Oriente Occidente - La Danza dei Cinque Sensi

Cultura e Spettacolo
Grandezza Carattere

Rovereto (TN), dal 31 agosto all’8 settembre 2018 - Spettacoli, incontri e ingresso ridotto nelle sedi del Mart in occasione della 38esima edizione del Festival di danza contemporanea. Il Mart collabora con il Festival di danza contemporanea Oriente Occidente alla realizzazione di tre spettacoli e ospita gli incontri della rassegna Linguaggi, approfondimenti sul tema La Nuova Via della Seta.

Gli spettatori in possesso del pass Oriente Occidente Emozioni avranno diritto all'ingresso ridotto nelle sedi del Mart fino al 31 dicembre 2018.

Oriente Occidente Dance Festival invade la città di Rovereto! Dal 31 agosto all'8 settembre grandi coreografi internazionali, giovani talenti, creazioni site specific e open air. La danza che esce dai teatri per riversarsi nelle strade e nelle piazze della città.

Guarda il video su youtube.com

Con: Compañía Sharon Fridman | Carlo Diego Massari | Cie Daraomaï | Pontus Lidberg Dance | Davide Valrosso | Vincent Warin - Cie 3.6/3.4 | Compagnia di Danza Körper | Salvo Lombardo | Irene Russolillo | La Veronal | S20 Hiroaki Umeda | Johanna Nuutinen +CO | Motionhouse | Sankai Juku CollettivoPirateJenny | Compagnia Xe diretta da Julie Ann Anzilotti | Patricia Guerrero | Xie Xin Dance Theatre | Compagnie Dyptik | Sanpapié | Teatro della Contraddizione | Wanda Moretti | Il Posto Danza Verticale | Compagnia Abbondanza Bertoni | Aterballetto Fondazione Nazionale della Danza.

Oriente Occidente Dance Festival 2018

Dal 7 agosto la biglietteria di Oriente Occidente vi aspetta!

A Rovereto, Corso Rosmini 58, piano terra, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 14 e dalle 15 alle 18.
Durante il Festival Oriente Occidente dal 31 agosto all’8 settembre l’acquisto sarà possibile anche nelle giornate di sabato e domenica con orario 10-14 e 15-18 e nei luoghi di spettacolo da mezz’ora prima dell’inizio dello spettacolo (solo contanti)

Nel frattempo è ancora possibile acquistare i biglietti online su www.orienteoccidente.it

O al telefono con carta di credito chiamando il numero 0464 431660
dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18

INFORMAZIONI

web www.orienteoccidente.it
facebook Festival Oriente Occidente

Oriente Occidente Dance Festival 2018

 

Linguaggi 2018: la Nuova Via della Seta

Rovereto (TN), dall’1 all’8 settembre 2018 - La sezione di incontri, testimonianze e riflessioni di Oriente Occidente Dance Festival. Ripercorrere la Via della Seta scoprendone antichi e nuovi significati. Linguaggi apre lo sguardo oltre i palcoscenici del Festival per affrontare un percorso di testimonianze e riflessioni su come l’umana percezione ponga frontiere e confini ove il dato geografico racconta di strade e incontri. Una serie di appuntamenti per indagare le potenzialità umane, culturali e geopolitiche delle nuove strategie di dialogo internazionali.

Anche quest’anno Oriente Occidente Dance Festival propone un programma fitto di appuntamenti e spettacoli unici, ma anche preziosi momenti di approfondimento ispirati a un tema che non manca di suscitare curiosità e interesse: la Nuova Via della Seta. La Nuova Via della Seta - o come è stata chiamata dagli inglesi, One Belt, One Road (OBOR) - è un’iniziativa strategica avviata nel 2013 dal presidente cinese Xi Jinping che, se seguirà le premesse porterà Europa, Africa e Asia a incrementare i loro legami commerciali e con molta probabilità cambierà anche il modo in cui i continenti si percepiranno reciprocamente, favorendo le contaminazioni culturali e un più ampio accostamento tra civiltà. Da questo nuovo scenario geopolitico in trasformazione muove il cartellone del 38esimo Festival Oriente Occidente con l’Italia strategicamente posta al centro dei traffici artistici e culturali.

