Storie di sguardi, volti e figure.
Vicenza, Basilica Palladiana, fino al 20 gennaio 2013.
Orari prolungati, musica e gastronomia per Il Gran Finale della mostra con i ristoratori che accolgono con le delizie di territorio i visitatori in coda.
La febbre della mostra ha contagiato Vicenza. Lo riconoscono il Comune, la Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancora che, con Linea d'ombra e con Unicredit e Gruppo Euromobil, hanno reso possibile l'evento. Si sono così visti ristoranti felicemente costretti a tripli e quadrupli turni di servizio, hotel da tutto esaurito in una stagione che tradizionalmente non è tra le più fortunate, dal punto di vista turistico. Ed è stata proprio la scoperta di Vicenza città d'arte tra le più affascinati in Italia ad aver stupito i visitatori della mostra che, usciti dalla Basilica Palladiana, non si sono lasciati sfuggire l'occasione di ammirare il nuovo Palladio Museum, Palazzo Chiericati, la Chiesa di Santa Corona, tutti di recente restauro o realizzazione, o il magico Teatro Olimpico. Questi e gli altri monumenti vicentini hanno visto raddoppiare o triplicare i loro visitatori.
Per offrire a tutti la possibilità di ammirare la mostra, prima del suo riallestimento alla Gran Guardia di Verona, Linea d'ombra ha deciso di ampliare ulteriormente gli orari di apertura: sabato 12 gennaio l'esposizione resterà aperta fino alle 23, domenica 13 sino alle 22, giovedì 17 gennaio fino alle 22, venerdì 18 gennaio fino alle 23, sabato 19 gennaio fino alle 2 della notte.
Si moltiplicano intanto le iniziative collaterali in città: tra le tante, citiamo il concerto del pianista Filippo Gamba, sabato 19 gennaio alle ore 20.30 nella chiesa di San Vincenzo Martire, proprio di fronte alla Basilica Palladiana in piazza dei Signori. Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Vicenza, oltre che città d'arte Patrimonio dell'Umanità è anche città celebre per la sua cucina. Baccalà, risotti, paste e non solo, accompagnati dagli splendidi vini di territorio.
Un saporito assaggio lo avranno, come omaggio della città e dei suoi ristoratori, i visitatori dell'ultimo fine settimana di mostra. Sono previste code e il piacere di un genere di conforto non può che essere gradito. Per questo, alcuni ristoratori del centro storico hanno deciso di accettare l'invito di Comune e Linea d'ombra ad offrire questo ulteriore segno di accoglienza e benvenuto ai visitatori della mostra. A chi attende di poter accedere, verranno offerti esempi della eccellenza culinaria vicentina. Si calcola che ad essere degustati saranno non meno di 8 mila "piatti di benvenuto". Si comincerà venerdì 18, dalle 19.30 alle 23, con un piatto per tutti, replicato sabato dalle 19 alle 2 di notte. Per ricominciare domenica 20 gennaio, ultimo giorno di mostra, con la colazione (brioches, cioccolata o the caldi) dalle 8 alle 12, per seguire, dalle 12 alle 15, con il pranzo. Il menù, tutto creato con prodotti e ricette di territorio propone, di volta in volta, il risotto con baccalà, la pasta e fagioli o i bigoli all'anitra, accompagnati da vin brulè e dessert tipico.
I rappresentanti dei ristoratori affermano: "E' un modo semplice, diretto e speriamo gradito, di ringraziare tutti coloro che hanno scoperto la nostra città, ritornando entusiasti a casa. E' un segno dell'ospitalità vicentina a nostri nuovi amici, conosciuti nella felice occasione di questa mostra".
A Vicenza, Capodanno insieme a Raffaello, Van Gogh, Picasso e gli Altri, in Casa Palladio. Mentre la mostra amplia l'orario di apertura per accogliere la folla di visitatori.
Linea d'ombra, con il Comune di Vicenza e il Consorzio "Vicenza è", offre la possibilità di un Capodanno davvero diverso. E in eccellente compagnia, quella dei maestri allineati nella grande mostra "Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e figure" allestita in Basilica Palladiana.
Due le possibilità che gli organizzatori propongono a chi vuole godere di un Capodanno d'arte a Vicenza.
