Genova, fino al 30 maggio 2017 - A 60 anni dal naufragio della T/n Andrea Doria, e per la prima volta in Italia, il Mu.MA - Galata Museo del Mare e la Fondazione Ansaldo ricostruiscono, attraverso una mostra, una vicenda centrale nella storia della marineria italiana e ampiamente discussa in ordine alle responsabilità della collisione.
La mostra, basandosi sulle analisi di esperti americani come Carrothers e Meurne e sulla base dei documenti e delle testimonianze raccolte dal "Fondo Ing. Francesco Scotto" conservato presso la Fondazione Ansaldo e attraverso la campagna "eravamosuldoria" in collaborazione con il Secolo XIX, affronta a 360° la storia di questa nave bellissima e sfortunata.
Questa esposizione temporanea, vuole essere una "Doria experience": attraverso ricostruzioni di ambienti della nave, tra cui la prora in scala 1:5 e una parte di ponte di passeggiata inclinato a 30°, i visitatori sono invitati a ripercorrere i piani come i passeggeri e l’equipaggio dovettero fare per scampare alla tragedia.
L'Andrea Doria è stato un transatlantico della Italia - Società di Navigazione, gruppo IRI - Finmare. Costruito ai cantieri navali Ansaldo di Genova Sestri Ponente, fu varato il 16 giugno 1951 ed effettuò il suo viaggio inaugurale il 14 gennaio 1953. La turbonave prese il suo nome dall'ammiraglio ligure del XVI secolo, Andrea Doria. Poteva portare fino a 1241 passeggeri e, quando venne varata, rappresentava uno dei punti d'orgoglio dell'Italia che stava allora cercando di ricostruire la propria reputazione dopo la seconda guerra mondiale. Degna erede dei transatlantici degli anni Trenta, l'Andrea Doria era considerata la più bella nave passeggeri della flotta italiana di linea ed era apprezzata ancora più per la sicurezza e la bellezza dei suoi interni di lusso, che la facevano preferire a molti altri transatlantici di altre compagnie Internazionali. Il 25 luglio del 1956, in allontanamento dalla costa di Nantucket e diretta a New York, l'Andrea Doria si scontrò con il mercantile svedese Stockholm della Swedish America Line, in quello che fu uno dei più famosi e controversi disastri marittimi della storia. Sebbene quasi tutti i passeggeri sopravvissero, morirono 5 passeggeri della Stockholm e 46 dell'Andrea Doria per la maggior parte alloggiati nelle cabine investite dalla prua della nave svedese, il transatlantico, con una murata completamente squarciata, si coricò su un fianco e affondò la mattina di giovedì 26 luglio 1956, alle ore 10:15, dopo 11 ore dalla collisione, davanti alle coste statunitensi.
Il modello di sei metri del Doria è il "gioiello" dell’esposizione. Realizzato dalla Ditta Giacomo Patrone nel 1952, per essere esposto negli atri delle principali stazioni ferroviarie italiane, come Milano Centrale o Torino Porta Nuova e mostrare ai viaggiatori le meraviglie della Società Italia, venne ritirato dopo la tragedia, e dimenticato fino ad oggi. Ritrovato dal curatore del Galata, Campodonico, nella fine degli anni ’90 e donato dalla Finmare, prima della sua liquidazione è stato completamente restaurato dal modellista Cambiassi di Genova.
Otto le sezioni: le prime tre dedicate alla nave - alla sua genesi, agli spazi artistici e architettonici di bordo maggiormente significativi, al varo e il maiden voyage ovvero viaggio inaugurale; la quarta al modellino restaurato e alla ricostruzione di una parte di ponte di passeggiata inclinato; la quinta più tecnica spiega attraverso un filmato la dinamica dell’incidente che ha causato il naufragio; la sesta sezione dedicata alle vittime ricostruisce la vicenda umana di "sommersi" e di "salvati"; la settima attraverso la ricostruzione dei dialoghi che avvennero nella notte tra le navi soccorritrici e il Doria, un database di racconti, foto ed interviste è dedicata all’equipaggio; l’ottava sezione rappresenta l’impatto che la vicenda del Doria, prima tragedia in diretta, ebbe sui mass-media. Un’ultima parte rappresenta il "Doria dopo il Doria" ciò che avvenne "dopo": seguirono al Doria navi importanti ed storie diverse, ma il declino del settore, era già cominciato.
In questa operazione, il Galata Museo del Mare si è avvalso della collaborazione del Secolo XIX che ha lanciato, tra i suoi lettori la campagna "eravamosuldoria", un appello alla memoria collettiva, a ritrovare i superstiti, a trovare ricordi, fotografie, documenti.
Il 28 dicembre 2016, alle ore 15.15, si è svolta la cerimonia per la dedica della Sala del Galata Museo del Mare al Comandante Piero Calamai e all’Equipaggio della T/n Andrea Doria.
Genova e il Mu.MA rendono omaggio al Comandante, agli Ufficiali e all’Equipaggio del transatlantico, mettendone in luce il valoroso comportamento in quello che rimane il più grande e riuscito salvataggio in alto mare della storia. Un gesto doveroso nei confronti dei molti ufficiali e marittimi che compirono con abnegazione il loro dovere, avendo cura di mettere in salvo le vite umane prima di ogni altra considerazione e che dovettero sopportare, nei giorni e negli anni seguenti, un’ingiusta campagna denigratoria nei loro confronti.
INFORMAZIONI
Galata Museo del Mare
Calata De Mari 1, Darsena - Porto Antico, 16128 Genova
Tel. e fax 010 2345655 (info)
Tel. e fax 010 2467746 (museo)
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web www.galatamuseodelmare.it
Prezzi: mostra inclusa nel biglietto d’ingresso
Orari:
dal martedì al venerdì, 10-18 (ultimo ingresso ore 17)
sabato, domenica e festivi, 10-19.30 (ultimo ingresso ore 18.30)
lunedì chiuso