Roma, dal 25 settembre al 24 novembre 2013.
The art reacts, con l’arte si può reagire, è la proposta - e l’augurio - alla città del Romaeuropa Festival 28a edizione. Due mesi di danza, teatro, musica, incontri e arti visive tra 12 palcoscenici della Capitale: dal 25 settembre al 24 novembre sono in programma 41 appuntamenti per 76 giorni di spettacoli, di cui 16 in prima italiana e 27 opere della mostra Digital Life, alla sua quarta edizione dal titolo Liquid Landscapes.
“RomaEuropa Festival 2013” è arrivato alle 28a edizione ed è stato presentato a Roma da Monique Veaute, la Presidente Fondazione Romaeuropa, Franco Bernabè, presidente Telecom Italia e Lidia Ravera, assessore alle politiche culturali Regione Lazio.
Il Festival è prodotto dalla Fondazione Romaeuropa in partnership con Telecom Italia, è reso possibile da una rete di sostenitori pubblici e privati tra i quali il ministro dei Beni Culturali, il Comune di Roma e la Regione Lazio. Telecom partecipa attivamente al progetto con la rassegna Metamondi, quattro spettacoli trasmessi in streaming e on demand sul sito telecomitalia.com, un servizio che permette al telespettatore di interagire, aprendo così i teatri alle forme di comunicazione in tempo reale di internet.
RomaEuropa Festival rappresenta da sempre un punto di riferimento importante a livello internazionale per quanto riguarda l’aspetto innovativo, la proiezione del futuro è fondamentali in tutti i settori, se si vuole sopravvivere soprattutto in tempi di crisi. Roma grazie ad eventi come questi diventa una sede importante per lo sviluppo dell’arte contemporanea.
Protagonisti del Festival saranno il teatro internazionale, la danza e la musica, ospitati in diversi palcoscenici della Capitale: dal Teatro Vascello al Teatro Eliseo, al Palladium al MAXXI.
Dal 25 settembre per oltre due mesi su 12 palcoscenici, arrivano 67 protagonisti della scena contemporanea internazionale, come Thomas Ostermeier, Romeo Castellucci, Jan Fabre, Antonio Latella, Emanuel Gat, Sasha Waltz, Teho Teardo e Michele Riondino, Guy Cassiers, Ryoichi Kurokawa, Mattia Casalegno, Paul Thorel, solo per citare alcuni degli artisti, invitati “perché - spiega il Direttore Fabrizio Grifasi - offrano il loro sguardo sull’uomo del nostro tempo, con le sue contraddizioni, attraverso forme ed estetiche molto diverse, quasi che la molteplicità sia la cifra unificante di quel momento imprendibile che definiamo contemporaneità”.
L’arte reagisce, interpreta, reinterpreta, spinge ad agire e a rischiare: Romaeuropa Festival 2013 è reso possibile da una rete di sostenitori, pubblico/privata, italiana ed europea. Ne fanno parte il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, gli Assessorati alle politiche culturali di Comune di Roma e Regione Lazio; le reti culturali europee Réseau Varèse e Theatron; gli Istituti culturali, come il Goethe Institut e l’Accademia di Francia; le Ambasciate - Francia, Germania, Israele, Olanda, Spagna, la Delegazione del Québec -; le istituzioni romane, quali il Teatro di Roma, l’Università Roma Tre, i musei MACRO e MAXXI, il Teatro Eliseo, l’Auditorium Conciliazione, la Fondazione Musica per Roma, l’Accademia di Santa Cecilia, il Teatro Vascello; centri di produzione artistica come l’IRCAM e Le Fresnoy-Studio national des arts contemporains; la Fondazione Nuovi Mecenati. Un network complesso e prezioso per l’attività della Fondazione, indispensabile in questo particolare momento della vita del Paese.
“È un vecchio sogno - commenta l’Assessore Ravera - di quelli che congeli facilmente nella categoria dell'irrealizzabile, che l'arte - musica, danza, teatro, istallazione -, senza steccati o titolazioni da archivio, invada il territorio e si proponga ai cittadini. Il Festival Romaeuropa è un miraggio realizzato, il viaggio che tutti vorremmo organizzare per noi stessi”.
Romaeuropa Festival 2013
INFORMAZIONI
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