La prima prevede un Capodanno tra gli affreschi e gli stucchi di antiche prestigiose dimore vicentine. Saranno infatti ben tre i palazzi del centro storico ad aprire le loro porte ai visitatori della mostra per i cenoni di fine anno. Assieme ai tre palazzi, questa prima offerta riguarda anche una bellissima villa settecentesca dell'immediato circondario. Si potrà così cenare immersi nella storia, e in due casi in palazzi progettati dallo stesso Palladio nel XVI secolo.
Ma per chi lo desiderasse, un nutrito numero di ristoranti del centro storico, a due passi dalla Basilica Palladiana, offrirà ai visitatori della mostra il cenone di fine anno. Secondo menu e prezzi che potranno variare da locale a locale.
L'iniziativa del cenone a Vicenza è riservata esclusivamente a coloro che avranno prima prenotato il biglietto d'ingresso in mostra per le giornate del 31 dicembre e dell'1 gennaio. E i prezzi di favore saranno riservati solo ai visitatori dell'esposizione che dimostreranno di avere prenotato l'ingresso in Basilica Palladiana.
I prezzi dei biglietti per la mostra Raffaello verso Picasso non subiranno alcuna maggiorazione per il 31 dicembre e l'1 gennaio e potrete quindi acquistarli, prenotandoli, alle cifre consuete. Ridotti compresi.
Il cenone nei tre palazzi storici a Vicenza (Palazzo Chiericati, Palazzo Valmarana Braga Rosa, Palazzo Cordellina) e nella Villa Cordellina Lombardi a Montecchio Maggiore alle porte della città, avrà un costo a persona di 75 euro, con un menu unico uguale per tutte le sedi.
Il cenone a Palazzo Chiericati, sede del Museo Civico e proprio di fronte al Teatro Olimpico, comprenderà anche la visita notturna alla mostra "Cinque secoli di volti", attualmente allestita in quella sede.
Per le prenotazioni riguardanti la mostra, è necessario chiamare il call center di Linea d'ombra (0422 429999) oppure prenotarsi sul sito www.lineadombra.it. Ai medesimi recapiti ci si potrà rivolgere anche per prenotare le visite guidate.
Per le prenotazioni riguardanti i cenoni nei palazzi storici di Vicenza e nella Villa Cordellina, responsabile delle prenotazioni stesse è il consorzio "Vicenza è", che quindi andrà chiamato al numero 0444 994770. Indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - sito www.vicenzae.org. A questi indirizzi si deve fare riferimento anche per le prenotazioni alberghiere e per eventuali visite a palazzi e ville palladiane.
Tutti i dettagli di questa originale iniziativa sono consultabili sul sito di Linea d'ombra e sul sito del Consorzio Vicenza è.
Per il grande successo di pubblico che la mostra "Raffaello verso Picasso" sta riscuotendo, è stato deciso l'ampliamento dell'orario per le ultime quattro settimane di apertura, ovvero dal 26 dicembre al 20 gennaio: dal lunedì al giovedì dalle ore 9.00 alle 20.00; il venerdì, sabato e domenica dalle 9.00 alle 21.00
- Lunedì 31 dicembre la mostra sarà aperta dalle 10.00 alle 02.00.
- Il primo gennaio la mostra aprirà dalle 10.00 alle 20.00
La Basilica Palladiana di Vicenza, conclusi i restauri cui è stata sottoposta negli ultimi cinque anni, riapre al pubblico per accogliere una folla di personalità. Quelle ritratte dai maggiori interpreti della pittura italiana e internazionale, dal Quattrocento sino alla fine del Novecento.
La mostra Raffaello verso Picasso non è, né vuole essere, una storia completa dell'arte del ritratto. E' una magnifica, affascinante e ben circostanziata sequenza di opere-capolavoro che il curatore, Marco Goldin, ha scelto per raccontare una sua interpretazione di questo fondamentale ambito della pittura, proponendo non un percorso di successione cronologica ma, come gli è consueto, uno stimolante gioco di confronti, rimandi, assonanze tra artisti e soggetti, tra epoche e scuole.
