Livorno, dicembre 2016 - Ogni anno l’Associazione DLF Livorno, nell’ambito della manifestazione Binario Solidale, collabora con diverse associazioni onlus per aiutare il prossimo in difficoltà. Ormai da anni Binario Solidale ha degli appuntamenti fissi con le tre associazioni che più coinvolgono i volontari del DLF Livorno nella organizzazione di eventi per la raccolta dei fondi. Le associazioni sono Telefono Azzurro, Telethon e l’associazione livornese di solidarietà con il popolo Saharawi.
Spiega un volontario, consigliere del DLF Livorno, Luca Biondi: “Con Telefono Azzurro abbiamo due appuntamenti fissi, uno il penultimo week-end di aprile, dove allestiamo un banchetto per vendere piante, e l'altro il penultimo week-end di novembre, per la vendita di candele profumate. Ovviamente tutto il ricavato è inviato tramite bonifico all'associazione Telefono Azzurro. Piante e candele arrivano tramite corriere alla sede del Dopolavoro Ferroviario e i prezzi sono indicati dall'associazione.
A febbraio 2016 abbiamo iniziato a collaborare con l'associazione livornese per i bimbi saharawi con la realizzazione di un evento in cui, in accordo con una ditta di materassi per pubblicizzare e vendere i suoi prodotti, siamo riusciti ad ottenere un bonifico circa 320 euro all'associazione.
Il secondo appuntamento si è svolto a giugno, è stato un incontro conviviale, dove siamo riusciti a portare a cena 100 persone, raccogliendo al netto delle spese circa 1000 euro.
Il terzo appuntamento con le modalità del precedente si è svolto allo stabilimento balneare “Bagno Etruria”, a Calambrone, dove abbiamo invitato i bambini giunti dal Saharawi. Lì abbiamo organizzato una cena dove sono stati raccolti circa 300 euro, che abbiamo donato all'associazione Saharawi.
Inoltre, lo scorso giugno quattro soci del DLF hanno presenziato un supermercato Coop per raccogliere alimenti per i bimbi saharawi: alcuni di questi bambini devono restare circa due mesi e mezzo a Livorno per poter ricevere cure e un’alimentazione corretta in quanto celiaci.
Ora ci sono i calendari da distribuire a 5 euro e il prossimo 6 dicembre è in programma un’altra serata di pubblicità materassi che donerà all'associazione Saharawi una cifra in base al numero di persone presenti.
Aiutiamo Telethon durante l'anno organizzando una cena e degli eventi sportivi (ogni atleta presente paga 10 euro che verranno devoluti interamente a Telethon tramite bonifico) e anche in queste occasioni raccogliamo buone cifre. La maratona di Telethon si svolgerà nei giorni 16, 17 e 18 dicembre e saremo presenti presso una Ipercoop di Livorno a vendere i famosi cuori di cioccolato, l'impegno è notevole perché presenzieremo a turno il banco dalle ore 9 alle 21.
Per finire, abbiamo a cuore altri tre appuntamenti: prima di Pasqua e di Natale offriamo un pranzo ai meno abbienti della città di Livorno nel quartiere Shanghai (Sciangai alla livornese). Solitamente raduniamo a pranzo una settantina di persone. E poi l'ultimo week-end di novembre (presso un Conad City) facciamo la raccolta alimentare.
Questi gli impegni annuali di Binario Solidale, che ormai vanno avanti da più di dieci anni”.
Il popolo Saharawi, letteralmente popolo del deserto, deriva dalla fusione di tribù berbere e beduine autoctone e di elementi arabo-yemeniti.
I Saharawi attualmente vivono divisi tra il Sahara Occidentale, occupato per il 70% illegalmente dal Marocco dal 1975, i territori liberati (circa il 30%) dal Fronte Polisario e i campi profughi in Algeria. Il Marocco, per proteggere le sue conquiste, ha eretto il cosiddetto “Muro della vergogna”, lungo 2400 km, circondato da tre milioni di mine e sorvegliato da 130.000 mila soldati. Numerose risoluzioni dell’ONU, hanno stabilito il diritto del popolo saharawi al ricongiungimento e all’autodeterminazione, con il conseguente ritiro del Marocco, ma a tutt’oggi nessuna di queste ha dato esiti concreti. Nei territori occupati continuano pesanti violazioni dei diritti umani, torture e arresti arbitrari da parte del Marocco. Trentacinque anni fa centinaia di migliaia di saharawi, per sfuggire all’occupazione marocchina, hanno trovato rifugio in campi profughi posti nell’hammada attorno a Tindouf, città a sud-ovest dell’Algeria, un deserto di pietre e sassi, privo di acqua, con scarsissima vegetazione, uno dei luoghi più ostili della Terra. Qui il 27 febbraio del 1976 viene proclamata la RASD, la Repubblica Araba Democratica Saharawi, riconosciuta da oltre 70 paesi nel mondo.
L’associazione livornese di solidarietà con il popolo Saharawi, nasce nel 1987 come comitato, e nel 1993 si costituisce come associazione. La decisione di dar vita all’associazione prende corpo dalla necessità di un rilancio nella città delle iniziative di sostegno al popolo Saharawi, di un maggior coinvolgimento delle istituzioni e di una più significativa vitalità politica, ampliando gli ambiti progettuali e d’iniziativa. L’associazione si prefigge di essere parte integrante del movimento di solidarietà al popolo Saharawi a livello regionale, nazionale, internazionale e vuole essere un luogo associativo aperto a chiunque voglia vivere un’esperienza di solidarietà internazionale, imperniata sui valori della pace, della difesa dei diritti umani, del rispetto tra i popoli e dell’autodeterminazione e ciò indipendentemente dalla fede religiosa o dall’appartenenza politica.
INFORMAZIONI
Associazione DLF Livorno - Gruppo Solidarietà
Responsabile del Gruppo Luca BIONDI e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Viale I. Nievo 28, 57121 Livorno
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web www.dlflivorno.it