Istituto Italiano di Cultura, PRAGA, fino al 18 gennaio 2023 - Il Presepe del Re del Museo delle Civiltà di Roma è esposto nella mostra “Il racconto della bellezza. L’immagine del Natale nel presepe napoletano”. Il Museo delle Civiltà partecipa alla celebrazione del centenario della fondazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga.
A cento anni dalla fondazione del primo Istituto Italiano di Cultura, con sede a Praga, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha realizzato il palinsesto 100 anni di diplomazia culturale, al quale il Ministero della Cultura partecipa organizzando la mostra Il racconto della bellezza. L’immagine del Natale nel presepe napoletano, che sarà visitabile fino al 18 gennaio 2023 nella Cappella barocca dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga.
Protagonista dell’allestimento è il Presepe del Re, uno spettacolare quanto monumentale presepe napoletano composto da più di 100 personaggi e statuine settecentesche e ottocentesche, che fa parte della Collezione di arti e tradizioni popolari italiane del Museo delle Civiltà di Roma. Il presepe napoletano è un’importante manifestazione della tradizione e della religiosità italiane, che affonda le sue radici nei saperi popolari e artigianali barocchi. Il Presepe del Re - già esposto al Palazzo del Quirinale, per volere del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e in mostre a San Pietroburgo e alla Reggia di Venaria Reale a Torino - ha una superficie di oltre 25 metri quadri. Le sue strutture sceniche sono state realizzate da Nicola Maciariello, mentre Nicolò Giacalone è autore dell'allestimento e dell'impianto di messa in scena delle oltre 100 figure presepiali di califfi, mercanti, nobili e guerrieri fortemente caratterizzati, con abiti e stoffe pregiate, che insieme configurano la rappresentazione della vita quotidiana e delle più svariate attività delle strade di Napoli, tra XVIII e XIX secolo.
La scelta di esporre a Praga un’opera proveniente dagli articolati e vasti depositi del Museo delle Civiltà rientra in un vasto programma di valorizzazione delle collezioni “nascoste” che la Direzione Generale Musei sta perseguendo per accrescere la conoscenza del patrimonio culturale italiano e la sua accessibilità e fruizione da parte di tutti i pubblici. Il Museo delle Civiltà contribuisce a questo progetto anche nell’ottica di valorizzare l’esperienza del deposito museale come una potenzialità costantemente da agire e attivare per condividere narrazioni diversificate e nuove interpretazioni critiche del museo stesso e delle sue collezioni.
L’origine della collezione di figure presepiali del Museo di Arti e Tradizioni Popolari, confluita a partire dal 2016 nelle collezioni del Museo delle Civiltà, è profondamente connessa alla storia italiana: la raccolta e l'esposizione di queste figure venne realizzata in occasione della Mostra di Etnografia Italiana di Roma nel 1911, organizzata per celebrare il primo cinquantenario dell’Unità d’Italia, progetto che coinvolse anche Torino e Firenze e fu una delle numerose testimonianze della ricerca di “unità” delle varie culture regionali italiane. L’etnologo Lamberto Loria, curatore della mostra e fondatore della collezione del Museo di Arti e Tradizioni Popolari, allestì una sezione dedicata a due grandi presepi napoletani realizzati con circa mille personaggi, a cui poi se ne aggiunsero altri tramite successive acquisizioni, raggiungendo i circa 1500 pezzi, che testimoniano l’altissima qualità artigianale di queste produzioni connesse alle culture popolari. Sulla rivista che propagandò la mostra del 1911 (“Rassegna Illustrata dell’Esposizione del 1911”) viene scritto: “All’Esposizione etnografica di Roma, nelle sale destinate alla religiosità popolare, i presepi non mancheranno: ne abbiamo raccolti in ogni parte d’Italia dai più pregevoli ai più rozzi, dai più ricchi per pastori e per paesaggio, ai più semplici (…). Il pubblico ammirerà soprattutto i due presepi più ampi, popolati di fantocci vestiti di stoffa e quasi tutti indossanti bei costumi popolareschi del secolo XVIII: le facce e gli atteggiamenti espressivi di quei fantocci, l’artistico modo con cui saranno disposti nel paesaggio, così la bellezza e la rarità di ognuno, come l’armonia del loro insieme, faranno ricordare quelli mirabili di “San Martino” a Napoli, della Reggia di Caserta, del “National Museum” di Monaco.”
Al Museo delle Civiltà, nel Palazzo delle Arti e delle Tradizioni Popolari (Piazza Guglielmo Marconi 8), i due presepi napoletani sono esposti in permanenza: uno, quello con ambientazione in un antico “borgo marinaro”, dal fondo della Mostra di Etnografia Italiana del 1911, un altro, con ambientazione “montana”, composto dalle figure presepiali dell'importante donazione avvenuta nel 1999 da parte di Laura Romano e Mario Verduzio.
INFORMAZIONI
Istituto di cultura italiano di Praga - Italský kulturní institut v Praze
Šporkova 335/14, 118 00 Malá Strana, Cechia
Tel. +420 257 090 681
web iicpraga.esteri.it
Visitabile negli orari d'apertura dell'Istituto:
Lun-Gio: 10.00-17.00 Ven: 10.00-13.00
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Lara Facco P&C:
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