"Gennareniello" di nuovo in scena

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Campobasso, martedì 25 giugno 2019 - La Compagnia "Terza Classe" del DLF Campobasso replica l'atto unico di Eduardo De Filippo "Gennareniello", alle ore 19, nella Sala Teatro del Dopolavoro Ferroviario, Via G. Garibaldi 1, raggiungibile dal binario 1 della stazione ferroviaria di Campobasso.

Si chiude un intenso anno che ha visto la compagnia teatrale “Terza Classe” cimentarsi con vari capolavori di Eduardo De Filippo, dal conosciutissimo Natale in casa Cupiello ai meno noti, ma non per questo meno intensi e ricchi di significato Quei figuri di tanti anni fa, Gennareniello, Pericolosamente, Amicizia.

Tonia Anzini è Concetta in GennarenielloNon solo palco: la compagnia “Terza Classe” è alla costante ricerca di promuovere la cultura in tutti i suoi aspetti e costantemente si ritrova anche per reading, lettura copioni di grandi autori ai quali restano fedeli in ogni particolare una volta adottati. La pausa estiva servirà anche a curare la logistica e mettere a disposizione una struttura che vedrà una rassegna teatrale permanente. La Sala Teatro del Dopolavoro Ferroviario di Campobasso diventerà un vero Teatro con l’ampliamento del palco, la posa in opera di un sipario ed un nuovo e modernissimo impianto luci ed audio.

Già in programma per la ripresa autunnale la preparazione di nuove commedie, dal Cilindro di Eduardo De Filippo a Mpriestame a mugliereta di Gaetano Di Maio oltre a reading e “Cafè letterari”. Per i dieci anni di vita della Compagnia, in programma anche la riproposizione della commedia che l’ha vista al debutto E’ asciuto pazzo ‘o parrocchiane.

GENNARENIELLO

Ingresso € 7,00 con aperitivo al "Binario 1 Cafè Club" dalle ore 20.

Informazioni 366 4848186. Prenotazioni e prevendita al bar del DLF Campobasso: "Binario 1 Cafè Club".

"Gennareniello”, atto unico di Eduardo De Filippo, è andato in scena per la prima volta nel 1932.

Personaggi ed interpreti in ordine di apparizione:

  • Concetta (moglie di Gennaro), Tonia Anzini
  • Anna Maria (bella ragazza), Stefania Colucci
  • Fedora (sorella di Gennaro), Dina Del Gaiso
  • Tommasino (figlio di Concetta e Gennaro), Robertino De Gennaro
  • Matteo (maestro di disegno), Daniele D’Adamo
  • Gennaro (pensionato), Sebastiano Iannone
  • Michele (giovane ingegnere), Michele Formica
  • ‘O russo (saponaro), Dario Di Vincenzo
GENNARENIELLO

La commedia breve, apparentemente inconsistente nella trama e leggera per le figure comiche di Tommasino e della sorella zitella di Gennaro, è invece intrisa da una profonda melanconia dell'autore nei confronti di quegli uomini che, sempre attratti dalle grazie femminili e dalle lusinghe della giovinezza, non si rassegnano al passare del tempo e vivono in una famiglia che, essi pensano, non li circonda dell'amore e della considerazione che desidererebbero. Essi si sentono, ancora gennarenielli, ma senza reali speranze per l'avvenire, non si rendono conto, o non vogliono, di essere diventati, quello che forse sono sempre stati, dei poveri gennari. Tutti sembrano stimarli, l'inquilino pensionante, l'"ingegnere" del nord, meno i propri familiari e così apparentemente anche la moglie che solo nella difficoltà e di fronte all'offesa degli altri, reagisce difendendo il marito, mostrando in fondo di stimarlo. Ma forse è piuttosto per la lunga convivenza che alla fine, quasi per abitudine, le compagne della loro vita li proteggono sentendoli ormai come una parte di loro stesse.
Gennaro in silenzio chiede perdono a Concetta che, per pietà mista ad amore coniugale, vedendo ancora in lui il Gennareniello che era, abbraccia il suo uomo per quello che è diventato e per quello che avrebbe voluto essere, e al quale si sente ancora legata per tutta la vita lungamente trascorsa insieme.

 

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