“FS GOT TALENT”

La sera di sabato 8 gennaio 2011, a partire delle ore 21, quattordici ferrovieri per una serata hanno dismesso i panni del loro lavoro quotidiano ed hanno indossato quello di cantanti, attori, ballerini, le cui perfomance sono state accompagnate da una band, nata per l’occasione, dall’unione di ferrovieri musicisti. Anche la conduzione della serata è stata strettamente “ferroviaria”, ma la giuria - composta da personalità d’eccezione - è stata del tutto esterna e ha decretato il vincitore di questa prima edizione di “FS GOT TALENT”.

La giuria, Presieduta dal Dott. Eduardo Lamberti Castronuovo, Direttore di Reggio TV, e composta da Tiziana Perri e Alberto Vito, ha assegnato:

• il Premio Simpatia a Pino Cambera e Rosario Pace.
• il premio della critica a Roberto Lorenti e Azzurra Mingrone, che si sono esibiti in un revival di Salsa, Baciata e Merengue.

Vincitore assoluto della prima edizione FS Got Talent è stato Antonino Chilà, che ha rallegrato i presenti con suono di fisarmonica e tamburello.

Alla fine hanno vinto tutti! A giudicare dagli applausi. Ma sopratutto ha vinto quello spirito di corpo, che ha sempre contraddistinto la nobile e grande famiglia. Grazie ferrovieri reggini per avercelo ricordato!

Francesco De Marco, Presidente Associazione DLF Reggio Calabria

Torna il Ferroviere, quello che abbiamo sempre guardato con rispetto!

Dopolavoro Ferroviario, rione ferrovieri, la befana del ferroviere, sono nella memoria di tutti noi. Al solo pensiero sorridiamo pensando ai tempi in cui, attorno al mondo del treno, viveva un’intera comunità. Nel solo compartimento di Reggio Calabria, tra i più importanti d’Italia, lavoravano più di dodicimila ferrovieri. Sezione commerciale, deposito locomotive, impianti elettrici erano pullulanti di funzionari di rango. Di personale attento e qualificato, oltre che numeroso. Le stazioni erano curate ed eleganti e i loro capi facevano a gara per abbellirle per vincere i premi che l’amministrazione delle Ferrovie dello Stato metteva in palio. Questo mondo sembra appartenere al passato. Il taglio dei rami secchi, la privatizzazione, il concetto secondo il quale il servizio pubblico deve comunque trarre profitti, lo hanno fatto scomparire.

Ma qualcosa si muove. Proprio in quella Reggio Calabria che fu capitale delle ferrovie del Sud. E non è il mondo politico a muoversi, ma il popolo dei Ferrovieri. Lo spirito di corpo, la solidarietà degli uomini dalla sempre elegante divisa, risorge. E lo fa condendo il tutto con l’allegria di chi sa di risultare simpatico alla gente.

Il grande, popolare squadrone dei ferrovieri reggini, recuperato o meglio rinvigorito l’orgoglio dell’appartenenza, mai sopito, ha pensato di ricordare a tutti l’esistenza di questo patrimonio umano, la cui origine risale all’unità d’Italia. Vogliono dimostrare che la loro grande famiglia c’è e c’è sempre stata. Pronta, al servizio degli altri, con grande competenza ed abnegazione. Che lo spirito del Ferroviere, quello vero, è quello dei nostri padri e dei nostri nonni. Quelli che tenevano alle loro ferrovie più che a loro stessi.

Per dimostrarlo hanno scelto la via migliore. Con la loro associazione, il Dopolavoro Ferroviario, hanno acquistato la storica sede, con tanto di teatro annesso. L’hanno riempita di gioia e serenità, riportandola in una sera, ai vecchi fasti. Ci hanno messo una forza paragonabile a quella di una locomotiva in corsa. Vittorio, Giusy e Luciano… (i cognomi non importano perché sono quelli di tutti i Ferrovieri di Reggio) hanno messo su una serata dove la commozione era sul volto di tutti. Di chi ha partecipato e siamo certi, di chi parteciperà attraverso gli schermi di Reggio TV.

Macchinisti, personale viaggiante, capitreno, tutti si sono esibiti con bravura e trasporto, ma sopratutto con una passione che aleggiava nel teatro, osannante ed entusiasta per il sentirsi parte di quella grande bella e rumorosa famiglia. Chi ha cantato, senza certamente dover invidiare i concorrenti della più titolata Corrida, chi ha suonato, chi ha recitato. Tutti ci hanno messo anima e cuore.

Alla fine hanno vinto tutti! A giudicare dagli applausi. La battaglia è appena cominciata. A suon di musica, come nel medioevo.

Adesso bisogna continuare, dare forza e vigore a questo scatto di orgoglio che viene da chi lavora seriamente per gli altri. E nessuno meglio delle ferrovie lo può dimostrare. Grazie ferrovieri reggini per avercelo ricordato!

Eduardo Lamberti-Castronuovo, Direttore di Reggio TV, Presidente della Giuria

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