Campobasso, 10 e 11 dicembre 2010
di Donatella Olivieri
Tra le occasioni di buona musica più “ghiotte”, capitate nel 2010, ci sono stati sicuramente i due giorni passati al DLF Campobasso, il 10 e 11 dicembre, con la terza edizione della rassegna musicale “Young DLF Voglia ‘e Sunà” in corso.
Il presidente dell’Associazione DLF Campobasso, Sebastiano Iannone, e il valente direttore artistico della rassegna, Alessia D’Alessandro, diramano senza posa inviti e comunicati e la notizia di due serate da non perdere è arrivata con buon anticipo. La calorosa accoglienza degli amici di Campobasso ha disciolto l’inaspettata neve caduta poco dopo la discesa dal treno.
Venerdì 10 dicembre in programma nella Sala Teatro del DLF, ingresso dal primo binario della stazione di Campobasso, c’è MARIO DONATONE SOUL CIRCUS, cioè la voce ed il piano di Mario Donatone, la batteria di Roberto Ferrara, le voci, le percussioni e la chitarra acustica delle due donne del gruppo, Giò Bosco e Luna Whibbe. Dopo un inizio quasi sommesso, l’intensità sonora ed emotiva crescono, il ritmo incalza in alcuni momenti, in altri è la vibrazione profonda delle voci o la melodia a trascinarci in un luogo caldo dell’anima e della mente. Dal Gospel al Blues al Jazz. Hanno proposto canzoni gospel ed eseguito brani dall’ultimo cd “A Christmas Card of Peace” (realizzato in collaborazione con il World Spirit Choir) come il medley che unisce “Friends and Neighbours” di Coleman con “A paz” di Gilberto Gil e con “Hu-Ta-Nay” di Rebennack e come l’originale sintesi di due celeberrime canzoni: “Oh Happy Day” degli Edwin Hawkins Singers e “Pata Pata” di Miriam Makeba: un augurio per il Natale ormai imminente.
Mario Donatone e la sua Band nel pomeriggio del 10 dicembre, dalle ore 17.00 alle 20.00, prima del concerto delle 22, hanno tenuto un Workshop gratuito per strumentisti e cantanti, dal tema “Il ritmo e la voce nel blues”, impartendo preziosissimi consigli ai partecipanti e proponendo loro esercizi ed esecuzioni.
Il giorno dopo, sabato 11 dicembre, un appuntamento con un’esperienza musicale per me sconosciuta, mentre già nota alla platea della Sala Teatro DLF Campobasso: la PICCOLA ORCHESTRA POPOLARE C.O. PANZILLO. Si cambia completamente genere: si passa stasera alla musica e alla poesia, colta e tradizionale, dell'area campana.
Nella sala che si riempie in fretta vengono serviti ai tavoli prodotti enogastronomici locali, vini scelti e piatti preparati con cura da Luciana ed Emanuele, i titolari dell’azienda agricola Colli Frentani, mentre sul palco prendono posto i sette componenti dell’orchestra con i loro strumenti, quelli contemplati appunto dalla tradizione. Di fronte al pubblico lo sguardo luminoso e il sorriso di Alessandro Sansone, che presenta il gruppo e ciò che si andrà a udire. Nuccia Paolillo è l’unica donna sul palco e affianca Alessandro ai microfoni: sono loro le voci principali. Dietro di loro, Peppe Di Iorio (contrabbasso), Antonio Marasca (flauti, ottavino, ciaramella, voce), Massimiliano D’Alessandro (mandolino, mandoloncello, lira calabrese, organetto), Simone Cretella (tamburi a cornice, percussioni, zampogna, chitarra battente, voce) e Bruno Paura (chitarra classica, chitarra battente, mandoloncello, liuto barocco, voce). Bruno Paura, docente all’Università degli Studi del Molise, e Alessandro Sansone sono anche ispiratori e fondatori del gruppo.
