Milano, 28 giugno 2013 - La nuova sede del DLF Milano per ricominciare con slancio e determinazione. Il 28 giugno 2013 è stata inaugurata la nuova sede dell’Associazione DLF Milano, in Piazzale Egeo 8, al primo piano della stazione ferroviaria di Milano Greco Pirelli.
Alla festosa cerimonia hanno partecipato circa cento persone; tra gli altri:
- il Presidente del DLF Nazionale, Oliviero Brugiati;
- il Vice Presidente del Consiglio Comunale di Milano, Andrea Fanzago;
- la Presidente del Consiglio di Zona 9, dott.ssa Beatrice Uguccioni;
- il Direttore Territoriale Produzione RFI di Milano, ing. Umberto Lebruto;
- il Responsabile Terminali e Servizi DTP RFI di Milano, ing. Francesco Abate;
- i Responsabili regionali dei Sindacati dei Trasporti;
- i Rappresentanti Nazionali e Territoriali della Società Cesare Pozzo;
- i Rappresentanti dei DLF della Lombardia e dei DLF Torino, Alessandria e Firenze.
Gli ospiti hanno compiuto un percorso "emozionale": lungo i muri della scala d'accesso, molte immagini del passato e del presente hanno rappresentato “il viaggio” compiuto dall'Associazione DLF e dalle Ferrovie negli ultimi cento anni.
La sede è arredata in maniera sobria e funzionale e si offre a tutti i soci per l'utilizzo e lo sviluppo delle attività sociali.
Le autorità si sono congratulate per la positiva e beneaugurante situazione, che fa prevedere, in un “non luogo” come la stazione, la possibilità di creare momenti di socialità, di partecipazione e di convivenza nel territorio.
Intervista al Presidente DLF Milano, Pino Tuscano
a cura di Vito Carlo Rella
D. - Signor Tuscano, da quanto tempo è Presidente del DLF di Milano e come è arrivato a ricoprire questo incarico?
R. La mia prima elezione risale all’anno 2002 e l’incarico mi è stato rinnovato nel 2009, sempre all’unanimità, dai Consiglieri eletti. L’elezione dei Consiglieri avviene con il sistema proporzionale: dalle liste presentate, vengono eletti i Consiglieri più votati. Questi formano il Consiglio Direttivo, a Milano in numero di 11, ed eleggono a maggioranza il Presidente. La scoperta di questa straordinaria Associazione, unica nel panorama nazionale, mi ha poi consentito di intraprendere, creare, innovare ed organizzare in linea con le mie esperienze precedenti in altre realtà sociali.
D. - Nel corso della sua presidenza ritiene vi siano stati avvenimenti e attività di particolare rilievo nella vita del DLF?
R. - La mia presidenza, grazie alla fiducia e collaborazione degli Organi locali e nazionali del DLF, si è subito caratterizzata dal filo conduttore della intraprendenza-creatività-innovazione. A Milano è nata la “Festa degli ultimi”, un evento di solidarietà che ha riscosso adesioni ed apprezzamenti unanimi e che si è esteso in tutta la rete FS nazionale con il contributo dello stesso Gruppo. Altri eventi notevoli: “La carta non solo trasporto” riservata ai pendolari della rete lombarda; il progetto “Adottiamo una stazione” nato per salvare dallo stato di incuria le piccole stazioni impresenziate; la “Mensa delle meraviglie”, il “Railbookcrossing” con la collaborazione di Rai Radio 3.
D. - Quali le ragioni del trasferimento della Sede dalla stazione di Milano Centrale a Milano Greco Pirelli?
R. - La sede ”storica” di Milano Centrale era collocata negli spazi passati in dotazione alla Società Grandi Stazioni, che intendeva possedere e valorizzare commercialmente tali luoghi. Noi, sempre con la logica del buon senso e lo spirito di collaborazione, non ci siamo opposti a tale progetto, pur percependolo inizialmente come destabilizzante. Abbiamo cercato con il DLF Nazionale e le Società del Gruppo FS, di individuare le soluzioni alternative. Questo è stato possibile attraverso l’apporto di tutti, ma tengo a sottolineare, in modo particolare, il ruolo serio, efficace e competente del Direttore Territoriale Produzione RFI Milano.
