Aperto anche nei week-end

Cultura e Spettacolo
Grandezza Carattere

Il Museo Nazionale di Pietrarsa (NA) è una delle maggiori aree espositive del Paese e uno dei principali musei ferroviari del mondoIl Museo Ferroviario Nazionale di Pietrarsa (NA) è visitabile anche il sabato e la domenica. La novità fa parte del piano della Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane, il cui fiore all’occhiello è proprio la prestigiosa area museale, per la valorizzazione dell’inestimabile patrimonio storico, tecnico, ingegneristico e industriale del Gruppo FS.

Per facilitare l’arrivo al Museo, sono stati potenziati i collegamenti con i treni regionali che, in coincidenza con l'arrivo delle Frecce a Napoli Centrale, garantiranno circa ad ogni ora la prosecuzione alla volta della stazione di Pietrarsa - San Giorgio a Cremano, ubicata di fronte all’area museale.

Il nuovo orario di apertura sarà il seguente: venerdì, sabato e domenica dalle ore 9 alle ore 16 (con pausa del servizio di biglietteria dalle ore 13 alle 13.30). Il giovedì l'apertura avrà luogo solo su prenotazione per grandi gruppi. Domenica 15, giornata inaugurale del nuovo ciclo, l’ingresso sarà interamente gratuito.

Negli altri giorni, il prezzo di ingresso è di € 5,00 (intero) e di € 3,50 (ridotto per gli adulti oltre i 65 anni, per i ragazzi tra 6 e 18 anni, e per tutti i visitatori in caso di parziale chiusura o inagibilità di alcuni padiglioni in caso di convegni o lavori di restauro). L'ingresso è gratuito per minori sotto i 6 anni, oltre che per tutti i visitatori diversamente abili ed il loro accompagnatore. Saranno a disposizione dei visitatori delle guide che illustreranno percorsi e contenuti del Museo.

Con i suoi 36mila metri quadrati complessivi di cui 14mila coperti, il Museo di Pietrarsa è una delle maggiori aree espositive del Paese e uno dei principali musei ferroviari del mondo. Al suo interno la riproduzione fedele della Bayard, la locomotiva che trainò il treno inaugurale della prima tratta ferroviaria Napoli Portici del 1939; 25 locomotive a vapore; 6 locomotive elettriche; 12 rotabili tra automotrici elettriche/nafta (le cosiddette “ Littorine”), diverse tipologie di carrozze (postale, detenuti, centoporte) tra cui la sontuosa carrozza n° 10 dell’ex Treno Reale (oggi treno Presidenziale); 5 locomotive diesel; 25 modelli in scala di treni/carrozze/ plastici di stazioni ferroviarie; lo spettacolare plastico “Brunetti” meglio noto come plastico del “Trecentotreni”.

Un affascinante viaggio nel tempo tra le locomotive e i treni che hanno unito l’Italia dal 1839 ai nostri giorni, in 170 anni di storia delle Ferrovie italiane. È questa l’esperienza che regala ai visitatori di ogni età il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa. Un museo diverso, aperto alla curiosità dei giovani e di tutti coloro che vedono nel treno uno strumento insostituibile per il futuro del trasporto pubblico. Pietrarsa è uno dei luoghi simbolo della storia delle Ferrovie dello Stato, un ponte teso tra passato e presente che congiunge idealmente la Bayard ai sofisticati e velocissimi treni dell’Alta Velocità.

Il Museo Nazionale di Pietrarsa (NA) è una delle maggiori aree espositive del Paese e uno dei principali musei ferroviari del mondoAdagiato tra il mare e il Vesuvio, con una spettacolare vista sul Golfo di Napoli, il Museo è stato allestito, dopo accurati interventi di restauro conservativo, in uno dei più importanti complessi di archeologia industriale italiana: il Reale Opificio Meccanico, Pirotecnico e per le Locomotive, fondato da Ferdinando II di Borbone nel 1840. Una sede espositiva unica nel panorama nazionale che, per la suggestione degli ambienti e la ricchezza dei materiali conservati, rappresenta uno dei più importanti musei ferroviari d’Europa.

Il Museo è stato inaugurato nel 1989. All’esterno, nel vasto piazzale spalancato sul mare si erge la grande statua in ghisa di Ferdinando II. Alta più di 4 metri e fusa nell’Opificio nel 1852, ritrae il sovrano che ordina con gesto regale la fondazione delle Officine e sembra vegliare soddisfatto sulla sua preziosa creatura.

INFORMAZIONI

Fondazione FS Italiane

Internet www.fondazionefs.it