Ecco allora avvicendarsi nella Sala Conferenze del Mart esperti quali Lucio Caracciolo, direttore della rivista italiana di geopolitica Limes, il saggista Emanuele Giordana, l’antropologo David Bellatalla e i giornalisti radiofonici Giada Massetti e Simone Pieranni, ma anche autori e registi come la scrittrice israeliana Aylet Gundar-Goshen e la filmaker Eloise Barbieri e protagonisti che in modi diversi hanno incontrato l’alterità geografica e artistica. Salvo Lombardo, artista associato di Oriente Occidente, accompagnato da studiosi quali Viviana Gravano, Sergia Adamo, Marinella Guatterini e Alessandro Pontremoli introdurrà Excelsior, spettacolo in prima assoluta al Festival ispirato al Gran Ballo Excelsior del 1881; Marinella Guatterini con la coreografa Julie Ann Anzilotti della Compagnia XE e il curatore Denis Isaia presenteranno la mostra dedicata alla performance Erodiade – Fame di vento; mentre lo skipper Enrico Tettamanti racconterà di uno dei grandi miti dei navigatori: il passaggio a Nord Ovest, da lui percorso con rotta Ovest-Est.

Inoltre, anche la Libreria Arcadia di Rovereto, libreria ufficiale del Festival, proporrà due appuntamenti collaterali: lo scrittore cinese Yan Lianke e lo sciamano amazzonico Davi Kopenawa. Si ringraziano il Mart - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e Montura.

Oriente Occidente Dance Festival 2018

Di seguito il programma completo con tutti gli appuntamenti.

 

1/9 SALA CONFERENZE DEL MART H 17.30

AYELET GUNDAR-GOSHEN
SVEGLIARE I LEONI e UNA NOTTE SOLTANTO, MARKOVITCH
Un viaggio attraverso l’Himalaya indiano, un incontro casuale con un israeliano che, attraversando il sistema montuoso in moto, aveva investito uno sconosciuto indiano e l’aveva lasciato morire a margine della strada senza fermarsi. Da questa storia vera nasce il libro Svegliare i leoni (2017, La Giuntina) di Ayelet Gundar-Goshen. La vicenda, trasportata nel deserto, indaga fragilità e incongruenze della società israeliana a contatto con i profughi eritrei e somali, recentemente al centro di intransigenti politiche di rimpatrio e trasferimento. Una riflessione sull’aspetto dei “cattivi” e sulla scoperta di mondi prima sconosciuti che ci incuriosiscono e spaventano al tempo stesso, per imparare a riconsiderare il confine tra colpevole e vittima e i rapporti tra “noi” e “loro”.
Nel libro Una notte soltanto, Markovitch (La Giuntina) troviamo invece miscelate vicende intime ed eventi storici; il romanzo si dimostra capace di raccontare con sensualità e umorismo l’infinito desiderio d’amore che accompagna le vite di tutti noi; un desiderio di cui il destino spesso sembra farsi beffe, imbrogliando gli eventi, suscitando passioni non corrisposte, tramutando la felicità in disincanto. Lo scoprirà Yaakov Markovitch, dal volto troppo anonimo per suscitare emozioni, per il quale il matrimonio fittizio con l’incantevole Bella, celebrato solo per procurarle un permesso d’ingresso in Terra d’Israele, sarà l’inizio di un’ossessione amorosa coltivata caparbiamente per tutta la vita. Lo sperimenterà Zeev Feinberg, seduttore impenitente, ma legato da sentimenti fortissimi a Sonia, la sua donna tenace dalla pelle che profuma d’arancia, quando scoprirà il segreto che farà afflosciare anche i suoi celebri, rigogliosi baffi.
Ayelet Gundar-Goshen è nata in Israele nel 1982. Si è laureata in Psicologia clinica all’Università di Tel Aviv. Redattrice per uno dei principali quotidiani israeliani, è attivista del movimento per i diritti civili del suo paese. Collabora con The Cultural Frontline della BBC, il Financial Times, il Time Magazine, la rubrica letteraria del New York Times e The Telegraph. È autrice di sceneggiature che hanno riscosso successo di critica e vari premi, tra cui il Berlin Today Award e il New York City Short Film Festival Award. Con Una notte soltanto, Markovitch (2015, Giuntina) ha vinto in Israele il Premio Sapir per la migliore opera prima. Da Svegliare i leoni (2017, Giuntina) sarà prodotta una serie tv dalla NBC.
Ad intervistare la scrittrice israeliana, Giorgio Gizzi della Libreria Arcadia.

