LE PAROLE DELLA MONTAGNA

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LE PAROLE DELLA MONTAGNA, Smerillo (FM) e Monti Sibillini, dal 19 al 28 luglio 2013. Presentazione a Roma, giovedì 11 luglio 2013, ore 18Smerillo (FM) e Monti Sibillini, dal 19 al 28 luglio 2013. 

Presentazione a Roma, giovedì 11 luglio 2013, ore 18, Complesso di San Salvatore in Lauro.

Il Festival si svolge nel territorio dei Monti Sibillini ed a Smerillo, un piccolo Borgo medievale nella Marca Fermana. Il Festival vuole dare voce della montagna, quella che parla non solamente di naturismo, di imprese eroiche e di conquista di vette impervie, ma parla un linguaggio simbolico ricco di significati trascendenti.

Prendendo spunto da una parola suggerita dalla montagna, il Festival propone ogni anno riflessioni sulla sacralità della montagna, intesa quale luogo di incontro fra l’umano ed il divino e quindi luogo di incontro dell’Uomo con il proprio sé.

Il tema della IV edizione del Festival è “IL VARCO
Varco, inteso come luogo del passaggio, della trasformazione, soglia che conduce ad una variazione e che richiede partecipazione e consapevolezza affinché il cambiamento avvenga.

Il Festival è fatto di parole, musica e spettacolo, arte, convivialità, escursioni in montagna.

LE PAROLE DELLA MONTAGNA, Smerillo (FM) e Monti Sibillini, dal 19 al 28 luglio 2013. Presentazione a Roma, giovedì 11 luglio 2013, ore 18Il programma è diviso in sezioni:

  • [parentesi] sezione dedicata alla poesia
  • [parole] sezione dedicata alla comunicazione del pensiero
  • [immaginario] sezione delle arti e spettacolo
  • [esperienza] sezione delle escursioni in montagna
  • [Festival del bambini] sezione speciale dedicati ai bambini

Ogni giornata del Festival, viene introdotta da una parentesi di poesia, versi e parole sul tema scelto, per aprire l’animo e predisporlo ad una amplificata percezione sensoriale di tutto quello che verrà nel resto della serata.

A seguire, il pensiero dei relatori sul tema scelto. Vengono coinvolti illustri pensatori, scelti fra filosofi, letterati, uomini di cultura e di spessore umano e spirituale, di prestigio non solo nazionale.

Gli spettacoli chiudono ogni serata, con raffinate proposte di musica, teatro e danza.

Particolare rilievo hanno le escursioni montane, che permettono un’esperienza personale di ascesa alla vetta e nel contempo promuovono le meraviglie paesaggistiche dei Monti Azzurri. Durante le escursioni sono previsti spettacoli teatrali e reading sul tema scelto, in suggestive ambientazioni montane.

All’interno del calendario, sono concepiti momenti di convivialità e degustazione di prodotti tipici, con il duplice vantaggio di proporre momenti di aggregazione, anche con i protagonisti della serata, e contestualmente promuovere e salvaguardare le tipicità del territorio.

Particolare attenzione è riservata alla sezione speciale [Festival dei bambini], una sezione dedicata ai più piccoli, i quali vengono coinvolti in una facile escursione, all’interno della quale viene loro proposto un intrattenimento teatrale, in armonia con il tema dell’intera manifestazione.

Il calendario


I protagonisti 2013

LE PAROLE DELLA MONTAGNA, Smerillo (FM) e Monti Sibillini, dal 19 al 28 luglio 2013. Presentazione a Roma, giovedì 11 luglio 2013, ore 18Filosofia del Festival

Nella tradizione di tutte le culture la montagna si è presentata quale dimora allegorica di nature divine ed eroi, ambientazione di miti, luogo di unione tra il cielo e la terra. E’ sul monte che Dio si abbassa a parlare agli uomini; è sul Monte Sinai che Dio consegna le tavole della sua legge; è un monte, il Golgota, il luogo del supremo sacrificio dell’Uomo-Dio, e non è un caso.

La stessa forma geometrica della montagna, questo triangolo proteso verso l’alto, è stata interpretata simbolicamente, fin dalle culture più antiche, quale luogo di incontro fra l’umano ed il divino.

La sua maestosità, poi, la visuale così ampia, la sua inaccessibilità e l’altezza producono sensazioni ed emozioni, che non si limitano alla percezione meramente fisica, ma scuotono l’anima facendosi occasione di meditazioni interiori.

L’ascensione alla vetta si riempie così di un nuovo significato che va ben oltre il concetto di conquista, intesa come appropriazione, impossessamento.

La salita alla vetta quale mera prova di forza, affermazione delle proprie capacità, è un’esperienza che appare destinata ad esaurirsi nel breve termine, poiché quando tutte le vette saranno conquistate, si correrà il rischio, per poter vivere nuove emozioni, di dover sfidare le pericolosità, dare prove di eroismo, in una sorta di paradigma superomistico, quasi nel desiderio di abbassare le montagne e non più di ascenderle.

L’esperienza di montagna, invece, simbolicamente intesa quale scalata della propria Montagna Sacra, verso l’incontro con sé stessi ed il trascendente, è un cammino inesauribile.

Un cammino che richiede - sempre usando la simbologia della montagna - di scendere anche nella grotta, quel triangolo capovolto che è il completamento della montagna, poiché ne è l’opposto, in una sorta di salita e discesa, un cerchio eterno della ruota della vita, come dicono i monaci tibetani.

Scendere nella grotta e poi ascendere verso la cima richiede uno svuotamento interiore, una Kenosis, una filosofia della rinuncia, quell’alpinismo della rinuncia di cui parla Reinhold Messner, intendendo una rinuncia non solo strumentale, ma soprattutto essenziale e spirituale.

Attraverso questo percorso simbolico ed anagogico, si potrà ascoltare veramente quel silenzio profondo della montagna che parla più di tante parole.

STOP YOUR HEADS JAZZ BAND

INFORMAZIONI

Festival Le Parole della Montagna

Tel. 0734 848356
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Internet www.leparoledellamontagna.it