Macerata Opera Festival 2023

Cultura e Spettacolo
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Macerata, 28 luglio, 5 e 19 agosto 2023 - Con largo anticipo, il Gruppo Lirica dell’Associazione DLF Ancona ha già prenotato i biglietti per il Macerata Opera Festival 2023, in modo da poter disporre dei migliori posti nei vari settori. Si andrà al Macerata Opera Festival 2023 in pullman, con sosta in un ristorante per l’apericena prima dello spettacolo.

Per il cartellone di quest’anno il direttore artistico, Paolo Pinamonti, si è ispirato al mito della seduzione nelle sue varie specificità e declinazioni. Abbiamo così Carmen che ama e muore con pervicace voglia di libertà; La Traviata, una Violetta Valèry vittima dell’ipocrisia, che generosamente rinuncia all’amore per amore; Lucia di Lammermoor, donna inquieta e succube, capace di un grande amore sacrificale.

  • 28 luglio Carmen, di Georges Bizet
  • 5 agosto La traviata, di Giuseppe Verdi
  • 19 agosto Lucia di Lammermoor, di Gaetano Donizetti
Per informazioni e/o prenotazioni telefonare in segreteria DLF Ancona: 071 2075130 (lun-mer-ven, ore 9.30-12.30)

 

Lo Sferisterio era in origine una grandiosa arena per il gioco della palla col bracciale, sport molto praticato a metà Ottocento, ricordato anche dal grande Giacomo Leopardi. Ora ospita spettacoli di vario genere e massimamente l’opera lirica

 

 

La Palla al Bracciale affonda le sue radici nell’antichità e probabilmente trae origine da un gioco che i Romani praticavano servendosi del “follicolum”, un piccolo pallone pieno d’aria che si colpiva con il pugno protetto da una fasciatura che arrivava fino all’avambraccio.

Nel Medioevo i giochi con la palla non ebbero molto successo e trovarono praticanti soltanto fra il popolo, mentre nel XVI secolo si diffusero largamente presso le corti.

In Italia le prime regole furono definite nel “Trattato del gioco della palla”, scritto nel 1555 da Antonio Scaino, che descrisse le varie tipologie di giochi in uso. L’autore sottolinea che per proteggere la mano e per aumentare la potenza del colpo veniva utilizzato un “bracciale” che arrivava a coprire tutto l’avambraccio, ma lasciava libera l’articolazione del gomito.

Il gioco, inizialmente praticato nei cortili dei palazzi, venne poi portato all’esterno e le aree generalmente usate furono gli slarghi delle vie e le piazze. Tuttavia la necessità di disporre di un muro d’appoggio laterale vide negli spazi ricavati a ridosso delle mura cittadine o castellane le sedi più adatte.

Tra la fine del Settecento e i primi dell’Ottocento in diverse città grandi e piccole, soprattutto in Toscana, Emilia Romagna e Marche, si costruirono edifici specifici: gli sferisteri (dal termine latino “sphaeristerium” che indicava l’ambiente, in genere costruito all’interno delle terme, dove in età imperiale erano soliti ritrovarsi i giocatori di palla). È questo il momento di maggiore popolarità per la palla al bracciale, sport che desta l’interesse anche di letterati come Wolfgang Goethe, Giacomo Leopardi autore dell’ode “A un vincitore nel pallone” dedicata a Carlo Didimi da Treia e Edmondo de Amicis che scrive “Gli azzurri e i rossi” riferendosi alle fusciacche dei giocatori.

Nel XX secolo l’affermarsi di nuovi sport e nuove mode relegarono la Palla al Bracciale ad un ruolo marginale. I terreni degli sferisteri iniziarono ad accogliere le partite di calcio portando pian piano alla definitiva scomparsa del gioco che per più di quattro secoli aveva entusiasmato la folla.

Solo alcuni centri delle Marche e della Romagna hanno continuato a mantenere viva la pratica della Palla al Bracciale con manifestazioni ed incontri. Nel 1992 è stato costituito un Comitato Nazionale e organizzato un regolare Campionato Italiano riconosciuto dal CONI.

 

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

Associazione DLF Ancona

Via De Gasperi 36/A, Ancona
Segreteria tel. 071 2075130 (lun. mer. ven. ore 9.30-12.30)
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