 

2/9 MART LOUNGE H 11

MARINELLA GUATTERINI, JULIE ANN ANZILOTTI, DENIS ISAIA
ALIGHIERO BOETTI: ERODIADE - FAME DI VENTO
Nel 1993 la storia delle relazioni fra l’arte e la danza si arricchisce di un altro capitolo. Alighiero Boetti, allora già protagonista del panorama artistico internazionale, accetta di dedicarsi per Julie Ann Anzilotti alla scenografia di Erodiade - Fame di vento. La riproposizione dello spettacolo, l’apertura della relativa mostra presso il Mart e l’edizione di nuove pagine dedicate alla collaborazione, sono l’occasione per un confronto interdisciplinare. Il Direttore del Mart Gianfranco Maraniello, la coreografa Julie-Ann Anzilotti, la scenografa Tiziana Draghi, il curatore d’arte Denis Isaia e la critica della danza Marinella Guatterini ricostruiscono, fra biografia e tessitura poetica, l’incontro fra i due linguaggi e l’interpretazione dell’incompiuto soggetto di Stéphane Mallarmé.
Marinella Guatterini è docente di Teoria ed Estetica della danza alla Scuola Paolo Grassi di Milano e responsabile delle attività del Corso di Teatrodanza. Saggista e critica di danza e balletto per la Domenica del Sole 24ore. Julie Ann Anzilotti è fondatrice, coreografa e direttrice della Compagnia XE, che nasce del 1991 e risiede dal 1997 presso il Teatro Comunale Niccolini di San Casciano Val di Pesa (FI). Gianfranco Maraniello è uno storico dell’arte italiano e dal 2015 direttore del Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Denis Isaia è ricercatore culturale e curatore d’arte contemporanea. Ha sviluppato progetti collettivi e mostre personali; è curatore presso il Mart.

 

2/9 SALA CONFERENZE DEL MART H 17.30

VIVIANA GRAVANO E SALVO LOMBARDO CON SERGIA ADAMO, MARINELLA GUATTERINI, ALESSANDRO PONTREMOLI.
AROUND EXCELSIOR
In occasione della prima nazionale dello spettacolo Excelsior di Salvo Lombardo, un incontro sui temi che quasi 140 anni fa portarono alla creazione del Gran Ballo Excelsior, balletto che celebrava il trionfo della luce e della civiltà contro l’oscurantismo e le barbarie, le conquiste del progresso, l’imperialismo coloniale e l’affermazione del concetto di identità nazionale. Qual è oggi l’eredità culturale di quell’idea di Occidente della fine del XIX secolo? A discuterne Salvo Lombardo e Viviana Gravano, accompagnati da studiosi provenienti da ambiti di ricerca contigui e complementari. L’incontro sarà preceduto dalla proiezione del docufilm Excelsior (Luca Comerio, 1913): frammenti ritrovati presso la Cineteca di Bologna.
Salvo Lombardo, performer, coreografo e regista, è direttore artistico del gruppo Chiasma e ideatore del progetto Excelsior. È artista associato al Festival Oriente Occidente e collabora con numerosi festival, teatri e compagnie in Italia e all’estero. Viviana Gravano è curatrice e storica dell’arte, professoressa di storia dell’arte contemporanea presso l’Accademia delle Belle Arti di Bologna, specializzata in postcolonial studies e consulente per il progetto Excelsior. Sergia Adamo è docente presso l’Università di Trieste e studiosa di rapporti interculturali, relazioni tra la letteratura, diritto e danza, teorie femministe e gender studies. Marinella Guatterini è docente di Teoria ed Estetica della danza alla Scuola Paolo Grassi di Milano e responsabile delle attività del Corso di Teatrodanza. Saggista e critica di danza e balletto per la Domenica del Sole 24ore. Alessandro Pontremoli è docente di Storia della Danza presso l’Università di Torino, studioso e saggista. Dal 2010 è membro e dal 2018 Presidente della Commissione Consultiva Danza del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.

