CantiAmo per Corrado

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CantiAmo per CorradoMani Bianche per Stentore

Domenica 7 novembre 2010, ore 10.30

Roma, Teatro Olimpico

Ad un anno dalla morte di Corrado Sannucci il gruppo di amici che ha fondato in suo nome l’Associazione Stentore si presenta al pubblico con un concerto al Teatro Olimpico di Roma, domenica 7 novembre alle 10.30 del mattino, con la prima esibizione a Roma del coro delle Mani Bianche.

Sarà l’occasione per raccontare gli scopi dell’associazione - proseguire il lavoro di Corrado nei settori della musica, dello sport, della medicina e del giornalismo con particolare riguardo alle iniziative che coinvolgano i bambini - e per finanziarla.

Il cuore del concerto sarà la prima esibizione a Roma del coro delle Mani Bianche, un’esperienza che nasce dalla scuola venezuelana di Abreu: i bambini che per qualche problema fisico o psichico non sono in grado di cantare accompagnano la musica con le mani, “cantano” coi guanti bianchi insieme agli altri bimbi del coro. Il metodo Abreu è stato sperimentato in Italia finora solo a Udine: noi vogliamo far partire un progetto anche a Roma, alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio fondata da Giovanna Marini. 120 bambini dei cori di Roma e di Udine si esibiranno dunque per la prima volta all’Olimpico.

Nella prima parte dello spettacolo:

  • Coro Mani e Voci Bianche della Scuola Popolare di Musica di Testaccio
    direttori Maria Grazia Bellia, Isabelle Binet, Laura Boccia, Amedeo Scutiero, Tullio Visioli
  • Coro Manos Blancas del Friuli e Piccolo Coro Artemia
    direttori Denis Monte, Paola Garofalo, Paola Casonato

Accompagnatori:

  • Alberto Spanu, pianoforte
  • Jacopo Benedetti, chitarra, penny whistle
  • allievi della classe di Violoncello di Andrea Fossà

Nella seconda parte dello spettacolo ancora musica e parole: le letture di Ascanio Celestini, del ct della nazionale di rugby Nick Mallet, la musica di Giovanna Marini, dei Tetes de bois, di Rita Marcotulli e Mimmo Locasciulli, dei Virginiana Miller, Piero Brega, Banda e coro dei canti politici della Scuola Popolare di Musica di Testaccio. Sul palco a presentare gli ospiti Ernesto Assante e Gino Castaldo.

Biglietti € 10,00 in prevendita presso l'ufficio informazioni di Via Monte Testaccio oppure online

Il progetto Mani Bianche di Roma

Il ritmo della lingua dei segni

Da alcuni mesi un gruppo di insegnanti della Scuola sta formando un coro che unisce bambini che cantano e bambini che "segnano". Mani con guanti bianchi che esaltano i gesti ritmici e musicali di una sintesi espressiva legata alla lingua dei segni usata dai sordi.

L'esperimento proviene dal Venezuela, dove il Maestro José Antonio Abreu ha da anni creato El Sistema.

El sistema realizza educazione musicale pubblica, diffusa e capillare, con accesso gratuito e libero per bambini e fanciulli di tutti i ceti sociali, compresi i ninos de ruha. Tra questi anche i bambini che per qualche problema fisico o psichico non sono in grado di cantare e che quindi "cantano" coi guanti bianchi insieme agli altri bimbi. Così è nato il coro Manos Blancas.

In Italia questa esperienza è stata resa nota col Premio Nonino di Udine dato alla direttrice del Coro Manos Blancas, Naybeth Garcìa.

La Scuola Popolare di Musica di Testaccio, insieme all'Associazione Corrado Sannucci, ha raccolto questa esperienza e presenta i suoi primi passi al concerto di commemorazione per Corrado Sannucci “Stentore”.

La Scuola coglie l'occasione per ringraziare le numerosissime persone che hanno partecipato con generosità ed entusiasmo al progetto, in particolare quelle che ci hanno aperto la porta al “mondo dei sordi”: Virginia Volterra, Mimma Infantino, Alessio Di Renzo, Roberta Vasta, Silvia Del Vecchio, Lucrezia Di Gregorio, Istituto di Via Nomentana e 173° Circolo Didattico di Roma, cooperativa Il Treno, cooperativa CREI.

Associazione Corrado SannucciINFORMAZIONI

Associazione Corrado Sannucci

e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Internet www.corradosannucci.it

"Non sono riuscito a fare il medico, non sono riuscito a fare il cantautore, non sono riuscito a fare la rivoluzione. Non mi restava che fare il giornalista.”