Sabato 6 giugno 2015 presso la sede dell’Associazione DLF Ravenna, in Piazzale L. C. Farini 18, si è celebrato il 90° anniversario di Fondazione dell’Associazione ed il 25° anniversario della costituzione dell’Associazione Nazionale DLF. La manifestazione, patrocinata da Comune e Provincia di Ravenna, si è aperta con l’inaugurazione della Mostra “Rotaie, vapore, velocità - L’evoluzione del trasporto in Romagna”, da parte del Presidente dell’Associazione Nazionale DLF, Oliviero Brugiati, dell’Assessore alla Mobilità del Comune di Ravenna, Enrico Liverani, e del Vice Presidente della Provincia, nonché Assessore alla Cultura, Paolo Valenti.
Successivamente il giovane scrittore Daniele Pompignoli ha presentato il suo libro “Un Diretto dal Sud”, una dettagliata cronaca dell’incidente ferroviario avvenuto nel 1962 presso la stazione di Castelbolognese, dove trovarono la morte 14 viaggiatori.
Al termine sono stati consegnati gli attestati di Socio Benemerito ai Soci che hanno raggiunto e superato il traguardo dei 90 anni. Ai Soci Benemeriti e alle autorità presenti è stato donato il piatto ricordo del 90° anniversario ed una copia del libro di “Un diretto dal Sud”.
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Ravenna, sabato 6 giugno 2015.
Associazione DLF Ravenna, in collaborazione con “Classe, Archeologia e Cultura” e con il patrocinio di Comune e Provincia di Ravenna, sabato 6 giugno, a partire dalle ore 9.30, celebrerà il 90° anniversario di fondazione del Dopolavoro Ferroviario ed il 25° anniversario della costituzione dell’Associazione Nazionale DLF.
La manifestazione, si svolgerà nella Sala Polivalente DLF Ravenna, in Piazzale L. C. Farini 18, e si aprirà con l’inaugurazione della mostra “Rotaie, vapore, velocità - L’evoluzione del trasporto in Romagna”, da parte del Sindaco Fabrizio Matteucci e del Vice Presidente della Provincia Paolo Valenti.
La mostra sarà allestita dall’associazione culturale “Classe, Archeologia e Cultura” e presenterà una documentazione storica della linea Ravenna-Rimini che ha appena celebrato i 135 anni di esercizio. La presentazione sarà a cura di Gian Guido Turchi. La mostra resterà allestita presso la Sala Polivalente del DLF fino a sabato 20 giugno e sarà visitabile tutti i giorni mattino e pomeriggio ad esclusione della domenica.
Interverranno alla manifestazione il Presidente dell’Associazione Nazionale DLF Oliviero Brugiati, che illustrerà l’evoluzione del DLF dal 1925 ad oggi.
Toccherà poi al giovane scrittore Daniele Pompignoli che presenterà il suo libro “Un Diretto dal Sud”, una dettagliata cronaca dell’incidente ferroviario avvenuto nel 1962 presso la stazione di Castelbolognese, dove trovarono la morte 14 viaggiatori.
Al termine verranno consegnati gli attestati di Socio Benemerito ad alcuni Soci che hanno raggiunto il traguardo dei 90 anni.
ROTAIE, VAPORE, VELOCITA’ al Dopolavoro Ferroviario di Ravenna
Il percorso storico legato alla nascita e sviluppo dei sistemi di trasporto su rotaia nel Ravennate realizzato dall’Associazione nel 2014 con la mostra “Rotaie, vapore, velocità - La rivoluzione dei trasporti in Romagna”, ha suscitato grande interesse in particolare tra coloro che hanno operato e operano professionalmente nel settore ferroviario.
Infatti, su espresso invito di Claudio Dumini, presidente dell'Associazione DLF Ravenna, la mostra sarà nuovamente allestita a partire da sabato 6 giugno 2015 nei locali del DLF adiacenti la stazione di Ravenna. L’iniziativa rientra nell’ambito delle manifestazioni legate al 90° anniversario della nascita del Dopolavoro Ferroviario e al 20° della costituzione dell’Associazione Nazionale DLF. Istituito con il Regio Decreto n° 1908 del 25 ottobre 1925 quale struttura interna delle Ferrovie dello Stato per “promuovere il sano e proficuo impiego da parte degli agenti ferroviari delle ore libere dal servizio...”, il Dopolavoro Ferroviario è il primo e più importante dopolavoro per numero di aderenti e per dimensione delle iniziative sviluppate.
E’ motivo di grande soddisfazione per l’associazione Classe Archeologia e Cultura avviare questa nuova collaborazione che rappresenta un significativo apprezzamento del lavoro svolto dai curatori Rossano Novelli, Fausto Stradaioli, Massimo Berti, Matteo Casadio con la preziosa collaborazione di Gian Guido Turchi.