 

3/9 SALA CONFERENZE DEL MART H 17.30

DAVID BELLATALLA
SULLA VIA DELLA SETA. IN VIAGGIO LUNGO LE ANTICHE CAROVANIERE DELL’ASIA
Non solo seta, pietre preziose, spezie e missive papali, ma soprattutto innovazioni tecnologiche, speculazioni filosofiche, credenze e concetti religiosi. La Via della Seta è stata per secoli l’elemento insostituibile di aggregazione e di sviluppo delle differenti realtà etniche del continente euroasiatico e ancora oggi costituisce un elemento prioritario per meglio comprendere e riscoprire “le diversità culturali degli altri” quale insostituibile necessità per la pacifica convivenza tra i popoli. David Bellatalla ripercorre due anni di viaggio attraverso 18 paesi per oltre 15mila chilometri percorsi a piedi, in cammello, con cavalli, treni e camion in un affascinante itinerario alla riscoperta della grande vena pulsante del continente eurasiatico.
David Bellatalla, antropologo, nato a La Spezia, ha effettuato numerose ricerche etnografiche nel Centro e Sud America, in Asia e in Australia. Ha insegnato antropologia culturale e audiovisuale presso la University of Western Australia a Perth e presso la Mongolian National University a Ulan Bator. Nel 2013 ha ricevuto la medaglia d’oro da parte del Governo e della Croce Rossa mongola per le sue attività umanitarie e per l’attenzione che da più di 15 anni dedica ad aiutare i bambini orfani e abbandonati della capitale. Tra le sue pubblicazioni Eugenio Ghersi. Sull’Altipiano dell’Io Sottile (2016, Montura Editing) e Mongolia. Nella terra degli inseguitori di nuvole (2018, Oltre Editore). Nel 2018 ha ricevuto il premio letterario “Eugenio Montale” per le sue pubblicazioni relative ad esplorazioni e viaggi.

 

4/9 SALA CONFERENZE DEL MART H 17.30

ELOÏSE BARBIERI
ANI, LE 15.000 MONACHE DI YAQUIN
Sugli altopiani del Tibet orientale sorge una “cittadella buddista” che non esiste sulle mappe e che il governo cinese ha tentato più volte di radere al suolo. Fondata circa 10 anni fa dal maestro buddista Achung Lama, Yaquin è oggi una sterminata bidonville senza fognature e acqua corrente che ospita oltre 20 mila monaci, di cui 15mila donne. La vita monacale per moltissime di loro è sinonimo di libertà e istruzione. Tra aprile e maggio 2018, dopo due anni di progettazione e attesa e accompagnata solo da un’interprete tibetana, Eloïse Barbieri ha raggiunto Yaquin per realizzare un documentario che raccontasse di questo luogo straordinario.
Eloïse Barbieri, alpinista e viaggiatrice per passione, lavora come filmaker indipendente e ha collaborato con riviste di viaggio come giornalista e fotografa. Ha fatto parte della prima spedizione femminile a tentare la traversata integrale dello Hielo Continental in Patagonia e della prima spedizione alpinistica tornata nel corridoio del Wakhan in Afghanistan dopo 20 anni. Dal 2010 realizza e produce per la Rai della Valle d’Aosta un programma dedicato alla montagna e dal 2016 collabora con la trasmissione Geo di Rai Tre. Ha realizzato Nenet, i nomadi della Tundra (2008), Sui miei passi, viaggio nell’altro Afghanistan (2011) e Une vie à apprendre (2017) dedicato all’alpinista paraplegica Vanessa François.