Dal 2001 la “Piccola Orchestra Popolare C.O. Panzillo”, (testo a cura dell'orchestra, Ndr) con il suo progetto musicale “Viaggio tra i suoni di un'altra Napoli”, si propone di ripercorrere la storia della musica e della cultura napoletana attraverso un repertorio ragionato, corredato da interventi parlati di carattere esplicativo con il fine di facilitare o introdurre l'ascoltatore nella comprensione dei significati e del contesto storico in cui tali stili e brani hanno avuto origine. In questo contesto la musica eseguita diventa dunque anche il veicolo per la conoscenza della letteratura napoletana ed in particolare della sua produzione poetica: la cosiddetta “epoca d'oro” della canzone napoletana è stata resa possibile grazie alla produzione artistica di grandi poeti quali Di Giacomo, Bovio, Russo, Viviani ed altri ancora.
L'itinerario strumentale e canoro del gruppo annovera, per esempio, i canti arcaici (Epitaffio a Sicilo), le villanelle (Vurria ca fosse ciaola, Vurria addeventare, Vulumbrella), le tarantelle (Cicerenella, Tarantella di Masaniello, Michelemmà, Tarantella con Pulcinella, Alla Fiera de Mast'Andrea, Danza di corteggiamento, La Danza, Oi mamma ca mò vene, La canzone di Razzullo e Sarchiapone, La ‘ndrezzata, ‘O spusarizio d’ ’o guarracino), la tammurriata ed il canto “a fronna”, l'opera buffa e classica (La ciorta ch’ è 'ngrata, Sò li sorbe, Ouverture da Il matrimonio segreto), i canti di malavita (Canto del Filangieri, Oilì oilà), quelli di denuncia sociale (Giuvanneniello), i canti d'amore (La Procidana, Fenesta vascia), quelli religiosi (Madonna della Grazia, Nascette lu Messia, Quanno nascette Ninno), le filastrocche per bambini (Rancio e mosca), le macchiette ('A casciaforte, Penzammo 'a salute), il repertorio sia dell'epoca classica (Era de Maggio, Scetate, Mmiez''o grano, Passione, Serenata napulitana, Pusilleco addiruso, Totonno 'e Quagliarella, Autunno) che contemporanea ('Na voce 'na chitarra e 'o poco 'e luna, Cammina cammina).
Solo una parte dell’ampio repertorio si è potuta ascoltare nello spazio di una serata, ma è stato sufficiente per arrivare a percepire l’irrompere di un’onda che dal profondo ha travolto ogni resistenza fino ad infrangersi nelle mani, nei piedi che non potevano più stare fermi. Ed ecco allora partire nella sala le donne, i bambini con i papà e le mamme, che sotto il palco hanno cominciato a ballare, complice Alessia D’Alessandro la quale, oltre che direttore artistico della rassegna, cantante e autrice in NOFLAIZON, una electrofolk band tutta molisana, è anche cultrice appassionata di balli popolari.
Un grazie agli squisiti musicisti. Grazie all’istrionico Alessandro, grandemente a suo agio sul palco. E grazie alla sorprendente Nuccia, che non sorride, non ammicca, ma conquista tutti con la potenza della sua voce, con un’intensità che lascia senza fiato.
Il ringraziamento più grande per questi due giorni di emozioni in musica, però, va al presidente Iannone e a sua moglie Tonia, generosi e instancabili nel perseguire le finalità del Dopolavoro Ferroviario e nel proporre ai Soci splendide iniziative.
