Ninco Nanco deve morire

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Viaggio nella storia e nella musica del Sud. Milano, 22 settembre 2013, ore 11.00 - Alla presenza di circa 200 persone, si è svolto, nella sala del Consiglio Comunale di Pieve Emanuele, il convegno per la presentazione del libro “NINCO NANCO DEVE MORIRE. VIAGGIO NELLA STORIA E NELLA MUSICA DEL SUD”, di Eugenio Bennato.

Il convegno era organizzato dall’Associazione Magna Grecia, all’interno della festa “COLORI, SAPORI E MUSICA”, che ha visto la partecipazione di migliaia di persone agli eventi musicali, culturali e di degustazione di prodotti tipici.

Ninco Nanco, briganteNel convegno il noto musicista Eugenio Bennato ha presentato il suo libro spiegando il forte legame tra la musica popolare del Sud Italia e la storia dei territori, nonché analizzando l’epopea del brigantaggio e la contestazione della storia ufficiale dell’Unità d’Italia. Ha inoltre ricostruito i meccanismi della costruzione storica di testi musicali, evidenziando la storia e le storie del Sud come elementi di rivolta e di rottura, da sottolineare attraverso ritmi e musica intensi ed evocativi.

Pino Tuscano - Presidente DLF Milano, ma anche appassionato di musica, con alle spalle una lunga esperienza di organizzatore di eventi musicali - nel suo intervento ha analizzato la storia musicale di Bennato, dalla formazione della Nuova Compagnia di Canto Popolare “1977” alla fase attuale.

Tuscano, ha messo in evidenza le analogie della musica come momento di “rottura e rivolta”, citando il “fenomeno Punk” nell’anno 1977, in Inghilterra, (Sex Pistols - Clash) e indicando quell’epoca come esempio di un “nuovo brigantaggio” e di rottura rispetto agli schemi e alle tradizioni musicali ed estetiche allora esistenti. Tuscano ha anche sottolineato il fatto che la creatività musicale venga espressa molto spesso dal sud del mondo. Tra gli esempi, la nascita del Rockabilly (Sud degli Stati Uniti), le correnti musicali Fusion dell’Africa, i suoni del Mediterraneo.

Il dibattito ha ulteriormente approfondito i legami tra le espressioni musicali e la vita sociale, culturale, economica di ogni paese e territorio. Al termine, Pino Tuscano, ha lanciato uno slogan - volutamente provocatorio, ma suggestivo: chi non diventa “brigante” non è normale” - che ha suscitato l’apprezzamento dello stesso Eugenio Bennato. Da quest’ultimo è venuta anche un più generale plauso agli organizzatori della stimolante iniziativa.

Eugenio Bennato interpreta l’anima musicale e ribelle del grande Sud. Negli anni Settanta fonda la Nuova Compagnia di Canto Popolare, il primo e più importante gruppo di ricerca etnica della musica popolare dell’Italia meridionale. Nel 1976 fonda con Carlo d’Angiò Musicanova e inizia un’attività autonoma di compositore. A lui si devono decine di colonne sonore per il cinema e il teatro. Nel 1998 dà vita al movimento “Taranta Power” attraverso il quale propone nuove strade di creatività artistica e un modo nuovo d’intendere la musica popolare in Italia. La sua musica è conosciuta e apprezzata in tutto il mondo.

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