 

5/9 SALA CONFERENZE DEL MART H 17.30

GIADA MESSETTI E SIMONE PIERANNI
RISCIÒ IN TOUR. UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELLA CINA
Sebbene la Cina sia la seconda potenza mondiale e il suo peso economico e politico sia sempre più imprescindibile, spesso il racconto che si fa di questo paese rimane legato a stereotipi e luoghi comuni che ormai poco hanno a che fare con la realtà. Giada Messetti e Simone Pieranni raccontano in modo semplice ma accurato la complessità dell’universo cinese, descrivendo il progetto geopolitico avveniristico della Nuova Via della Seta, le complicate relazioni Cina - USA e gli incredibili piani di innovazione tecnologica di Pechino. Un incontro per affrontare le apparenti contraddizioni tra la Cina e il nostro sistema culturale e imparare a conoscere un paese destinato a influenzare sempre di più le nostre vite. Il format è ispirato al podcast Risciò prodotto da Piano P.
Giada Messetti, sinologa, dal 2005 al 2011 ha vissuto in Cina, dove ha lavorato per gli uffici di corrispondenza della Rai, del Corriere della Sera e di Repubblica. Rientrata in Italia nel 2011, è collaboratrice e autrice di vari programmi televisivi e radiofonici. Attualmente lavora per il programma del martedì sera di Rai 3 CartaBianca . Simone Pieranni, laureato in Scienze Politiche, nel 2009 ha fondato China Files, agenzia editoriale con sede a Pechino che collabora con i media italiani con reportage e articoli sulla Cina. Dal 2006 al 2014 ha vissuto in Cina. Dal 2014 lavora alla redazione esteri del Manifesto.

 

5/9 LIBRERIA ARCADIA - Via Fontana, 16 H 19.00

YAN LIANKE
LA CINA VISTA DALL’INTERNO
Abbiamo nostro ospite uno dei più importanti scrittori cinesi contemporanei: Yan Lianke; nato in Cina nella provincia contadina dell’Henan nel 1958, a 20 anni, non potendosi permettere di proseguire la sua istruzione, sceglie la carriera militare e si occupa di redigere i testi della propaganda comunista. Laureatosi nel 1985, torna poco dopo alla vita civile, e comincia la sua carriera di scrittore, premiata con i due più prestigiosi premi letterari cinesi (Lu Xun e Lao She). Molti dei suoi lavori, tra i quali Servire il popolo (Einaudi, 2006) in cui prende in giro i precetti maoisti e Il sogno della città dei Ding (nottetempo, 2011, finalista al Man Asian Literary Prize), nel quale denuncia l’epidemia di AIDS nelle campagne cinesi, sono stati sottoposti a censura in patria. Sempre per nottetempo, ha pubblicato nel 2013 Pensando a mio padre. Nel 2013 è stato tra i finalisti del Man Booker International Prize e nel 2014 è stato premiato con il prestigioso Franz Kafka Prize.
In particolare, il suo capolavoro è considerato I quattro libri. Siamo nella zona 99 di un campo di rieducazione per intellettuali nel nord della Cina alla fine degli anni sessanta, durante l’epoca del Grande balzo in avanti e Mao ha deciso che la Cina raggiungerà i livelli di produzione di acciaio dell’Inghilterra in soli quindici anni.
I quattro libri sono quattro voci: quella del bambino che comanda il campo incoraggiando la violenza e le delazioni, quella dello scrittore e del filosofo costretti a lavorare lì sodo, più la voce di un narratore onnisciente. Quattro modi diversi di raccontare la follia umana, quattro tonalità in cui Yan Lianke declina la sua voce - sempre poetica - ed esprime, nonostante tutto, la sua fiducia verso l’umanità.
I quattro libri è entrato nella selezione di The Booker International prize 2013.

