Milano, 9 marzo 2013.
Progetto teatrale intorno all’universo femminile da amare e non violare.
Di e con Claudia Vittoria Donadoni. Musiche originali eseguite dal vivo Pippo Mortillaro. Rielaborazione drammaturgica Enrica Ferrari. Una produzione Arcobaleno Teatro Varese.
Auditorium Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”, Via San Vittore 21, Milano. Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
I dati riferiti agli episodi di violenza fisica, verbale, psicologica sulle donne, “sommersi” in Italia sono agghiaccianti. Cosa immobilizza le donne? “Figlie di Barbablù” prende spunto da questo interrogativo.
Il mistero del teatro è molto complesso e non si può esaurire con delle definizioni. Credo però, che Il compito del teatro sia quello di interrogare il presente e colpire, mettendo in crisi le nostre radici e portandoci al cuore delle nostre contraddizioni. E quasi come in un gioco di contrapposizioni, nello spettacolo è il silenzio ad avere le sembianze di Barbablù. L’orco terribile che decapita tutte le sue mogli tranne una che trova il suo riscatto vedendolo diverso da come lo aveva immaginato, o meglio ancora, da come aveva preferito pensare che fosse. “Figlie di Barbablù” attinge non solo dalla fiaba di Perrault, ma anche dal “Mythos”, storie di donne per cercare parallelismi e provare a leggere la realtà contemporanea. Per collegare ancora una volta lo spettatore al mondo dei princìpi attraverso il logos e il coinvolgimento emotivo.
Uno spettacolo/reading alla ricerca di traiettorie intorno al tema del silenzio femminile; non idee compiute ma un viaggio con il pubblico nel loro formarsi, nella convinzione che il processo sia fondamentale e affascinante anche per lo spettatore. Il linguaggio teatrale usato è di assoluta semplicità. Il palcoscenico è spoglio. Protagonista è la parola accompagnata da incursioni musicali, canzoni eseguite rigorosamente dal vivo per meglio favorire la creazione e il rapporto dell’opera con il pubblico che ne è il fruitore.
Claudia Vittoria Donadoni si diploma presso l’Accademia d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano sotto la guida di Marco Baliani con una specializzazione in teatro di narrazione e per ragazzi. Si laurea in Scienze della Comunicazione e dal 2007 è giornalista pubblicista. Interprete di spettacoli, autrice, ideatrice e conduttrice di format televisivi, settimanali d’informazione, redazionali pubblicitari e grandi eventi.
Tra le collaborazioni teatrali prestigiose più recenti si segnalano: 2008/2009 attrice e cantante in tour nazionale del musical FAME di David De Silva e PROFONDO ROSSO direzione artistica Dario Argento, regia Marco Calindri; dal 2007 collabora con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano in qualità di consulente per le attività di teatro scientifico e responsabile di Teatro per l’Infanzia.
Ha appena concluso una tournée con lo spettacolo “Oggi come Ieri” dedicato a Billie Holiday ed Elvis Presley. Collabora come cantante in formazioni pop/jazz con musicisti italiani particolarmente apprezzati nel panorama internazionale. In occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, nel 2013 interpreterà per la stagione di prosa Margherita Gautier in “TRAVIATA” Opera Teatrale prodotta da ARCOBALENO TEATRO VARESE.
Pippo Mortillaro è diplomato al conservatorio Niccolò Paganini di Genova. Ha conseguito un master in chitarra jazz presso Berklee School of Music (USA) con Mike Godric, un master in armonia jazz presso il CPM di Milano oltre e un diploma in chitarra jazz, fusion and rock sempre presso il CPM di Milano. Attualmente collabora con diverse formazioni jazz, bossa, fusion ed è insegnante di chitarra jazz, rock blues e armonia presso il Liceo Musicale di Tradate. Ha all’attivo diverse produzioni discografiche tra cui "Essenza” e un nuovo progetto discografico per il 2013.
INFORMAZIONI
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”
Via S. Vittore 21, 20123 Milano
Tel. 02 485551 fax 02 48010016
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Internet www.museoscienza.org