Si tratta di un itinerario storico legato alla nascita e sviluppo dei sistemi di trasporto su rotaia, che nella seconda metà dell’Ottocento rappresentarono una vera e propria rivoluzione. I lavori di costruzione dalla tratta ferroviaria Ravenna-Cervia, che segnarono una radicale trasformazione dell’assetto territoriale, iniziarono nel 1881. Dominato dalla solitaria basilica, il territorio di Classe Fuori appariva a quel tempo piatto e desolato, con poche case coloniche sparse nella campagna, dove molto diffusa era la coltivazione del riso. I treni iniziarono a circolare tra Ravenna e Cervia dal settembre 1884, mentre la linea Ferrara-Ravenna-Rimini fu completata solo nel 1889. La piccola stazione di Classe, che in origine aveva lo status di semplice fermata, fu ampliata ai primi del Novecento, quando con l’apertura dello zuccherificio aumentò in modo determinante la sua operatività. La linea subì gravi danni durante la Seconda Guerra Mondiale soprattutto a causa dei bombardamenti aerei delle squadriglie alleate. I lavori di ripristino e di ricostruzione dei ponti della Ferrara-Rimini si completarono nel 1949, mentre l’elettrificazione divenne operativa solo dall’estate 1978 sulla Ravenna-Rimini e l’anno seguente sulla Ravenna-Ferrara. Sempre legato alla nascita dello stabilimento saccarifero classense è l’impianto nel 1900 del raccordo tramviario con Ravenna, una diramazione della linea Ravenna-Forlì-Meldola attivata nel 1883, per il trasporto del personale, di barbabietole e polpe. I binari del tram, posti sulle strade ordinarie, nel corso del tempo si rivelarono un ostacolo alla circolazione dei mezzi su gomma che si era intensificata negli anni Venti, rappresentando una efficace ed economica alternativa al servizio tramviario. Le locomotive a vapore del tram sbuffarono sul Ponte Nuovo e lungo la via Romea Vecchia per un trentennio, fino alla definitiva sospensione del servizio che avvenne nel 1929. Autori di questo doppio percorso narrativo, ferroviario e tramviario, sono Rossano Novelli, Fausto Stradaioli, Massimo Berti, Matteo Casadio. Anche in questo allestimento i curatori si sono avvalsi di importanti collaborazioni, che hanno garantito un approccio serio e competente alle tematiche affrontate.
In particolare segnaliamo il prezioso contributo di Gian Guido Turchi, profondo cultore e conoscitore del mondo ferroviario, che ha offerto la sua competente collaborazione e fornito una ricca documentazione iconografica. Sono inoltre da segnalare i contributi documentari e fotografici gentilmente concessi dalla Biblioteca Classense, grazie alla disponibilità della direttrice Claudia Giuliani e del responsabile del laboratorio fotografico Gabriele Pezzi. Un ringraziamento va inoltre per la fattiva collaborazione a Stefano Temporin, Stefano Bosi, Giovanni Errani, Siro Dolci, Elio Leoni e il Gruppo Romagnolo Ferramatori, Elfio Ballardini.
Il disastro ferroviario di Castel Bolognese rivive nel libro "Un Diretto dal Sud" di Daniele Pompignoli
L'otto marzo 1962 Castel Bolognese diventava prepotentemente il centro d'Italia. In piena notte il treno Diretto 152 Lecce-Milano deragliava a forte velocità poco prima dell'ingresso nello scalo castellano, provocando la morte di quattordici viaggiatori e ferendone quasi duecento.
Dopo quel primo slancio mediatico tuttavia la tragedia andò dimenticata, al punto che fino ad oggi nessuno aveva mai appurato che il reale numero delle vittime non era tredici come creduto fino ad oggi dai più, ma quattordici.
Quei momenti concitati, di dolore, di disperazione ma anche di grande solidarietà rivivono oggi, ad oltre mezzo secolo di distanza, nel lavoro di riscotruzione storica svolto dal giornalista Daniele Pompignoli - al suo primo libro - e pubblicato dalla casa editrice An.Walberti di Lugo.
Tra testimonianze dei sopravvissuti, dei parenti delle vittime e soprattutto in mezzo a decine di fotografie ancora inedite sulla tragedia emergono anche contraddizioni e leggerezze che portarono poi ad una presa di coscienza da parte delle nostre ferrovie per giungere ai livelli di sicurezza che oggi conosciamo. Nell'incidente morirono per lo più emigranti italiani che da Abruzzo e Puglia, si recavano a lavorare al nord e all'estero, ma anche il riminese Alfio Morolli ed alcuni militari di leva che facevano rientro nelle rispettive caserme.
La postfazione del professor Claudio Pedrazzini, autore stimato e di grande fama per le sue opere a carattere ferroviario, impreziosisce un'opera immancabile nella libreria di ogni romagnolo legato alla storia della sua terra e per ogni appassionato delle vicende ferroviarie italiane.
"Un Diretto dal Sud - Il caso del disastro ferroviario di Castel Bolognese" (Brossura, 174 pagine, ISBN 978-88-99074-01-2) sarà presto disponibile nelle librerie on-line. Al momento può essere acquistato nelle edicole di Lugo e Russi (Piazza Dante) e presso il negozio An.Walberti di Lugo in Piazza Mazzini 35 (Pavaglione), chiamando il numero 0545 282726 o via e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Si può anche seguire la pagina Facebook dedicata al libro all'indirizzo www.facebook.it/undirettodalsud o chiedere informazioni all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Questo l'elenco delle quattordici vittime: Giuseppe Caporale 56 anni di Teramo, Gian Carlo Casoli 19 anni di Parma, Alfredo Ciro 21 anni di Reggio Calabria, Domenico De Rosa 47 anni di Panni (Foggia), Donato Di Marino 31 anni di Gessopalena (Chieti), Antonio Di Matteo 37 anni di Roccamorice (Pescara), Alberto Di Nella 30 anni di Paglieta (Chieti), Domenico Di Tizio 23 anni di Miglianico (Chieti), Rocco Gesualdi 37 anni di Panni (Foggia), Alfio Morolli 26 anni di Rimini, Luigi Mozzocconi 20 anni di Ascoli Piceno, Giuseppe Pasquale 34 anni di Lama dei Peligni (Chieti), Fioravante Romualdi 40 anni di Atri (Teramo), Anna Maria Ventura 21 anni di Pescara.
INFORMAZIONI
Associazione DLF Ravenna
Viale Farini 18, 48100 Ravenna
(Martedì e venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00)
Tel. 0544 37165 - tel. FS 921/805/357
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Internet www.dlfravenna.it