Valore e costo del BIO

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Valore e costo del BIO, di Giò Gaeta. Articolo pubblicato nel numero 43, Settembre 2013, di “informarSì - la rivista del biologico”È vero, i prodotti biologici costano. Ma là domanda da porsi è anche questa: rispetto a cosa costano di più? Rispetto a un prodotto che oltre a essere inquinato da sostanze chimiche di sintesi, inquina a sua volta l'ambiente e ci costringe ad altri costi per il disinquinamento? Rispetto a un prodotto coltivato in modo da sfruttare al massimo la terra, derubandola della sua vitalità naturale? Coltivare biologico e biodinamico significa aver cura e tutelare il futuro della terra e dell'uomo lungo il percorso di tutta la filiera.

Nel costo di un prodotto. è compreso anche il valore di un lavoro faticoso e impegnativo, che dev'essere dignitosamente retribuito, garantendo un reddito a chi continua a mantenere la terra fertile, sottraendo al degrado e alla cementificazione il nostro bel territorio italiano.

È evidente che per tradurre in realtà tutto questo e per agire in coerenza non è possibile accettare la pericolosa chimera del prezzo troppo basso, all'insegna del quale vengono spesso sacrificati, oltre alla qualità, i diritti dei lavoratori, affamati i produttori, prosciugate le risorse naturali. La logica dello sfruttamento intensivo, della sovrapproduzione, della tecnica e dell'industrializzazione applicate alla Natura, portano quei risultati che nel corso degli anni abbiamo imparato a conoscere: la mucca pazza, il pollo alla diossina, il vino al rnetanolo, le uova contaminate, le frodi alimentari e gli Ogm. Sono questi i risultati di una mentalità che tutto giustifica per il guadagno di pochi.

Fare la spesa bio significa avere un approccio orientato ad acquisti più attenti per quanto riguardala qualità e la quantità e, al contempo, sviluppare una gestione migliore e diversa delle proprie risorse economiche.

Se pensiamo che in Italia si buttano ben 4 mila tonnellate di alimenti (circa 600 euro all'anno a persona), sembra evidente che non abbiamo bisogno di aumentare la quantità, ma di migliorare la qualità di ciò che scegliamo per la spesa quotidiana, acquistando quello che serve veramente.

Una spesa bio ci insegna a comperare il giusto senza riempire i carrelli di prodotti che poi magari verranno buttati via Ci aiuta a compilare la lista della spesa scegliendo i prodotti di stagione, segnandoci le cose importanti che non devono mancare, concedendoci le golosità con equilibrio, imparando a cucinare gli avanzi e a non avere troppi scarti quando si preparano le verdure e la frutta Perché ricordiamoci che del prodotto bio si può mangiare tutto: anche la buccia!

Giò Gaeta

Articolo pubblicato nel numero 43, Settembre 2013, di “informarSì - la rivista del biologico

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Gino Girolomoni