Firenze, 5 giugno 2016 - “Se cadrai io ti rialzerò oppure mi stenderò lì vicino a te”. Così voglio cominciare a raccontarvi della mia pallavolo. Avevo 12 anni quando sono entrata a far parte di questo gruppo sportivo, oggi ne ho 34 e sono ancora qua. Ho vissuto il DLF in fasi diverse, nella fase adolescenziale quando tutto sembra così complicato, ma in realtà non lo è, e nella fase adulta quando scopri che davvero la vita può essere tanto impegnativa. La mia isola felice è sempre stata lì, in quella palestra, quella rete, quella palla, quelle compagne, quel mister.
Lo stesso mister che incontri per caso quando hai ormai smesso di giocare, presa dal vortice della crescita, e lo trovi “un po' acciaccato”. È così che scopri che il mister ha già sperimentato sulla sua pelle che non solo la vita è complicata, ma che per tenersela devi lottare duramente; il sorriso è quello di sempre, insieme all’entusiasmo e alla voglia di vivere. Il suo entusiasmo è così contagioso che ti chiedi perché hai lasciato quella palestra e ti rendi conto che un motivo vero non c’è, ma che esiste un rimedio semplice: non devi fare altro che tornarci!
Perché il DLF è questo, accoglie tutti. Non ci sono selezioni, provini, campagne acquisti, il DLF è di tutti. E’ di tutti coloro che vivono lo sport in modo puro, come fonte di energia, come strumento per crescere senza mai prescindere dal divertimento. E’ un luogo dove davvero si impara che il diverso non esiste, dove ti senti parte di qualcosa più grande di te, un posto dove sai di poter tornare, perché sarà sempre pronto ad accoglierti.
Questo Centro Sportivo rappresenta il nostro passato, tramite i nostri nonni che tanto lo hanno frequentato (se chiudo gli occhi posso ancora vedere nonno Romano con la boccia in mano, pronto a mettere a segno un colpo perfetto!); è il nostro presente, con noi che ogni giorno lo viviamo, ma è anche il nostro futuro, con Mirko che corre giù per la discesa del giardino insieme a tutti gli altri bambini, che, finalmente, lontani da tv, computer e cellulari, corrono dietro ad un pallone - che sia da pallavolo, da calcio o una pallina da tennis poco importa.
Questo Centro ha visto tante di noi trasformarsi da bambine a donne, ci ha visto diventare mamme, zie, ci ha visto diplomarci, prendere la patente, laurearsi, sposarsi, ci ha visto festeggiare compleanni e vittorie e ci ha visto piangere per sconfitte, delusioni e, purtroppo, per perdite importanti. Questo posto sa tutto di noi, sa quando abbiamo sbagliato, sa quando abbiamo chiesto scusa e sa quando abbiamo fatto scelte giuste e coraggiose e anche quando abbiamo imparato a perdonare.
Qui non puoi fingerti diverso da quello che sei, ma la cosa più bella è che non hai bisogno di farlo.
Sentire di far parte di questa squadra è una sensazione meravigliosa. Lo senti in ogni momento, dagli sguardi, dai sorrisi, dalle grida, dalle mille volte che, guardandoti dritta negli occhi, la compagna ti batte il “5” e in quel gesto è racchiuso un mondo, sono racchiusi i mille allenamenti, il sudore, le canzoni urlate a squarciagola sotto la doccia (“Perdere l’amore” è il nostro cavallo di battaglia), i pianti per la delusione di non aver dato il massimo, la gioia per ogni volta in cui sai di aver fatto del tuo meglio... tutto è in quel “5”, e significa proprio “se cadrai io ti rialzerò, oppure mi sdraio lì vicino a te”. In ogni caso, che tu voglia rialzarti o meno, non sarai mai solo.
Penso davvero di essere stata molto fortunata ad entrare a far parte di questo folle, colorato fortissimo gruppo. Auguro a tutti di avere la mia stessa fortuna, e spero che tanti bambini abbiano la possibilità di crescere in una squadra come questa.
Quest’anno ci siamo guadagnate, sudate, meritate uno splendido Secondo Posto, ma non sarebbe stato possibile senza tutto quello che ci ha accompagnate. Quindi, grazie.
Grazie a noi, a Marco, ad Andrea, ai numerosi, rumorosissimi, affezionati tifosi che ci hanno seguito con passione ed entusiasmo anche in trasferta. Grazie a chi rende possibile che questa realtà esista, la società, i responsabili, i volontari del DLF.
Grazie al Bar del DLF che ci ha accolto dopo le partite. Grazie agli sponsor, a Costantino della Pizzeria San Jacopino che, ormai da anni, ci supporta e sopporta nelle nostre caotiche cene e che ci permette di essere una squadra “unita” anche nell’abbigliamento, al “nuovo” Old Tavern di Signa grazie al quale possiamo sfoggiare delle uniche maglie color giallo limone che nessun altro ha e al College House che ci permette di “fermare” questo Secondo Posto con una maglietta celebrativa!
Per chiunque ne abbia voglia abbiamo creato una pagina Facebook aperta a tutti, (qui il link di collegamento) dove condivideremo, spero, nuovi traguardi importanti, come quello raggiunto quest’ anno, ma anche eventi di solidarietà, feste, informazioni sul nostro Gruppo Pallavolo DLF Firenze e tutto quello che riteniamo possa essere bello condividere.
E’ con infinito orgoglio e con il cuore pieno di gratitudine che mi congedo e mi firmo così...
Il capitano
Di Gaia Cardellini.
Il Gruppo DLF Pallavolo Firenze, con orgoglio e soddisfazione, ha conquistato il secondo posto nel campionato Coppa Italia Open A2 Femminile UISP, stagione 2015-2016.
Il secondo posto è arrivato dopo un campionato difficile, intenso, ricco di soddisfazioni, con una vittoria all'ultima partita, contro una squadra che non ci ha regalato niente.
Vogliamo condividere la nostra gioia con gli affetti più cari, con i nostri tifosi, con i nostri sostenitori, con gli sponsor e i volontari del nostro Centro Sportivo DLF.
Vogliamo ringraziare tutti indistintamente, ricordando il nostro amore per il DLF, per i suoi colori sociali, l'attaccamento per la nostra maglia, per la nostra palestra, per i valori dello sport e della vita che cerchiamo di portare avanti con una palla in mano e un paio di ginocchiere.
INFORMAZIONI
DLF Pallavolo Firenze
Facebook: Gruppo DLF Pallavolo Firenze
Associazione DLF Firenze
Via Giovanni Paisiello 131, 50144 Firenze
Tel. 055 2609535 Fax 055 2609565
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Facebook: Associazione DLF Firenze
