Officine Zero

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Senza padroni: reddito - autogestione - mutualismo. Lavoro comune: tappezzeria - falegnameria - carpenteria - coworking. Officine Zero, il progetto di recupero a Roma delle ex officine RSI di Casalbertone per la manutenzione dei treni notte, ha festeggiato il suo primo anno di attività (1 e 2 giugno 2014).

Officine Zero ha festeggiato il suo primo anno di attività (1 e 2 giugno 2014). Giovedì 10 luglio 2014 conferenza stampa e assemblea aperta al pubblicoUN ANNO DI RI/OCCUPAZIONE, UN ANNO SENZA PADRONI

Era esattamente il primo giugno 2013 quando, dopo un anno di occupazione da parte degli operai in cassa integrazione e dopo il fallimento della ex RSI, nel corso di un’assemblea pubblica, il progetto di riconversione produttiva delle Officine Zero prendeva ufficialmente piede.

Oggi l’area in dismissione è a tutti gli effetti un “cantiere aperto” in cui si sta sperimentando un concetto di lavoro diverso, alternativo alla speculazione, che parte dalle professionalità formatesi attorno alla manutenzione ferroviaria e dove si intrecciano formazione e produzione, autotutela, mutualismo, solidarietà e cooperazione tra lavoratori.

Una fabbrica autogestita. Dai treni notte alla ri/occupazione

Officine Zero ha festeggiato il suo primo anno di attività (1 e 2 giugno 2014). Giovedì 10 luglio 2014 conferenza stampa e assemblea aperta al pubblicoLe Officine ex-RSI (manutenzione dei Treni notte, ex Wagon Lits) sono state occupate per la prima volta il 20 febbraio 2012 dagli operai in Cassa Integrazione con la collaborazione attiva del centro sociale Strike e della rete sociale di Casalbertone. Dopo mesi senza stipendio l’occupazione è riuscita a sbloccare i pagamenti della Cassa integrazione e ha tentato di riaprire, finora senza successo, una trattativa sulla ricollocazione.

Il primo giugno 2013 di fronte al fallimento dell’azienda decretato dal Tribunale di Lecco e a sostegno della vertenza operaia, un’ampia coalizione sociale formata da operai, studenti, lavoratori precari e autonomi, riapre i cancelli della fabbrica per rigenerarla e dare nuove prospettive all’occupazione già in atto.

Nasce così il progetto OZ-Officine Zero, per rispondere alla disoccupazione e alla frammentazione, sperimentando un concetto di lavoro diverso, alternativo alla speculazione finanziaria, ma integrativo della manutenzione ferroviaria.

Al centro della produzione, sia essa materiale o immateriale, ci sono gli aspetti politici, sociali e ambientali. Sono i principi di mutualità, sostenibilità e autogoverno a dar vita al lavoro comune, finalizzato al superamento di un economia basata sulla rendita privata, sull’iperconsumo e sullo sfruttamento di pochi su molti. La cooperazione e l’autogestione della progettazione, della formazione e della produzione sono un’alternativa concreta a un presente di precarietà permanente, di lavoro servile e di dittatura finanziaria.

officine

Molti dei reparti per la manutenzione dei treni-notte sono stati rimessi in moto e oggi sono Officine in piena regola dove, maestranze qualificate, mettono a disposizione le proprie competenze e capacità, braccia e testa per realizzare prodotti nuovi e originali, eseguire lavori di riparazione, ridare nuova vita, usando la creatività, a oggetti altrimenti destinati al cassonetto…

