l'inizio del XV l'Albania viene occupata dai turchi che rendono schiavi tutti i giovani. Giovanni Castiota, discendente da un'illustre famiglia, dopo essersi distinto per il valore, abbandona il sultano, prende il nome di Scanderbeg e si mette a capo di un'insurrezione popolare che si propone di restituire la libertà all'Albania. Dopo aspre battaglie gli insorti vincono ma i principi albanesi temono il successo del condottiero, La sitiazione peggiora quando hazma, nipote di Scanderbeg, tradisce la causa dell'indipendenza e s'allea coi turchi per poter succedere allo zio, ma ancora una volta il condottiero vince i turchi in una sanguinosa battaglia e continuerà a reggere le sorti dell'Albania”.

(Coming Soon)

“La storia dell'eroe nazionale albanese George Kastrioti Scanderbeg (1405-1468) che fu catturato dagli ottomani ancora giovane e addestrato alla guerra, diventando un formidabile guerriero e che fece poi ritorno in patria, convertendosi al cristianesimo (la religione dei suoi genitori) e organizzando un'epica resistenza all'Impero ottomano”.

(FilmTV)

“Tra la fine del XIV e l’inizio del XV l’Albania viene occupata dai turchi. Gjergj Kastriota, discendente da un’illustre famiglia albanese viene preso in ostaggio all’età di nove anni e allevato alla corte del sultano Murad II dal quale riceve il nome di Scanderbeg (Iskander = Alessandro e bey = signore). Diviene musulmano e generale delle forze ottomane contro serbi e ungheresi. Nel 1443 abbandona il sultano, riprende la fede cristiana e si mette a capo di un’insurrezione popolare per restituire la libertà all’Albania combattendo vittoriosamente fino alla morte. Il film parla della storia dell’Albania. L’inizio per la piccola Albania di un periodo eroico, quando anche l’Europa rimase sbigottita per la titanica lotta che questo popolo, riunitosi in un’unica forza, per un quarto di secolo seppe resistere alle spinte degli eserciti ottomani, le cui intenzioni erano l’invasione dei Balcani, della stessa Repubblica Veneta, per poi giungere Roma. Un sogno rimasto tale proprio per le gesta dell’eroe nazionale albanese Scanderbeg.”

(www.meltingpot.org)

“Praticamente inesistente nell'anteguerra, salvo per qualche cortometraggio in coproduzione con l'Italia, l'attività cinematografica si affaccia negli anni Cinquanta del Novecento con l'apertura a Tirana di uno studio per cinegiornali, documentari e doppiaggi, con la partecipazione di attori, tecnici e assistenti alla monumentale coproduzione storica con l'URSS per il film Scanderbeg (di S. J. Jutkevič, 1954), con la costruzione di teatri di posa e la messa in cantiere di alcuni film a soggetto di interesse nazionale. Nel decennio successivo, sotto l'influsso ideologico cinese, si sviluppa il cinema di contestazione politica, mentre si accresce la rete di distribuzione capillare...”

(Sapere.it - Albania)

“Ogni paese italo-albanese ha nella sua toponomastica una piazza, una strada principale intitolata all'eroe nazionale dell'Albania Giorgio Castriota detto Scanderbeg. In lui le comunità albanesi e albanofone si riconoscono e si ritrovano. La toponomastica di paesi e città d'Italia abbonda di nomi di eroi, lontani o vicini nel tempo. Ma gli eroi del nostro Risorgimento, ad esempio, non hanno per noi italiani lo stesso fascino che Scanderbeg ha per l'Albania e gli albanesi. La storia di Scanderbeg e delle sue vittoriose imprese militari fa invidia alle moderne tattiche di guerriglia, che riescono a tenere in scacco eserciti forniti di uomini e mezzi di gran lunga superiori. Nel 1954, in pieno regime comunista, fu girato il film "Scanderbeg, l'eroe albanese", una coproduzione Unione Sovietica-Albania per la regia di Sergei Yutkevich. Il film racconta la vita di Skanderberg, impersonato dall'attore Akaki Khorava (1895-1972). Il ruolo femminile era interpretato dall'attrice Besa Imani che all'epoca aveva 26 anni. Le scene della rivolta di Skanderberg contro i Turchi oppressori dell'Albania hanno talvolta il taglio del documentario, per aggiungere credibilità ad una storia che poteva sembrare esagerata ad occhi Occidentali. Le sequenze di azione sono più credibili dei passaggi di dialogo. Il film risultò vincitore di un premio speciale al Festival di Cannes”.

(tuttosu.virgilio.it)

  • Presentazione della nuova versione del film storico "Skenderbeu", nel 547° anniversario della scomparsa
  • Film completo in originale con sottotitoli in inglese: www.youtube.com

 

Una poesia al giorno

Arrivederci, di Faslli Haliti, “Poesie scelte (1969-2004)”, a cura di Gëzim Hajdari (EdiLet, 2015)

La direzione:
A sinistra!
Io
dritto.

La direzione:
A destra!
Io
dritto, avanti.

L’ordine:
Dietrofront!
Io
sempre avanti.

Arrivederci miei capitani!

 

Un fatto al giorno

9 giugno 1934: Donald Duck fa il suo debutto in "The Wise Little Hen", il primo fumetto con Paperino! “La gallinella saggia (The Wise Little Hen) è un film del 1934 diretto da Wilfred Jackson. “È un cortometraggio d'animazione della serie Sinfonie allegre, distribuito negli Stati Uniti dalla United Artists il 9 giugno 1934. Il film è basato sulla fiaba popolare russa “La gallinella rossa” (in particolare sulla versione americana del 1911 illustrata da Jessie Willcox Smith) e rappresenta la prima apparizione del personaggio di Paperino”.
(Wikipedia)

 

Una frase al giorno

“Dei fatti maturano nell'ombra, perché mani non sorvegliate da nessun controllo tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora. E quando i fatti che hanno maturato vengono a sfociare, e avvengono grandi sventure storiche, si crede che siano fatalità come i terremoti. Pochi si domandano allora: «se avessi anch'io fatto il mio dovere di uomo, se avessi cercato di far valere la mia voce, il mio parere, la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?”.

(Antonio Gramsci, da uno scritto del 1916, in “Sotto la mole”, Einaudi, Torino, 1964, p. 228)

 

Un brano al giorno

Vittorio de Sica, Signorinella 

 

Ugo Brusaporco
Ugo Brusaporco

Laureato all’Università di Bologna, Facoltà di Lettere e Filosofia, corso di laurea Dams. E’ stato aiuto regista per documentari storici e autore di alcuni video e film. E’ direttore artistico dello storico Cine Club Verona. Collabora con i quotidiani L’Arena, Il Giornale di Vicenza, Brescia Oggi, e lo svizzero La Regione Ticino. Scrive di cinema sul settimanale La Turia di Valencia (Spagna), e su Quaderni di Cinema Sud e Cinema Società. Responsabile e ideatore di alcuni Festival sul cinema. Nel 1991 fonda e dirige il Garda Film Festival, nel 1994 Le Arti al Cinema, nel 1995 il San Giò Video Festival. Ha tenuto lezioni sul cinema sperimentale alle Università di Verona e di Padova. È stato in Giuria al Festival di Locarno, in Svizzera, e di Lleida, in Spagna. Ha fondato un premio Internazionale, il Boccalino, al Festival di Locarno, uno, il Bisato d’Oro, alla Mostra di Venezia, e il prestigioso Giuseppe Becce Award al Festival di Berlino.

INFORMAZIONI

Ugo Brusaporco

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web www.brusaporco.org