Women in Rail

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Women in Rail, l'accordo europeo per promuovere l'occupazione femminile nel settore ferroviario, è stato firmato a Bruxelles da CER e ETF, il 5 novembre 2021. Un accordo per far crescere il numero delle donne nel settore ferroviario e migliorarne le condizioni di lavoro. Questo l’obiettivo di Women in Rail, firmato lo scorso 5 novembre a Bruxelles dalla Comunità delle Società Ferroviarie e Infrastrutturali Europee (CER) e la Federazione Europea dei Lavoratori dei Trasporti (ETF).

L’intesa è stata finalizzata dopo una lunga negoziazione e ha visto, in tutte le fasi, il contributo del Gruppo FS Italiane.

WIR costituisce la tappa più recente di un percorso iniziato nel 2004 con report, indagini e raccomandazioni promossi nella cornice del dialogo sociale settoriale che si svolge nell’ambito della Commissione Europea.

Women in Rail, che consta di articoli vincolanti e parti facoltative, indica alle imprese i principi da seguire e le misure da attuare: le imprese devono implementare le politiche per le pari opportunità e garantire lo stesso trattamento a lavoratori e lavoratrici, assicurare un rappresentanza bilanciata nei board aziendali, permettere di conciliare i tempi lavorativi con la vita privata. Prescrive di eliminare le differenze di salario, rimuovere gli ostacoli alla progressione della carriera e spinge ad approntare processi di recruitment che attraggano le donne.

Anche gli ambienti di lavoro devono essere adatti alle esigenze delle dipendenti, con particolare attenzione alla loro sicurezza e privacy. I dispositivi di protezione individuale vanno progettati in base alle caratteristiche fisiche femminili.

Altro campo d’azione è la prevenzione di molestie e abusi e il contrasto di ogni tipo di comportamento sessista che, oltre a ledere la donna nella sua dignità e a sminuirne il valore, provocano effetti negativi in termini di assenteismo e turnover.

Gli obiettivi di Women in Rail corrispondono alle sfide dell’UE, considerando che l’inclusione e l’uguaglianza sono tra le principali priorità della Commissione di Ursula von der Leyen. Pur contenendo standard minimi, WIR rappresenta un traguardo rilevante perché affronta alcune tematiche poco trattate nell’ambito della contrattazione aziendale.

Un concreto passo in avanti data anche l’enorme difformità dei contesti da cui partono i vari Paesi rappresentati nella CER.

 

 

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