Martedì 17 gennaio 2023, nella sede del Dopolavoro Ferroviario di Lamezia Terme, è stata celebrata la Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali, istituita nel 2013 allo scopo di salvaguardare il patrimonio dei dialetti di tutte le regioni italiane. È stata la prima manifestazione di un interessante progetto del Dopolavoro Ferroviario intitolato “Dialetti e Culture”, che mira al recupero dei dialetti e delle culture del territorio lametino, estensibile ai paesi del Golfo e a quelli del retroterra.
Il progetto, presentato al pubblico il 29 ottobre 2022, è evolutivo, perché presenta obiettivi a medio e a lungo termine. Lo ha spiegato, nelle linee essenziali, la scrittrice Vittoria Butera, che ha invitato a collaborare tutta la popolazione, le associazioni e i ricercatori delle identità demo-antropologiche.
L’indagine si svilupperà in due settori, entrambi alquanto dettagliati nel progetto: uno prettamente linguistico con la raccolta di parole, frasi, espressioni di vari ambiti; uno sulle identità culturali con la descrizione di tradizioni, riti, festività, e molto altro.
La manifestazione, aperta con il saluto di Luciano Chirico, Presidente del Dopolavoro Ferroviario di Lamezia Terme, è stata coordinata da Leonilda Cosentino, socia del DLF. Il pomeriggio culturale si è avviato con un recital di poesie scritte in nicastrese dalla professoressa Luciana Parlati, che le ha recitate egregiamente riproducendone il carattere satirico e le cadenze tipicamente vernacolari.
L’editrice Nella Fragale e il professore Francesco Polopoli hanno illustrato il “Calandario Lametinu”, scritto in lametino e dedicato ai personaggi egregi del territorio; Polopoli ha colto l’occasione per fornire spiegazioni interessanti di alcune espressioni linguistiche. Luisa Vaccaro, assessore allo Sviluppo territoriale di Lamezia, ha apprezzato il progetto e ha preannunciato la collaborazione dell’amministrazione comunale.
Poiché si è voluto fare un omaggio al dialetto di un’altra regione ed è stato scelto il napoletano, Francesco d’Alò (del Gruppo Teatrale ‘80) ha recitato ‘A Livella (di Totò).
La manifestazione è stata conclusa dalla professoressa Lina Aracri, che per l’occasione si è presentata, insieme a Rosa Maria Nicastri, nei panni della “pacchiana falernese”, e ha illustrato i vari capi che componevano il complesso costume tradizionale.
Un buffet, allestito dall’Associazione DLF Lamezia Terme, ha fornito ai partecipanti il tempo di conoscersi e di scambiarsi opinioni".
Sabato 21 gennaio 2023, a seguito della manifestazione del giorno 17, si è svolto presso la casa di cura “Tamburelli” un concerto da parte del “Coro dialettale Madonna di Dipodi”, con la presenza del DLF Lamezia Terme.
Il Coro dialettale Madonna di Dipodi nasce nell'estate del 2014 per volontà del rettore del santuario della Madonna di Dipodi, don Antonio Astorino, con l'intento di valorizzare e promuovere i canti antichi dialettali dedicati appunto alla Vergine Assunta di Dipodi facendo una serie di concerti nel territorio di Lamezia Terme e in alcuni luoghi della Calabria.
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