In mostra, una novantina di quadri straordinari, provenienti dai musei dei vari Continenti e da alcune gelose collezioni private sia europee che americane. Raccontano la più grande storia che la pittura ricordi, quella dedicata al ritratto e alla figura. E non a caso il titolo scelto è Raffaello verso Picasso, cioè il lungo percorso che dal senso di una perfezione delle forme giunge fino alla rottura di quella stessa forma, con la ricerca cubista novecentesca. Il volto e il corpo rappresentati, dall'armonia rinascimentale fino all'inquietudine del XX secolo. E quel verso del titolo indica allo stesso tempo l'andare da un punto a un altro punto della storia dell'arte - il moto verso luogo - e il senso di una lotta tra l'elemento apollineo e quello dionisiaco.
Sviluppata in quattro ampie sezioni tematiche (Il sentimento religioso; La nobiltà del ritratto, Il ritratto quotidiano; Il Novecento; Lo sguardo inquieto), la mostra racconta quella vicenda attraverso immagini celebri. Che dai ritratti e dalle figure per esempio di Fra' Angelico, Botticelli, Mantegna, Bellini, Giorgione, Raffaello, Tiziano, Veronese, Dürer, Cranach, Pontormo e poi ancora tra gli altri di Rubens, Caravaggio, Van Dyck, Rembrandt, Velázquez, El Greco, Goya, Tiepolo arriva fino agli Impressionisti da Manet a Van Gogh, da Renoir a Gauguin, da Cézanne a Monet e ai grandi pittori del XX secolo da Munch, Picasso, Matisse, Modigliani e Bonnard fino a Giacometti, Balthus, Bacon e Freud. Solo per dire di alcuni tra i moltissimi che compongono a Vicenza questo superlativo museo dei musei. Ma non generico e invece dedicato all'immagine universale dell'uomo tra sacro e profano. Tra vita quotidiana e celebrazione di sé nella regalità delle corti, tra sentimento religioso e rappresentazione della propria immagine negli autoritratti, soprattutto tra Ottocento e Novecento.
Chiusa a Vicenza, solo due settimane dopo, e con un titolo modificato, la mostra riaprirà a Verona, in un'altra sede prestigiosa come il Palazzo della Gran Guardia, proprio di fronte all'Arena. Il cuore dell'esposizione resterà lo stesso e sempre un centinaio saranno le opere. E se alcune rientreranno nei musei di provenienza, altre, bellissime, giungeranno a sostituirle. Tanto che si può con certezza dire come la mostra a Verona potrà essere visitata da chi non l'avesse fatto a Vicenza ma anche da chi volesse rivederla con l'ingresso di altri capolavori. Due saranno gli ambiti che verranno accresciuti. Per primo quello nordico, con opere strepitose e rare per esempio di Memling e Van Eyck, e il riferimento italiano di Antonello da Messina. Poi l'ambito impressionista, con nuovi arrivi per esempio riguardanti Monet e Gauguin. Ma anche l'area pienamente novecentesca, come per esempio accadrà con Francis Bacon. Insomma, Verona rappresenterà un motivo imprescindibile per tornare a vedere grande, grandissima pittura.
Ad accompagnare le due tappe non sarà il tradizionale catalogo, ma un intero libro scritto per l'occasione da Marco Goldin sul tema dell'esposizione.
La mostra in Basilica Palladiana è promossa e sostenuta dalla Città di Vicenza e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona. Fondazione che ha tra l'altro interamente sostenuto il restauro durato cinque anni della Basilica. Come sempre Linea d'ombra si affianca non solo quale società organizzatrice ma anche come partner importante nella produzione della mostra. Main sponsors di questo grande progetto sono realtà che con Linea d'ombra hanno una consolidata tradizione collaborativa: da un lato UniCredit, che ha individuato nella doppia proposta a Vicenza e Verona - territori in cui è presente in modo profondo e diffuso - la qualità necessaria per una nuova forte partnership, e dall'altro il Gruppo Euromobil dei fratelli Lucchetta, che sarà sponsor principale della mostra nella sua sede vicentina, giungendo così a valicare il quindicesimo anno di collaborazione con la società trevigiana.
Informazioni e prenotazioni: www.lineadombra.it
Ufficio Stampa: Studio ESSECI - Sergio Campagnolo
Tel. 049 663499
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Internet www.studioesseci.net