cowoz

Il CowOz è uno spazio di Common Work inserito all’interno del più ampio Progetto Oz Officine Zero. Negli ex uffici amministrativi della fabbrica, ripensati e riconvertiti, le idee prendono progressivamente forma. Il nostro Common Work è uno spazio in cui lavoratori autonomi del mondo della conoscenza, dell’informazione, dell’audiovisivo con contratti precari e partite IVA, possono sperimentare un nuovo modo di lavorare in sinergia. Cosa vuol dire “progettare e lavorare insieme” per chi è escluso dal workfare, vessato dal fisco e isolato nella palude dei lavori flessibili in cui la flessibilità è tutta nostra e le tutele invece no? La risposta non l’abbiamo ancora trovata, ma siamo pieni di domande, dubbi e provocazioni. La nostra visione ha il respiro lungo della progettualità che non scade con i contratti a termine ma spazia generosa nel tempo. Alterna l’ampiezza del piano sequenza al ritmo del montaggio. Stanchi di essere malamente fotografati dagli altri, qui il nostro ritratto lo vogliamo scattare noi.

riuso

La progettazione comune. Il progetto di rigenerazione degli spazi della ex RSI è il frutto di un processo di progettazione comune che coinvolge diversi attori riuniti attorno agli ex lavoratori della fabbrica RSI che hanno mantenuto un presidio presso il polo manutentivo dei treni notte di Via U. Partini a Roma.

inmensa

La mensa aziendale è sempre stato un luogo di socialità e incontro all’interno delle Officine Rsi. Oggi, più che una semplice mensa, è una vera e propria officina di artigianato alimentare. Ripulita, risistemata e riattivata fornisce un servizio di qualità per i lavoratori delle officine, un luogo di incontro per i co-workers, gli operai e gli artigiani. Ottima occasione di formazione e di micro-reddito per giovani precari, che hanno la possibilità di condividere e imparare insieme a professionisti del campo della ristorazione. InMensa è attiva durante gli eventi di apertura delle Officine Zero e fornisce anche servizi di catering a domicilio per eventi piccoli e grandi. Il tutto con ricette e cibo di ottima qualità, a prezzi popolari, secondo il principio per cui “mangiare bene non è un lusso”.

ritiri

Officine Zero offre un servizio di raccolta, ritiri e svuota cantine, case, uffici e altri spazi. Mobili, libri, elettrodomestici e rifiuti elettronici sono la materia prima del progetto RIUSO e RICICLO.

formazione

Officine Zero ha festeggiato il suo primo anno di attività (1 e 2 giugno 2014). Giovedì 10 luglio 2014 conferenza stampa e assemblea aperta al pubblicoLavorare senza padroni, imparare senza baroni! Questo è lo slogan che sintetizza lo spirito con cui Officine Zero affronta la formazione, intesa come parte integrante del processo produttivo e, al pari delle altre attività, da autogestire e organizzare senza padroni. Nell’era dell’ipersfruttamento della formazione attraverso stage, tirocini, apprendistati, riappropriarsi della formazione di saperi e competenze è un terreno strategico di contrasto alla precarietà e al lavoro servile. La formazione a Officine Zero è autogestita, costruita nella cooperazione e accessibile a tutti. Qui di seguito i primi corsi/workshop attivati.

CLAP (Camere del Lavoro Autonomo e Precario)

Nascono dalla federazione di esperienze di lotta e auto-organizzazione in diversi territori di Roma. Partiamo dalla necessità di unire ciò che è diviso e ricattabile, il lavoro contemporaneo nella crisi.

10 Luglio ore 18.30. Assemblea pubblica

“Di fronte alla drammatica crisi sociale e occupazionale che viviamo in Italia e in Europa, sono necessarie risposte inedite e coraggiose. OZ-Officine Zero, fabbrica occupata a pochi passi dalla Stazione Tiburtina a Roma, rappresenta un prezioso esempio di attivazione diretta di lavoratori, precari e disoccupati, per rilanciare l’economia su nuove basi: la cooperazione, il mutualismo e la sostenibilità ambientale.”

OFFICINE ZERO / OZ (EX-RSI)INFORMAZIONI

OFFICINE ZERO / OZ (EX-RSI)

Via U. Partini 20, (Portonaccio, Casalbertone) Roma - Metro Tiburtina
Cell. 333 1215684
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Internet www.ozofficinezero.org

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