Noflaizon
di Camillo Viti
Il gruppo “Noflaizon” nasce con un intento ben preciso: la riscoperta delle autentiche tradizioni, legate al sud Italia, rivisitate dalla interpretazione della musica attuale. Una riproposizione in chiave “moderna” della storia di coloro che ci hanno preceduto. Da questo motivo di fondo scaturisce la definizione di “Electrofolk”, band originale che non ha tardato a mettersi in bella evidenza nel panorama musicale italiano. Non propriamente musica ma storie. Storie cantare nelle quali appare “il fascino dei colori, dei misteri. delle dissonanze legate al folklore, i ricordi, i racconti”. Un viaggio canoro a ritroso nel tempo, affidato alla bella voce di Alessia D'Alessandro, una interprete geniale e genuina della musica folk. L'artista riesce a conciliate bene lo studio impegnativo, come quello della facoltà d'ingegneria, con la sua grande passione per il canto. Un progetto di vita che Alessia continuerà a portare avanti alla riscoperta di valori e tradizioni della civiltà contadina, alla quale si sente profondamente legata, intrecciando “le note e le parole della vecchia storia con il ritmo frenetico dei glomi nostri”. Una riscoperta del passato che la band ha portato alla ribalta, confortata dal consenso del pubblico. Noflaizon ha preso parte con successo allo Show Hall in Spagna, al Folk festival di Pisa, al Matese Friend Festival, al Villafestival. Ha preso parte a diversi progetti quali: l'inaugurazione del teatro “Art'in scena” di Cagliari, con Antonello Salis. Prenderà parte anche alla "grande impresa" nelle terre del Nepal con Marco Banchelli: “Un Piano per l’Himalaya”.
Azienda Agricola Colli Frentani
A cura di Colli Frentani
L'azienda Colli Frentani nasce nel 2007, ma vanta un'esperienza secolare nell'allevamento ovi-caprino. Nella prima metà del '900 i nostri predecessori hanno svolto la transumanza dai monti del Matese, dove vivevano stabilmente, alle pianure della Puglia: è durante uno di questi viaggi che "Nonno Lucio e famiglia" si sono stabiliti definitivamente a Montorio nei Frentani, in località "Colli", dove hanno acquisito diversi terreni adibendoli al pascolo, alla coltivazione di foraggi e cereali e all'olivicoltura. Con il ricambio generazionale avvenuto negli ultimi anni è iniziato un processo di ammodernamento e rilancio dell'azienda, che tuttavia continua ad operare nel rispetto della tradizione: nel 2007, con il contributo della Comunità Montana Cigno - Valle Biferno è state realizzato un moderno laboratorio per la trasformazione del latte.
Oggi Colli Frentani è il perfetto connubio tra l'esperienza tramandata e la preparazione acquisita in ambito universitario in materia di produzione, trasformazione e sicurezza dei prodotti alimentari.
L'azienda si estende su una superficie di circa 20 ettari, a pochi chilometri dal centro abitato, al di sopra di una collina sovrastata da una vasta pineta, da cui è possibile godere di un ampio panorama. Le strutture produttive, circondate da campi, pascoli e boschi, sono immerse nella quiete della natura, in prossimità dell'oasi LIPU di Casacalenda e a pochi chilometri dai recenti ritrovamenti archeologici di Gerione. Colli Frentani controlla le sue produzioni dall'origine fino alla vendita, occupandosi della coltivazione e dell'allevamento, della trasformazione, nonché della vendita diretta dei prodotti tramite stand in manifestazioni fieristiche, consegne a domicilio o presso I'azienda. Vende formaggi e ricotte, freschi, stagionati e speziati, ottenuti da latte caprino, ovino e da una loro miscela, vende ottimo olio d’oliva, spezie come l’origano e una vasta gamma di prodotti ortofrutticoli.
Il latte destinato alla caseificazione è esclusivamente quello prodotto in azienda: essa infatti si occupa direttamente dell'allevamento del bestiame, la cui alimentazione è basata sul pascolo ed è integrata con fieni e cereali coltivati dalla stessa. Formaggi e ricotte sono prodotti a partire da latte crudo con tecniche tradizionali, ma nel contempo I'azienda si avvale di un laboratorio di trasformazione moderno per garantire qualità e sicurezza delle produzioni.
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INFORMAZIONI
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Via G. Garibaldi 1, 86100 Campobasso
Tel. 0874 414064 Fax 0874 414064
Tel. FS 985/835/316
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Alessia D’Alessandro - Noflaizon
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Intenet www.noflaizon.it
Mario Donatone
Cell. 335 6902168
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Internet www.mariodonatone.com
Associazione Musicale C.O. Panzillo
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- Bruno Paura cell. 320 4309089
- Alessandro Sansone 333 1777242
Azienda agricola Colli Frentani
C. da Colli San Michele 2, Montorio nei Frentani (CB)
Cell. 348 3936406 - 340 5164223
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