Come i suoi lettori sanno, il DLF dal 2003 deve onorare i contratti di sublocazione attraverso il pagamento di affitti con manutenzione ordinaria e straordinaria a suo carico. I locali di Greco, dal punto di vista economico e logistico, per noi rappresentano una nuova sfida.
D. - L'apertura della nuova Sede è il preludio per ricominciare con slancio e determinazione, incrementando la qualità dell'offerta e dei servizi ai Soci?
R. - Per noi si tratterà di un “nuovo inizio”; del resto, la stessa vita dei DLF deve cambiare: le operazioni avviate negli ultimi anni (affitti, patrimoni); le continue riorganizzazioni societarie nel Gruppo FS e del suo Management; la recente nascita della Società Trenord; la stessa crisi economica generale ci costringono a darci da fare. L’alternativa sarebbe l’immobilismo rassegnato.
Chi progetta, per definizione, guarda avanti. Noi abbiamo il compito di progettare un nuovo DLF, una rivoluzione nel nostro modo di fare ed agire. Per questo penso che dobbiamo osare di più, e rompere gli schemi attuali. Noi dobbiamo diventare protagonisti del welfare aziendale e impegnarci nell’ambito del territorio. Noi pensiamo ai servizi, tipo: borse di studio, scoutistica sui libri di testo scolastici, al tentativo di far risparmiare tempo e denaro agli associati offrendo anche luoghi e locali gestiti da noi. Passeremo i prossimi mesi a incrementare e progettare, e lo spazio di Greco diventerà una piccola luce accesa nella nuova casa dei ferrovieri ed associati.
D. - Come entra il DLF di Milano in contatti con i potenziali nuovi iscritti e quali attività e servizi offre a chi si iscrive?
R. - Su questo punto riscontriamo molte difficoltà: le riorganizzazioni del Gruppo FS; l’esodo considerevole dei “vecchi ferrovieri”; la grave perdita del senso di appartenenza; le nuove condizioni logistiche degli impianti FS. Abbiamo anche attivato sistemi informatici e di promozione da utilizzare nei prossimi mesi cercando di utilizzare i nuovi modelli di comunicazione per avere il massimo coinvolgimento. Continuiamo a proporre, perché graditi, le borse di studio, gli sconti del 30% sull’acquisto dei libri scolastici, la biglietteria per eventi musicali e teatrali, lo sconto sull’ingresso a Gardaland ad euro 24 anziché 36. A questi servizi consolidati, aggiungeremo l’utilizzo dei locali delle nostre strutture date in gestione, una scontistica mirata per gli avvenimenti sportivi e le attività ludico-ricreative.
D. - Quali sono le iniziative più rilevanti per il prossimo futuro?
R. - La prima idea su cui stiamo lavorando è quella di creare in Lombardia un “welfare lombardo” che coinvolga i CRAL e le Associazioni di tutto il mondo dei trasporti; la seconda è quella di creare, a partire da Greco, la prima “Stazione dell’Allegria” e poi diffonderla in tutti i posti gestiti dai DLF. Un “format” che valorizzi ingressi e uscite, piazze e sottopassi delle stazioni ferroviarie creando una nuova vita attraverso iniziative, tipo clownerie, musica, reading letterari, ecc... Il tentativo è quello di strappare un sorriso in questi posti diventati “non luoghi”.
La terza idea è quella di organizzare, nel prossimo mese di settembre, un evento denominato “Treni, storie, ricordi, memorie”: un viaggio che coinvolgerà i ferrovieri in servizio e in quiescenza nei locali dell’Ortica con momenti culturali, video, foto, animazione, ballo, racconti di vita ferroviaria vissuta.
