Arte povera 1968 al MAMbo

Cultura e Spettacolo
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Michelangelo Pistoletto, Venere degli stracci, 1967Bologna, 24 settembre - 26 dicembre 2011.

Prende avvio al MAMbo la grande mostra-evento Arte Povera 2011, che da settembre 2011 ad aprile 2012 è protagonista in diverse e importanti istituzioni museali e culturali italiane: lo stesso MAMbo, il Castello di Rivoli - Museo d’Arte Contemporanea di Rivoli (Torino), la Triennale di Milano, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e il MAXXI - Museo Nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, il MADRE Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina di Napoli, la GAMeC - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, il Teatro Margherita di Bari.

La mostra presentata al MAMbo, dal titolo Arte povera 1968, curata da Germano Celant e Gianfranco Maraniello, trae spunto da una delle prime esposizioni tenutasi proprio a Bologna nel ‘68 alla Galleria de’ Foscherari e offre una propria peculiare lettura delle origini dell’Arte povera e dello specifico filone legato all’editoria storica e attuale. Vengono presentate al pubblico alcune delle opere esposte durante la mostra storica così come altre che testimoniano dell’attività svolta dagli artisti negli anni, cui si aggiunge una selezione - a cura di Giorgio Maffei e Corraini Edizioni - di materiali editoriali concernenti il movimento e i suoi contributi linguistici.

L'arte povera è un movimento artistico sorto in Italia intorno alla metà degli anni sessanta del secolo scorso tra Roma e Torino.

Il movimento nasce nell'ambito della cosiddetta arte concettuale in aperta polemica con l'arte tradizionale, della quale rifiuta tecniche e supporti per fare ricorso, appunto, a materiali "poveri" come terra, legno, ferro, stracci, plastica, scarti industriali, con l'intento di evocare le strutture originarie del linguaggio della società contemporanea dopo averne corroso abitudini e conformismi semantici. Un'altra caratteristica del lavoro degli artisti del movimento è il ricorso alla forma dell'installazione, come luogo della relazione tra opera e ambiente, e a quella dell'"azione" performativa.

Germano Celant, il critico d'arte al quale si devono il nome, mutuato dal teatro di Jerzy Grotowski, e la teoria del movimento, afferma che l'arte povera si manifesta essenzialmente "nel ridurre ai minimi termini, nell'impoverire i segni, per ridurli ai loro archetipi".

Gran parte degli artisti del gruppo - Giovanni Anselmo, Jannis Kounellis, Mario Merz, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto - manifestano un interesse esplicito per i materiali utilizzati mentre alcuni - segnatamente Alighiero Boetti e Giulio Paolini - hanno fin dall'inizio una propensione più concettuale.

Arte povera 2011

a cura di: Germano Celant
Promossa da: Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e Triennale di Milano
Coordinamento e catalogo: Electa

Venerdì 23 settembre

  • Ore 12.00 - 18-00: Opening Day aperto al pubblico con ingresso libero alla mostra
  • Ore 19.00 Vernice aperta al pubblico

INFORMAZIONI

Istituzione Galleria d'Arte Moderna di Bologna

Via Don Giovanni Minzoni 14, 40121 Bologna
Tel. 051 6496611 Fax 051 6496637
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Internet www.mambo-bologna.org