“Centomila zuppe”

(Nella foto in alto, da sinistra: Alberto Sinigallia, Pino Tuscano e Lino Volpe)

“Un giorno, mentre stavo entrando in un bar, ho notato un uomo che rovistava in un cassonetto, alla ricerca di qualcosa da mangiare. Ho comprato un panino e glielo ho portato, ma in quel momento mi è venuto l’impulso di provare a fare qualcosa di più per aiutare le persone che si trovano in quelle condizioni. Così è nata l’idea delle zuppe per i senza tetto che gravitano nei dintorni della Stazione di Milano Centrale”. Lino Volpe, con la ristorazione, ha una certa pratica, essendo il numero uno per l’Italia di Elior, gruppo multinazionale leader nel settore.

Ma, in questo caso, si è mosso come Presidente del Rotary Club Milano Europa, coinvolgendo l’intera Associazione e individuando gli sponsor disponibili a finanziare il progetto. Poi, con la collaborazione del Presidente dell’Associazione DLF Milano, Pino Tuscano, ha preso contatto con la Fondazione Arca, che da oltre vent’anni opera a Milano e in altre città allo scopo di offrire a chi ne ha bisogno un pasto, un letto sul quale dormire, una speranza di integrazione e di lavoro. Detto fatto, nell’ottobre scorso è partita l’operazione “Centomila zuppe”. Ogni giorno, verso sera, arrivano in Stazione Centrale - precisamente alla ex sede del DLF Milano, che ora funziona come centro di accoglienza per profughi - tra le 100 e le 150 zuppe calde, preparate poco prima con ingredienti ad elevato valore nutrizionale, che i volontari di Arca provvedono a distribuire in appositi contenitori ad altrettanti senza tetto.

Il sabato e la domenica, invece delle zuppe, arrivano i sandwich di Itinere, la controllata di Elior che cura la ristorazione sulle Frecce di Trenitalia. “Nel fine settimana rimane chiusa la struttura in cui, gli altri giorni, vengono confezionate le zuppe - spiega Volpe - e allora facciamo distribuire i sandwich: innanzitutto quelli ormai prossimi alla scadenza, così si evitiamo anche sprechi, ma se non sono sufficienti ne aggiungiamo altri. A ritirarli dai magazzini di Itinere e a consegnarli ai volontari di Arca ci pensano i soci del Rotary Club, a turno e naturalmente anche loro a titolo di volontariato”.

L’iniziativa sta funzionando bene e incontra l’apprezzamento sia di coloro che vi contribuiscono, sia di quelli che ne beneficiano. “Oltre all’aiuto più immediato, la distribuzione delle zuppe è anche un modo per avvicinare tante persone in stato di necessità, scambiare qualche parola, se possibile avviare altre forme di rapporto e di assistenza - aggiunge Volpe -. Voglio dunque ringraziare, in particolare, gli sponsor, il DLF e la Fondazione Arca. Per quanto ci riguarda, come Rotary, contiamo di sostenere continuativamente l’iniziativa per i prossimi tre anni, poi si vedrà”.

Alberto Sinigallia, Presidente di Arca, conferma il giudizio positivo: “La collaborazione a questa nuova iniziativa si colloca perfettamente nella missione che ci siamo dati. Noi svolgiamo attività di accoglienza, sostegno alimentare, assistenza, integrazione sociale. Gestiamo unità di strada, dormitori per chi non ha fissa dimora, servizi di vario genere per i più poveri e disagiati, progetti di reinserimento abitativo e lavorativo.
Attualmente, qui a Milano, ci occupiamo di circa un migliaio di persone, per metà immigrati di origine straniera e per metà italiani, questi ultimi in aumento. Con Pino Tuscano e l'Associazione DLF Milano, in particolare, abbiamo già collaborato in varie occasioni, come la cena del 31 dicembre in Stazione Centrale e altri eventi rivolti alle persone in condizioni di miseria e di emarginazione. I cosiddetti ultimi della società. Ora, con le zuppe, facciamo una cosa in più. Purtroppo, ce n’è tanto bisogno”.

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