Dal Divisionismo al Futurismo

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Mart Rovereto, dal 25 giugno al 9 ottobre 2016 - Il grande progetto espositivo "Dal Divisionismo al Futurismo" si sviluppa in due mostre di richiamo internazionale, alla Fondazione MAPFRE di Madrid e al Mart di Rovereto, che hanno in comune la significativa ricerca su un preciso periodo storico.

In Spagna e in Italia, la Fondazione MAPFRE e il Mart fanno il punto sull’arte dei maestri italiani che, tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, introdussero il rivoluzionario cambiamento di mentalità su cui poggiarono le proprie basi le avanguardie del ’900 e in particolare il Futurismo.

Due mostre diverse, che costituiscono due tappe di un unico grande programma che ruota attorno a un nucleo di capolavori: a Madrid dal 17 febbraio al 5 giugno e a Rovereto dal 25 giugno al 9 ottobre.
Attraverso una selezione di opere provenienti dalle Collezioni del Mart e da prestiti pubblici e privati, le due mostre illustrano le origini e lo sviluppo del Divisionismo in un confronto con il Futurismo: nel dialogo tra due generazioni di artisti si definisce la nascita della pittura moderna in Italia.

Partendo dal Divisionismo e dagli studi sulla luce e sul colore, i pittori italiani hanno intrapreso il percorso che ha portato, naturalmente, alle avanguardie del XX secolo.
Il Divisionismo si afferma nel 1891 alla Triennale di Brera, con la prima uscita “pubblica” di un gruppo di giovani pittori: Giovanni Segantini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli, Emilio Longoni. Questi artisti svolgono un ruolo fondamentale nel rinnovamento dell’arte italiana che trova il suo ideale proseguo nelle avanguardie storiche.
In particolare, sulla forza rivoluzionaria di questa nuova poetica e sulle sue basi tecniche pone le fondamenta il Futurismo, che irrompe sulla scena dell’arte italiana all’inizio del ’900, rappresentato da Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Carlo Carrà, Luigi Russolo e Gino Severini.

Per rendere possibile la mostra, a Madrid sono confluite oltre 70 opere tra cui 10 capolavori provenienti dalle Collezioni del Mart.

  • Di Giacomo Balla: Artemisia (Fanciulla), 1907; Compenetrazione iridescente n. 4 (Studio della luce), 1912-1913; Velocità d'automobile (Velocità n. 1), 1913; Vortice, 1914.
  • Di Umberto Boccioni: La moglie di Balla con la figlia, 1906 e Nudo di spalle (Controluce), 1909. Di Carlo Carrà: Ciò che mi ha detto il tram, 1911; di Luigi Russolo: Profumo, 1910 e di Gino Severini: Ritmo plastico del 14 luglio, 1913 e Ritratto di Madame M.S., 1913-15.

In mostra, inoltre, opere provenienti dai maggiori musei del mondo: Metropolitan Museum of Art, Centre Pompidou, Galleria d’Arte Moderna e Pinacoteca di Brera, Galleria degli Uffizi, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, Museo Segantini di Saint Moritz.

Con questo progetto il Mart rinnova proficue collaborazioni internazionali e valorizza, ancora una volta, il proprio patrimonio in Italia e all’estero.

Gaetano Previati, Notturno o Il silenzio, 1908

Le due mostre

Il progetto espositivo “Dal Divisionismo al Futurismo” si sviluppa in due mostre che hanno in comune la significativa ricerca su un preciso periodo storico. Si tratta però di due mostre diverse, che costituiscono due tappe di un unico grande programma che ruota attorno a un nucleo di capolavori.

A Madrid e a Rovereto, attraverso una selezione di opere provenienti dalle Collezioni del Mart e da prestiti pubblici e privati, le due mostre illustrano le origini e lo sviluppo del Divisionismo in un confronto con il Futurismo: nel dialogo tra due generazioni di artisti si definisce la nascita della pittura moderna in Italia.

Partendo dal Divisionismo e dagli studi sulla luce e sul colore, i pittori italiani hanno intrapreso il percorso che ha portato, naturalmente, alle avanguardie del XX secolo. Il Divisionismo si afferma nel 1891 alla Triennale di Brera, con la prima uscita “pubblica” di un gruppo di giovani pittori: Giovanni Segantini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli, Emilio Longoni. Questi artisti svolgono un ruolo fondamentale nel rinnovamento dell’arte italiana che trova il suo ideale proseguo nelle avanguardie storiche.
In particolare, sulla forza rivoluzionaria di questa nuova poetica e sulle sue basi tecniche pone le fondamenta il Futurismo, che irrompe sulla scena dell’arte italiana all’inizio del ’900, rappresentato da Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Carlo Carrà, Luigi Russolo e Gino Severini.

Ha spiegato la curatrice Beatrice Avanzi durante la presentazione del progetto a Madrid: “Questi pittori non solo aprirono la strada verso le avanguardie italiane, ma inaugurarono le riflessioni sulla nascita stessa del mondo contemporaneo” e ancora “Il Futurismo è una costola del Divisionismo. Né la guerra, né il fascismo hanno potuto annichilire una forza tanto potente come quella dei Futuristi. In loro c’è il seme degli artisti che successivamente hanno rinnovato l’Italia.”

INFORMAZIONI

MartRovereto

Corso Bettini 43, 38068 Rovereto (TN)
Numero verde 800 397760
Tel.+39 0464 438887
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
web www.mart.trento.it

Orari

  • mar-dom 10.00-18.00; ven 10.00-21.00; lunedì chiuso

Tariffe

  • Intero € 11
  • Ridotto DLF € 7
  • Gratuito fino ai 14 anni