Fino al 2 febbraio 2020 sarà possibile ammirare la mostra Giuseppe Penone. Incidenze del vuoto, che nasce dalla collaborazione tra la Fondazione CRC e il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Concepita come un progetto espositivo condiviso tra le due istituzioni nel Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo e nel giardino del Castello di Rivoli, la mostra presenta il cuore della ricerca dell’artista Giuseppe Penone (Garessio, 1947).
Una riflessione sulla dualità tra vuoto e pieno come parti costitutive e materiali del suo lavoro artistico, attraverso una precisa selezione di opere che mettono in relazione le due sedi, in un sofisticato gioco di giustapposizioni e rimandi. Oggi, tra gli scultori più importanti e riconosciuti al mondo, l’artista emerge alla fine degli anni sessanta nell’ambito dell’Arte povera.
A cura di Carolyn Christov-Bakargiev con l’assistenza curatoriale di Giulia Colletti
Complesso Monumentale di San Francesco, Via Santa Maria 10, Cuneo
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino
12 ottobre 2019 - 2 febbraio 2020
Tra i movimenti artistici più importanti e innovativi del XX secolo a livello internazionale, l’Arte povera trova la sua origine in Piemonte, dal quale un importante nucleo del gruppo di artisti proviene. L’Arte povera è generalmente definita come un’arte di materiali e tecniche eterogenei e “poveri”. Più importante di questo aspetto, gli artisti sono interessati a creare situazioni reali di energia, in cui natura e cultura non sono opposti. Oggi l’Arte povera, e in particolare l’opera di Penone, gode di un rinnovato interesse, anche legato all’apprezzamento di quella libertà artistica e dell’interesse per la natura presenti in essa.
L’arte di Penone esplora i fondamenti della scultura come modo di conoscere e comprendere empiricamente il mondo. La sua arte si basa sul principio di incarnare una consapevolezza fisica, tattile-visiva, di tutti gli organismi e delle loro trasformazioni. Penone percepisce il mondo e la vita in modo scultoreo, toccandone e accarezzandone le parti costitutive. Persino l’atto di respirare è una forma di scultura automatica, prodotta senza accorgersene. La scultura riguarda l’intaglio, lo scavo e la produzione di vuoti oppure, al contrario, concerne la fusione, la duplicazione e la moltiplicazione, attraverso una serie di passaggi, dal positivo al negativo, della forma oggetto di duplicazione o copia. Sia l’addizione sia la sottrazione avvengono attraverso gesti di incontro e, quindi, attraverso relazioni di intenzione tra l’umano e la materia, tra l’umano e il non umano.
(Leggi tutto al link: www.castellodirivoli.org)
INFORMAZIONI
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
Piazza Mafalda di Savoia - 10098 Rivoli (TO)
Tel. +39 011 9565270
Fax +39 011 9565230
web www.castellodirivoli.org
Roberta Aghemo, Responsabile Eventi, Promozione e Public Program
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