D. - Come valuta il rapporto con le altre Associazioni e con l'Amministrazione Comunale di Milano?
R. - Noi abbiamo sempre orientato la nostra missione sul sociale, costruendo rapporti efficaci e collaborativi sia con l’Ufficio Politiche Sociali del Gruppo FS e storicamente attraverso la nostra esperienza sul territorio con Associazioni quali la Caritas Ambrosiana, la Casa della Carità, Exodus ed altre meno note.
Con la nuova Amministrazione Comunale, abbiamo intrecciato rapporti in via di consolidamento grazie alla sintonia sulle cose da fare. In conclusione, crediamo che la “ripartenza” di cui abbiamo parlato sia un sintomo di una gestione oculata e trasparente capace di vedere e creare futuro.
Profilo dell'eclettico Presidente Tuscano
A cura di Vicare
Numerose le iniziative di carattere culturale e sociale: da “Radio Venere” alla “Cena con gli ultimi”. Definire “eclettico” Pino Tuscano è persino riduttivo. Grazie alla creatività, all’intraprendenza ed all’innovazione, Tuscano ha organizzato numerose iniziative di carattere sociale, culturale e d’intrattenimento, alcune delle quali sono poi state mutuate a livello nazionale.
Amante della musica punk, addirittura ha chiamato la figlia White Riot, da una canzone dei Clash («ma il primo nome è Chiara», tiene a precisare), ha avuto modo, attraverso le esperienze di lavoro e di vita, di dedicarsi a vari temi. La radio, in particolare Radio Venere a Reggio Emilia, è stata il punto di partenza sia nella conduzione che nell’organizzazione di concerti: una sorta di snodo cruciale. Infatti, in seguito, trasferitosi a Varese, ebbe anche il modo di cimentarsi in varie manifestazioni culturali, in particolare la presentazione dell’immagine tridimensionale della Sindone.
A Pino Tuscano non fa difetto la fantasia e negli anni scorsi fu promotore di: «Adottiamo una stazione» che intendeva strappare al degrado gli impianti ferroviari in disuso nei piccoli centri. Senza dimenticare il «Passalibro». In uno stanzone delle FS il nostro Tuscano aveva trovato un gran numero di libri che prendevano polvere, ecco l’idea di distribuirli sulle carrozze ed invitare i pendolari a leggerli ed a scrivere una recensione da passare a qualcun altro. Un modo originale per incentivare la lettura. Alla presentazione fu una vera festa sia per le persone presenti in stazione sia per quelle in ascolto; infatti, vi fu la diretta del programma radiofonico Fahrenheit.
Un’iniziativa di carattere sociale certamente “speciale” per il significato è «L'ultimo con gli ultimi», giornali e Tv ne hanno parlato, che, dal 2000, ogni notte di San Silvestro, trasforma la mensa ferrovieri della Stazione Centrale di Milano in un ristorante esclusivo per i senzatetto e gli sbandati, mandato avanti dall'opera di circa 300 volontari. Ed ancora, dopo 35 anni ripristinata la Befana dei Ferrovieri, con la distribuzione, nel gennaio 2013, di circa 100 regali. Infine, i numerosi momenti di aggregazione, sportivi nonché le feste popolari.
A tal proposito, merita una citazione la kermesse musicale che, grazie anche al ballo liscio (e per uno che ama il punk non è poco), ha contribuito alla rinascita di una storica balera, nel quartiere dell’Ortica a Milano, reso celebre dall’indimenticato Jannacci.
Siamo sicuri che le sorprese di Tuscano siano davvero finite?
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INFORMAZIONI
Associazione DLF Milano
Piazzale Egeo 8, Stazione FS Greco Pirelli, 20126 Milano
Tel. 02 66982108 Fax 02 67077080
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Internet www.dlfmilano.it