OML di Milano Smistamento

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Dopo i successi riscossi nelle scorse edizioni del progetto Scuola Ferrovia, attuato dall'Associazione DLF Milano con le scuole della città e provincia, è proseguita con entusiasmo l'attività didattica realizzata attraverso visite alle Officine Meccaniche delle Ferrovie dello Stato, mirate a far conoscere agli studenti il processo di manutenzione dei materiali rotabili.

Il Progetto Scuola Ferrovia è rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado, ovviamente differenziamo le nostre proposte in base all'età dei destinatari, prevalentemente indirizziamo alle visite degli impianti ferroviari le classi dalla III media al V anno delle superiori, che sono studenti di età dai 12 ai 18 anni: è per loro entusiasmante vedere le locomotive dal vivo e venire a conoscenza delle varie fasi di lavorazione all'interno di un'Officina.

Noi ferrovieri in pensione, siamo meravigliati nel vedere l'interesse dei ragazzi e dei loro insegnanti: ogni volta, un susseguirsi di domande, curiosità, osservazioni acute e ben motivate, per le quali ci succede anche di dover fare appello alla nostra memoria per trovare le risposte esatte ed esaurienti, questo ci esorta a mantenerci aggiornati sulle novità tecnologiche nell’ambito ferroviario.

Entrare in contatto con gli ambienti di lavoro e con le persone che si occupano quotidianamente della "salute" dei nostri amati treni, permette ai ragazzi di conoscere da dietro le quinte la vita dell'amico treno, percezione che li renderà in grado di produrre elaborati dotti e fantasiosi. Lo sviluppo del tema Treno infatti (tramite disegni, scritti, elaborati grafici e costruzioni varie) è la premessa esplicita del nostro progetto e, come lo scorso anno, che ha prodotto risultati grandiosi, ci aspettiamo degli ottimi lavori da tutte le scuole partecipanti.

L'incontro col personale dell’Officina sorprende anche noi: il tempo trasforma le cose e tutti sappiamo che l'evoluzione non si ferma e chi come noi, a distanza di anni rivisita luoghi ben conosciuti, si trova di fronte a mutamenti di ordine logistico, tecnico, amministrativo, e riscoprono anche tesori nascosti che, vissuti in passato solo come strumenti di lavoro, rivivono oggi la loro dignità di monumenti dell'operosità dell'uomo.

Così è avvenuto per me durante la visita all'Officina Manutenzione Locomotive di Milano Smistamento, con una scolaresca di 45 alunni di III media, lo scorso 24 febbraio, che ha risvegliato i miei ricordi.

Molti anni sono passati. Ricordo il Deposito quando ancora era attiva la Rimessa delle locomotive a vapore. La chiamavamo "la Rotonda" per la sua forma: una struttura circolare, di muratura con mattoni a vista ed i suoi finestroni ad arco, al centro una piattaforma girevole per manovrare le vaporiere e posizionarle sui binari, raggi di quel "grande sole" dell'anello circolare dove venivano eseguite le varie riparazioni.

A fianco della Rotonda la "Ciminiera" della vecchia fornace delle Madri di Santa Radegonda, ove trovavano posto i crogiuoli per fondere il metallo bianco dei cuscinetti delle locomotive a vapore. Superstite delle demolizioni di molti anni addietro, s'innalza ancora questa antica torre, ormai muta dei suoi segnali di fumo, ma ancor bella, tanto da esser considerata oggi monumento nazionale. Di forma cilindrica, anch'essa con mattoni a vista, rivela in una sua nicchia un bellissimo crocifisso.

Altro tesoro piacevolmente riscoperto, la Chiesetta, vicino all'ingresso di Via Corelli, 61: un vero gioiello, costruito per volontà della dirigenza e delle maestranze dell'Officina nel 1953, in collaborazione tra gli uffici, a quel tempo denominati: Materiale/Trazione e Lavori/Armamento. Consacrata nel 1955 dal Cardinale Montini, l’allora Vescovo di Milano e successivamente Papa Paolo VI, alla presenza di autorità cattoliche, civili e ferroviarie, divenne da quel momento il riferimento religioso di numerosi ferrovieri e di molte famiglie che dimoravano nelle vicinanze.

Da molto tempo le funzioni religiose sono venute a mancare, per motivi che non siamo riusciti a ricostruire; ci giunge però una bella notizia: i dirigenti dei vari settori del Deposito hanno preso contatto con le autorità ecclesiastiche ed hanno concordato la ripresa delle funzioni religiose di un tempo ed è in corso di preparazione un progetto di restauro dell'opera ormai indispensabile, Notevole entusiasmo anima le maestranze dell'Impianto che si vedranno impegnati volontariamente nelle opere di ripristino.

Ci rende felici occuparci ancora dei nostri luoghi di lavoro e ancor più avere la possibilità di trasmettere ai giovani la nostra passione, augurandoci non solo di mostrare loro qualcosa di interessante, ma soprattutto di poter essere, nel nostro piccolo, testimoni dell'amore per la propria professione.

 

 

 

INFORMAZIONI

Sante Mazziero

338 8060940
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