 

6/9 SALA CONFERENZE DEL MART H 17.30

ENRICO TETTAMANTI
PASSAGGIO A NORD OVEST
Uno dei grandi miti dei navigatori: il Passaggio a Nord Ovest è la rotta navale che collega l’Oceano Atlantico all’Oceano Pacifico nell’emisfero boreale, passando attraverso l’arcipelago del Mar Glaciale Artico. Nei mesi di luglio e agosto 2017 l’equipaggio del Kamana, capitanato da Enrico Tettamanti, ha concluso con successo il Passaggio a Nord Ovest, seguendo la rotta meno famosa e meno battuta che da Ovest va verso Est, diventando il primo equipaggio italiano nella storia ad affrontare e portare a termine l’impresa. 3550 miglia in 33 giorni, con una temperatura media di 0/5 °C e 24 ore di luce al giorno. Un’incredibile avventura che racconta di grandi ideali, storiche esplorazioni e cambiamenti climatici.
Enrico Tettamanti è un marinaio che viene dalla montagna, da Pomarolo, nel Trentino. Naviga sin da piccolo, da 20 anni è skipper professionista, ha navigato per più di 190.000 miglia in tutto il mondo. Ha doppiato sette volte Capo Horn e fatto 20 traversate oceaniche a varie latitudini. Nel 2002 ha dato vita al suo primo progetto “Kamana”, la vela estrema alla portata di tutti, andando a navigare nelle zone più remote del pianeta. Da allora Kamana Expedition è sinonimo di esplorazione e spedizione. È uno dei pochi skipper al mondo ad aver raggiunto tutte le mete polari più importanti tra cui l’Antartide, la Groenlandia e l’Alaska.

 

7/9 SALA CONFERENZE DEL MART H 17.30

LUCIO CARACCIOLO
LE VIE DELLA SETA: UN’OPPORTUNITÀ ANCHE PER L’ITALIA
Condotto da uno dei massimi esperti italiani di geopolitica, l’incontro è interamente dedicato all’analisi del progetto cinese “One Belt, One Road” (“Una cintura, una strada”) lanciato nel 2013. L’obiettivo di Pechino è di ricostituire una Nuova Via della Seta, un’articolata rete di infrastrutture, ferrovie, strade e linee marittime che colleghino Asia Centrale con Medio Oriente, Africa ed Europa in un network commerciale di dimensioni mai viste prima. Secondo la società internazionale di consulenza strategica McKinsey, sarebbero coinvolte da “One Belt, One Road” fino a 65 nazioni, più della metà della popolazione mondiale, tre quarti delle riserve energetiche e un terzo del prodotto interno lordo globale. Una strategia non priva di ambiguità e rischi. Eppure una carta da giocare per il nostro paese, se non vuole perdere ulteriormente di rilevanza nel mondo.
Lucio Caracciolo dirige la rivista italiana di geopolitica Limes ed è presidente e responsabile dell’analisi geopolitica di Macrogeo. Giornalista, ha lavorato al settimanale Nuova Generazione dal 1973 al 1975, al quotidiano la Repubblica dal 1976 al 1983. È stato caporedattore di MicroMega dal 1986 al 1995. Scrive per la Repubblica e per il settimanale l’Espresso. Ha tenuto corsi e seminari di geopolitica in alcune università. Dal 2009 insegna Studi strategici all’Università Luiss di Roma e dal 2017 Geopolitica all’Università San Raffaele di Milano. Ha scritto, tra gli altri, Alba di guerra fredda (1986, Laterza), Euro no: non morire per Maastricht (1997), Terra incognita (2001, Laterza), America vs America (2011 Laterza) e Storia contemporanea con Adriano Roccucci (Le Monnier 2017).

 

7/9 LIBRERIA ARCADIA Via Fontana, 16 H 19.00

DAVI KOPENAWA
UNO SCIAMANO AMAZZONICO
La caduta del cielo è uno straordinario resoconto della vita e del pensiero cosmo-ecologico di Davi Kopenawa, sciamano e portavoce dell’Amazzonia brasiliana. Rappresentante di un popolo la cui esistenza è minacciata dall’estinzione, Kopenawa traccia un indimenticabile quadro della cultura yanomami nel cuore della foresta pluviale: un mondo in cui l’antica conoscenza indigena combatte con la geopolitica globale e i suoi interessi mercantili.
Dalla sua iniziazione sciamanica all’incontro con i Bianchi, ai viaggi in tutto il mondo come ambasciatore del suo popolo, Kopenawa ripercorre un’intera storia di repressione culturale e devastazione ambientale e manifesta una critica risoluta alla società industriale occidentale e all’ipoteca che ha posto sul futuro del mondo umano e non umano. L’antropologo Bruce Albert ha raccolto e trascritto le parole di Kopenawa affinché trovino un cammino anche lontano dalla foresta.
"Sono enormemente impressionato da quest’opera di potente interesse metodologico e prodigiosa ricchezza documentaria. Un’opera che, pur essendo complessa, cattura completamente il lettore, sollevando molte questioni”.

