Martedì 13 aprile 2021 - Anche Rete Ferroviaria Italiana ha partecipato all'apertura della Ciclovia del Sole, la pista ciclabile che sorge sull’ex ferrovia Bologna-Verona. La Ciclovia del Sole si inserisce in una delle più importanti ciclabili europee, la Eurovelo 7 che unisce Capo Nord, in Norvegia, a Malta toccando altri sette paesi: Finlandia, Svezia, Danimarca, Germania, Repubblica Ceca, Austria e Italia, per un totale di circa 7.400 chilometri.
L’evento, trasmesso in diretta sul web, inaugura il tratto emiliano, realizzato in due anni da Città Metropolitana di Bologna per un costo di 5 milioni di euro: 46 chilometri di nuovo tracciato che dalla provincia di Modena arriva alle porte di Bologna attraversando otto comuni (Mirandola, San Felice sul Panaro, Camposanto, Crevalcore, Sant’Agata Bolognese, San Giovanni in Persiceto, Sala Bolognese e Anzola dell’Emilia), per oltre 100mila abitanti complessivi.
Alla cerimonia di inaugurazione, che nel rispetto delle restrizioni anti Covid si è tenuta senza pubblico, l’amministratrice delegata di RFI Vera Fiorani e il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini sono intervenuti in collegamento da Roma, affiancando il sindaco metropolitano di Bologna Virginio Merola e il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.
«L’inaugurazione di questo tratto della Ciclovia del Sole è un virtuoso esempio di economia circolare, di riuso in chiave green di un tracciato ferroviario che modifica la sua originaria funzione conservandone alcune missioni, come la valorizzazione del territorio, stavolta in chiave di mobilità turistica dolce e sostenibile. - ha dichiarato Vera Fiorani, amministratrice delegata e direttrice generale di RFI - Tutto questo è coerente con le strategie del Gruppo FS che vedono RFI impegnata nel realizzare e tenere in efficienza infrastrutture sempre più resilienti e sostenibili, necessarie per offrire servizi integrati e altrettanto sostenibili, e nel creare valore condiviso attraverso i propri asset, anche con quelli che sembrano aver perso valore. Ne sono un esempio i quasi 500 chilometri di ex linee ferroviarie FS che, grazie anche alla sensibilità di amministratori locali lungimiranti, sono state trasformate in greenways diventando volano di sviluppo e di promozione turistica ed economica. Altri 1000 chilometri dismessi in tutta Italia, attendono di diventarlo.»
La Ciclovia del Sole si inserisce in una delle più importanti ciclabili europee, la Eurovelo 7 che unisce Capo Nord, in Norvegia, a Malta toccando altri sette paesi: Finlandia, Svezia, Danimarca, Germania, Repubblica Ceca, Austria e Italia, per un totale di circa 7.400 chilometri. Con l’apertura di oggi, la parte italiana del tracciato è di fatto percorribile da Bolzano a Bologna, mentre, in futuro, attraverserà l’Appennino bolognese fino al crinale tra Emilia e Toscana, dove il percorso continuerà fino a Firenze.
Oltre a inserirsi in una politica per la mobilità sostenibile e dolce, e a promuovere in generale l’uso della bicicletta, la Ciclovia del Sole Verona-Firenze vuole contribuire a sviluppare il cicloturismo in Italia. L’intermodalità è garantita dagli hub ferroviari con 44 stazioni presenti nel raggio di 3 chilometri dalla ciclovia, entro i 6 chilometri altre 68 stazioni mentre 108 sono nel raggio di 12 chilometri.
«Il nostro governo, rafforzando quello che il governo precedente aveva già immaginato, intende inserire nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza un investimento senza precedenti proprio sulla mobilita dolce e sull'uso di nuovi strumenti di mobilità ciclistica.» Lo ha detto, in video collegamento, il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini «Abbiamo inserito nel PNRR un investimento di 600 milioni di cui 200 milioni dedicati alla mobilità all'interno delle città e aree metropolitane e 400 milioni per la realizzazione di ciclovie turistiche e ciclovie nel quadro europeo di sviluppo e lo facciamo insieme alle FS. Lo facciamo andando anche al di là di quello che il Piano prevede finalizzando, come abbiamo fatto con un primo finanziamento di 4 milioni, la realizzazione di piste ciclabili che connettano le stazioni con le università. Proseguiremo - ha sottolineato Giovannini - i fondi già ci sono, abbiamo stanziato 4 milioni con il decreto recente e ci sono altri 11 milioni che verranno destinati nei prossimi mesi a progetti che leghino appunto stazioni ferroviarie e università.»
Il taglio del nastro è avvenuto nei pressi dell’ex stazione Bolognina di Crevalcore, lungo la ciclovia: un luogo pregno di significato dove, nel 2005, avvenne il tragico incidente ferroviario con 17 vittime e 80 feriti. Da allora, il raddoppio dei binari e il potenziamento tecnologico ne hanno innalzato la sicurezza a standard di eccellenza europei, liberando così la vecchia linea Bologna-Verona su cui ora corre la Ciclovia del Sole. RFI ha inoltre riqualificato i tre edifici dell’ex stazione, ceduta in comodato d’uso al comune, e ripristinato le aree verdi limitrofe.
A condurre la mattinata è stata la giornalista televisiva Sabrina Orlandi, dialogando con le istituzioni, il giornalista Mario Calabresi e il CT della nazionale di ciclismo e presidente Apt Emilia-Romagna Davide Cassani che a FSnews ha parlato con passione di cicloturismo, mobilità sostenibile e promozione del territorio.
La Ciclovia del Sole è un viaggio nel cuore della pianura bolognese, tra borghi ricchi di arte e cultura, aree naturalistiche dove rilassarsi o praticare birdwatching e godere dell’ospitalità e della buona cucina tipiche della zona. Il tratto aperto oggi, realizzato in pavimentazione ecologica Ecoval, è dotato di 22 totem turistici, specifica segnaletica e cinque piazzole per la sosta illuminate ed equipaggiate di WiFi, carica cellulare ed e-bike, kit di riparazione, rastrelliere, acqua, tavolini e cestini. E presto, su ogni piazzola, sarà installato l’impianto fotovoltaico.
Di prossima apertura, il primo Bed&Bike dell’Emilia-Romagna, accanto alla stazione ferroviaria di San Giovanni in Persiceto, dove i ciclisti potranno sostare, pernottare e usufruire di un’annessa attività di riparazione/deposito per biciclette. Sono in corso le ultime fasi di collaudo a cui seguirà l’affidamento della gestione tramite bando.