Alcuni anni fa, ho conosciuto in stazione una coppia studenti che frequentavano l’Università di Milano Bicocca: arrivavano con il treno alla Stazione di Milano Greco-Pirelli e raggiungevano le loro Facoltà. Terminate le ore di studio, si ritrovavano in stazione per prendere il treno e tornare ognuno alla propria residenza, che in questo caso era la cittadina di Carnate Brianza. Due studenti universitari, pendolari come tanti altri, che giornalmente affollavano la Stazione di Milano Greco-Pirelli.
Un bel giorno, di primo pomeriggio, questi due ragazzi mi si accostarono per chiedere delle informazioni: “Ci scusi signore, abbiamo saputo che qui vicino c’è un centro che si occupa di ferromodellismo. Cortesemente, ci saprebbe indicare dove si trova?”
Io risposi: “Certamente, vedete quella struttura aldilà dei binari? Molti anni addietro era lo Scalo Merci di Milano Greco-Pirelli. Il Centro che state cercando si trova tra le due serrande sul lato destro del fabbricato”.
“Noi vorremmo visitarlo, come possiamo fare?”
E io: “Possiamo telefonare e chiedere informazioni. Giacché le serrande sono aperte, sicuramente ci sarà qualcuno”. Composi il numero e dall’altro capo mi rispose una voce a me ben nota, quindi, una volta fatte le dovute precisazioni, ho passato la parola direttamente agli interessati, i quali hanno potuto accordarsi per effettuare subito la visita al Centro. Io con molto piacere ho fatto loro da guida.
Per gli studenti era un giorno di disagio, poiché era in corso uno sciopero del personale FS. La voce dell’altoparlante in stazione annunciava la soppressione dei treni e un po’ alla volta i marciapiedi si affollarono di viaggiatori dall’aria sofferente, tutti nell’attesa di sentire finalmente l’annuncio buono.
Ai nostri due ragazzi quel giorno non tutto sembrò disagio: hanno speso con profitto il tempo di forzata attesa causato dallo sciopero e hanno realizzato un loro sogno.
Accolti dal Presidente dell’associazione FGPM - Fermodellisti Greco-Pirelli Milano, il ragazzo e la ragazza furono estasiati nel vedere quel complesso di strade ferrate con i rispettivi paesaggi in miniatura, egregiamente presentati nelle più salienti tracce storiche, e nel vedere quattro magnifici trenini che viaggiavano sui binari dell’intero diorama.
Ma chi sono i FERMODELLISTI? Sono degli appassionati delle strade ferrate e dei mezzi che le percorrono. Riproducono dei paesaggi che, per effetto di prospettiva e giochi di luce, danno al visitatore l’illusione di un panorama naturale: dai percorsi che attraversano le città, alle montagne dove si vedono pascoli di mucche e greggi, dalle gallerie, seggiovie, fiumi, cascate alle stazioni, officine, e tanto ancora. Tutto costruito fedelmente in proporzione matematica, con i treni in miniatura che viaggiano con le stesse modalità e l’ordine di servizio dei semoventi giganti regolarmente in esercizio. Delle vere centraline elettroniche azionano tutto il movimento, come una piccola Cabina ACEI. I modellini riproducono la realtà in modo impressionante: nei segnali, nei passaggi a livello, la velocità, gli scambi, le frenate, gli annunci, il sonoro è personalizzato in tutte le sequenze.
I due studenti si sono rivelati appassionati di treno a 360 gradi, hanno raccontato di nutrire amore per il treno fin da piccolini. Lui aveva il nonno materno che era Capostazione, lei aveva un prozio Capotecnico di Officina. Inoltre, era evidente che ci fosse tra loro qualcosa di più, oltre all’amicizia.
Era il 12 febbraio, mancavano due giorni a San Valentino, protettore degli innamorati. Mi hanno confidato che in quel giorno avrebbero festeggiato il loro fidanzamento. Una scoperta inattesa ha addolcito e reso romantica la loro giornata… Il treno affascina a tutte le età!
INFORMAZIONI
Sante Mazziero, socio DLF Milano
cell. 3388060940
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.