(ClaudeLévi-Strauss, lettera a Bruce Albert, 10 luglio 2006)

“Hai disegnato e fissato queste parole su pelli di carta, come ti ho chiesto. Sono andate lontano da me. Adesso vorrei che si dividessero propagandosi in ogni dove per essere veramente ascoltate”.

L'autore e sciamano, Davi Kopenawa presenta La caduta del cielo insieme a Fiona Watson, direttrice del dipartimento Research and Advocacy di Survival International, e ai traduttori Alessandro Lucera e Alessandro Palmieri.

 

8/9 SALA CONFERENZE DEL MART H 17.30

EMANUELE GIORDANA
VIAGGIO ALL’EDEN
Com’è cambiato l’Oriente e, soprattutto, il nostro rapporto con i paesi dove si leva il sole? Emanuele Giordana prova a raccontare la scoperta dell’Asia avvenuta negli anni Settanta da parte di un folto manipolo di giovani europei che - nella ricerca spirituale o semplicemente per voglia di avventura - aprirono una strada, a piedi, che sarebbe poi stata battuta dal grande turismo di massa in aereo. Ma oltre al turismo e al piacere del viaggio, l’Occidente scoprì la spiritualità orientale, lo yoga, le medicine alternative indiane o cinesi, la letteratura sino ad allora ignorata e persino un nuovo modo di vestire e mangiare. Un racconto a cavallo tra il ricordo adolescenziale e la sua riscoperta da giornalista attraverso i libri Diario da Kabul (2010, O barra O), Viaggio all’Eden (2017, Laterza) e Sconfinate: storie di confini e terre di frontiera (2018, Rosemberg&Sellier).

Emanuele Giordana, classe 1953, giornalista, saggista e scrittore, è stato docente di Cultura indonesiana e attualmente insegna giornalismo alla Scuola della Fondazione Basso di Roma e all’Ispi di Milano. Cofondatore dell’Associazione giornalistica Lettera22, già direttore di Ecoradio e del mensile ecologista Terra, è presidente dell’Associazione di ricerca Afgana. Ha scritto, tra gli altri, con Guido Corradi La scommessa indonesiana (2002), Afghanistan (2007), Diario da Kabul (2010) e con Mario Dondero Lo scatto umano (2014). Ha curato diverse collettanee di geopolitica. Collabora con Il manifesto, Internazionale, AspeniaOnline e Reset. Per dieci anni è stato uno dei conduttori di Radio3mondo a Radio Tre Rai, con cui continua a collaborare. Dal 2018 è direttore editoriale del sito di informazione atlanteguerre.it


Incontri alla Libreria Arcadia

  • 5/9 H 19 Yan LiankeI quattro libri
  • 7/9 H 19 Davi KopenawaLo sciamano amazzonico

Oriente Occidente Dance Festival 2018 

INFORMAZIONI E BIGLIETTI

Dal 2 luglio 2018
Vendita Spettacoli Online: www.orienteoccidente.it

Al telefono* con carta di credito chiamando il numero 0464 431660
dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18

Dal 7 agosto 2018
Vendita Spettacoli Online: www.orienteoccidente.it

Al telefono* con carta di credito chiamando il numero 0464 431660
dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18

Oriente Occidente (biglietteria fisica)*

Corso Rosmini 58, Rovereto
Piano terra
dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 14 e dalle 15 alle 18

(*) Dal 31 agosto all’8 settembre la vendita sarà possibile anche nelle giornate di sabato e domenica e nei luoghi di spettacolo da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo

Festival Oriente Occidente

Associazione incontri internazionali di Rovereto

Corso Rosmini 58, Rovereto (TN)
Tel. 0464 431660 (ore 10-18)
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web www.orienteoccidente.it