Asfalto, tufo e lenticchie

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Il 9 giugno 2024 è iniziato il viaggio di primavera del gruppo “Turisti in moto” dell’Associazione DLF Caserta che ha raggiunto in Toscana come prima tappa la città del tufo, Pitigliano, tra i borghi più belli d’Italia. Città arroccata su rupi tufacee che affascina ancor prima di entrarci, soltanto scorgendola da lontano.

Il suo centro storico, piccolo, è visitabile nella sua interezza a piedi. Seconda tappa Bomarzo, ai confini con l’Umbria, nel cuore della Tuscia, che si affaccia nella vallata del Tevere con l’imponente edificio Palazzo Orsini, sorto nel 1500 ed oggi sede del municipio; il borgo è noto a tutti soprattutto per il suo bosco sacro o Parco dei Mostri. Qui la roccia magmatica, il piperino, è stata sapientemente modellata e plasmata dagli uomini, su volontà del Principe Pier Francesco Orsini, allo scopo di alleviare il cuore dalle sofferenze per la morte della moglie Giulia Farnese.

Terza tappa Monte Fiascone, sulla via francigena, via che contribuì all’unità culturale dell’Europa nel medioevo. Elementi caratteristici sono la cattedrale di S. Margherita e la Rocca dei Papi da dove è possibile apprezzare lo splendido panorama sul lago di Bolsena.

In sella verso Castel Viscardo, la città del “cotto mattone” fatto a mano e poi verso Lubriano, la più bella terrazza sulla valle dei calanchi, da dove è possibile ammirare la suggestiva e successiva meta: Civita di Bagnoregio. Piccolo borgo, che si sgretola lento e inesorabile a causa delle fortissime erosioni atmosferiche, il quale sorge su di un’isolata collina argillosa nella valle, raggiungibile da un unico ponte che lo collega al belvedere di Bagnoregio, sospesa nella valle dove scorrono due piccoli torrenti, Torbido e Chiaro, reca il fascino del mito e della storia.

Da qui si è partiti per Orvieto. Anch’essa su un rilievo isolato, costone di roccia tufacea chiamato Rupe. Proprio le caratteristiche di questa roccia indussero gli abitanti di Orvieto a scavare gallerie, labirinti di grotte e pozzi, quali ad esempio il Pozzo di S. Patrizio. Nella città di Orvieto hanno sede diversi monumenti e luoghi d’interesse storico-culturale tra cui spicca il Duomo, capolavoro dell’architettura gotica italiana.

Attratti dalle splendide vallate e vogliosi di natura ci siamo diretti a Castelluccio di Norcia, alla volta della fioritura delle lenticchie nella piana nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, percorrendo strade che ad ogni curva regalavano panorami mozzafiato e macchie di colori nel verde. Percorsa l’intera Pian Grande, per raggiungere L’Aquila abbiamo attraversato Arquata del Tronto, unico comune d’Europa compreso in due parchi nazionali, Sibillini e del Gran Sasso. Qui sulle caratteristiche case in pietra ancora sono visibili le devastazioni del terremoto. L’ultimo giorno, il 12 giugno, partiti da L’Aquila per tornare a casa, abbiamo attraversato le gole di roccia calcaree scavate dal fiume Sagittario e dal quale prendono il nome.

Anche questo viaggio ci ha regalato scorci di splendida bellezza facendoci scoprire che le rocce non sono semplice materia “inanimata” ma dinamica, mutevole e trasformata nel tempo, dalla natura o dall’uomo, capace di suscitare incanto. Nel corso del viaggio, poco più di 1.000 km, e per le foto, nessun motociclista è stato maltrattato.

Caserta 12/06/2024

Luca Iazzetta, DLF Caserta

 

 

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