I Due Gentiluomini di Verona

Cultura e Spettacolo
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Roma, Sala Uno Teatro, dal 2 al 7 maggio 2017, ore 21.00 (domenica ore 18.00), a cura dell’associazione culturale NINA - Cosa vuol dire diventare un (gentil)uomo? Per Valentino vuol dire partire in cerca di fortuna; per Proteo, invece, vuol dire rimanere a casa vicino alla ragazza che ama. I due amici sono quindi costretti a dividersi dopo una vita passata insieme.

Proteo, dopo essere riuscito a farsi amare da Giulia, viene obbligato dal padre a seguire le orme di Valentino. Giunto dall'amico, lo trova trasformato: Silvia, la figlia del Duca, gli ha fatto perdere la testa. Presto Valentino subisce la stessa sorte dell'amico: l'amore, per lui, diventa una strada piena di ostacoli. Ad accompagnare le coppie di amanti in questo viaggio di iniziazione verso l’età adulta sono Schizzo e Lucetta, schietti e disincantati consiglieri.

“I Due Gentiluomini di Verona”, uno dei primi esperimenti drammaturgici di William Shakespeare, parla di adolescenza e di tutto ciò che questa fase di transizione comporta: innamoramenti, gelosie, insicurezze, delusioni, amicizie, impulsività, ribellioni.
Adolescenza non come età anagrafica, ma come stato mentale e fisico. Un limbo tra inesperienza e maturità, costellato di terremoti interiori e tempeste ormonali. Il mondo diventa una foresta buia, vergine, inesplorata, dove si procede a tentoni cambiando più volte direzione in cerca del proprio posto.
Ma per diventare veri (gentil)uomini, qual è il prezzo da pagare?

William Shakespeare compie con “I Due Gentiluomini di Verona” un esperimento letterario di grande portata: inaugura lo stile eufistico nella sua produzione drammaturgica e molti dei temi della sua produzione futura.
Il linguaggio eufistico della commedia è lo stesso che si vedrà di lì a poco nelle grandi opere, seppure ancora in fase esplorativa. I personaggi de “I Due Gentiluomini di Verona” si affacciano infatti sul palcoscenico del teatro Shakespeariano con un linguaggio in versi ed in prosa che somiglia molto a quello degli innamorati delle sue successive commedie romantiche oltre che a quello di Amleto, Iago, Viola, Giulietta, Romeo, Jaques...

Da un punto di vista storico, appare come un proto-“Giulietta e Romeo”, proto-“Sogno di una Notte di Mezza Estate”, proto-“Molto Rumore per Nulla”, proto-“La Dodicesima Notte”, proto-“La Tempesta”, proto-“Misura per Misura”, ma nello stile e nella struttura, in quanto testo giovanile, conserva numerosi punti critici.
La grandezza di questo testo, oltre che dalla sua indiscutibile bellezza, è data dal fatto che si erge ad embrione raccoglitore di tutta la poetica Shakespeariana. È una commedia fresca, brillante e che ancora oggi ha tanto da dire.

NINA è un’associazione culturale che nasce dall’esigenza di Francesco Di Stefano, Gaia Petronio e Francesco Rizzo, tre giovani attori, colleghi e amici, di lavorare insieme e di dar vita a progetti che permettano a una comunità variegata di giovani artisti di riflettere su cosa vuol dire fare teatro oggi.
Dopo essersi diplomati insieme all’accademia professionale d’Arte Drammatica “Teatro Azione”, e dopo aver affrontato percorsi individuali come attori al cinema, al teatro e in televisione, si sono riuniti per partecipare a diversi festival e rassegne come la Festa per la Cultura di Garbatella nel 2015 o il Testaccio ComicOff (con la compagnia MDMA) nel 2015 e nel 2016 aggiudicandosi diversi riconoscimenti tra cui il Premio “Le Nuvole”, il premio come Miglior Regia, come Migliori Costumi, e le candidature come Migliore Spettacolo e Miglior Attore Protagonista.
Si preparano ora ad affrontare la loro prima regia credendo che nell’arte, come in molti altri campi, l’unione possa fare la forza. La decisione di affrontare una regia a tre è stata data anche dalla scelta del testo che, famoso per la miriade di chiavi di lettura che offre agli spettatori, ai critici e agli attori, dà la possibilità di confrontarsi su diversi temi sempre attuali raccontati con la poesia tipica del verso Shakespeariano.

Il cast, completato da Larissa Cicetti, Vincenzo Grassi, Diletta Guida ed Ilaria Salvatori, è composto anch’esso da attori diplomati a “Teatro Azione”, nonché da attuali studenti dell’accademia. Così come un’attuale allieva è l’assistente alla regia: Jessica Tavanti.

Scopo dell’associazione è anche quello di collaborare con altri giovani artisti e professionisti del settore, dai costumi curati con la collaborazione di Roberta Budicin al disegno luci di Fabrizio Cicero, uno dei light designer più attivi nel panorama teatrale romano ed italiano. Per questo motivo, per le musiche si è deciso di utilizzare le licenze Creative Commons per collaborare con musicisti internazionali come StrangeZero, AXL & ARTH, Oliver Girardot, ed altri.

La messa in scena è stata resa possibile quando lo spettacolo è stato accolto all’interno del cartellone del Sala Uno Teatro, uno dei teatri off che offre un programma tra i più interessanti nel panorama romano, situato in un suggestivo spazio fatto di archi e mattoni a vista nella navata centrale della cripta della Scala Santa.

I Due Gentiluomini di Verona

Sala Uno Teatro, Roma, dal 2 al 7 maggio 2017, ore 21.00 (domenica ore 18.00)

Adattamento e regia: Francesco Di Stefano, Gaia Petronio e Francesco Rizzo
Con: Larissa Cicetti, Francesco Di Stefano, Vincenzo Grassi, Diletta Guida, Gaia Petronio, Francesco Rizzo ed Ilaria Salvatori
Costumi: Gaia Petronio e Roberta Budicin
Disegno luci: Fabrizio Cicero

Sala Uno Teatro

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

Sala Uno Teatro

Piazza di San Giovanni in Laterano 10
Tel. 06 86606211
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
web www.salaunoteatro.com
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