Pistoia, 29, 30 e 31 maggio 2011
Nel programma della manifestazione: la partenza di un treno storico da Pistoia in contemporanea con uno da Bologna, con fermate nelle stazioni per festeggiamenti, il IV Memorial "Alessandro Agati" di Calcio e la Festa nazionale del Ferroviere.
IL VIDEO E LE INTERVISTE DURANTE LA MANIFESTAZIONE sul sito dell'Associazione DLF Pistoia
- 29 maggio - Festa popolare per i 150 anni della Ferrovia “Porrettana”
- 30 maggio - IV Memorial "Alessandro Agati" di Calcio
- 31 maggio - Festa nazionale del Ferroviere
di Guelfo FRATESCHI, Consigliere Nazionale DLF e Consigliere DLF Pistoia
Festa popolare per i 150 anni della Ferrovia “Porrettana”
Per celebrare l’evento del 150° anno dell’Unità d’Italia, l’Associazione DLF Pistoia ha contribuito all’effettuazione del treno storico sulla ferrovia Porrettana (la linea Bologna-Pistoia). Grazie al lavoro dei numerosi collaboratori che si sono alternati nei presenziamenti, grazie alle loro conoscenze tecniche, in accordo con la Direzione Regionale Toscana, come pure a quelle logistiche che hanno portato alla prevendita di circa 450 biglietti, tutto si è svolto per il meglio. Il giorno 29 maggio alle ore 8.30 è partito dalla stazione di Pistoia un locomotore (E 626) con cinque carrozze “Centoporte” che ha terminato la sua corsa a Porretta Terme.
Tra i passeggeri vi erano la Presidente della Provincia di Pistoia Federica Fratoni, vari Consiglieri Regionali, il Presidente provinciale dei Circoli ARCI Pistoia Federico Tasselli, giornalisti, un gruppo di figuranti vestiti con gli abiti del 1861, fermodellisti e, non ultimo, il Presidente del DLF Pistoia, Alessandro Perrini, in servizio come Capotreno. Contemporaneamente, partiva dalla stazione di Bologna un altro treno storico a vapore, con 700 passeggeri, anch’esso diretto a Porretta. Nel versante toscano della linea il treno elettrico sì é concesso due soste, essendo il percorso irto al limite della cremagliera.
Alla prima sosta, nella stazione di Piteccio, i viaggiatori hanno potuto godere di un mix di assaggi di prodotti locali e della visita alla sede del Gruppo Ferromodellisti Pistoiesi, che si trova proprio nella stazione. La seconda sosta è avvenuta nella stazione di Pracchia, il punto culmine della linea, a quota 600 m circa, dove ognuno ha potuto riempire i polmoni di salubre aria.
Una volta partiti, il treno si è involato giù per la discesa, sferragliando tra le strette curve, infilando una dietro l’altra numerose gallerie che si alternavano alla vista di paesaggi di boschi lussureggianti e delle cristalline acque del fiume Reno.
Dopo circa tre ore, al treno è stato permesso, arrivando nell’accogliente stazione di Porretta, di raffreddare i freni e ai viaggiatori di sgranchirsi le membra che erano state adagiate sui non proprio comodissimi sedili di legno. Ma, dopo poco, ecco arrivare in lontananza il suono di stantuffi e di sfiati di fumo. Stava entrando in stazione il corrispondente convoglio emiliano, proveniente da Bologna Centrale.
Accolti dall’amministrazione comunale, un corteo di un migliaio persone si è incamminato verso la piazza principale, dove ad accoglierlo si trovava un palco su cui si sono alternati a parlare l’ingegnere francese che progettò la linea ferrata ed addirittura un riesumato Re Vittorio Emanuele II.
Dopo un lauto rinfresco offerto del Comune di Porretta Terme, coadiuvato dai volontari del Circolo DLF e da Alpini in pensione, si è ripresa la strada del ritorno, ognuno portando con sé il ricordo di una giornata speciale.
Il progetto “Binari d’Italia, un secolo e mezzo di Ferrovia Porrettana” è un’iniziativa che muove dalle celebrazioni storiche nazionali con l’intento di riscoprire e valorizzare un’esperienza locale: il grande patrimonio rappresentato dalla ferrovia che collega Pistoia con Bologna, inaugurata nel 1864 da Vittorio Emanuele II.
Con i suoi 99 km di lunghezza, le 42 gallerie ed i 35 ponti e viadotti, la Porrettana rappresentò un’opera di ingegneria innovativa e costituì il primo vero collegamento attraverso la dorsale tosco-emiliana, tra nord e il centro Italia, contribuendo all’accelerazione 150 anni fa dell’Unità d’Italia.
Ripercorrerne insieme le vicende storiche, gli aspetti e peculiarità, attraverso eventi, manifestazioni e con il contributo di esperti e testimoni, è l’occasione per far conoscere anche ai più giovani lo spirito che animava un secolo e mezzo fa quel crogiuolo di popoli che si era appena incamminato nel percorso dell’unificazione italiana.
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IV Memorial "Alessandro Agati" di Calcio.
Lombardia-Toscana: 3 a 2
Nell'ambito delle manifestazioni della tre giorni pistoiese si è svolto, come di consueto, l'incontro di Calcio a 11 tra le rappresentative della Toscana e della Lombardia valido per la conquista del IV Memorial “Alessando Agati", giovane capotreno scomparso prematuramente qualche anno fa.
L'incontro disputatosi su un bel campo in erba sintetica di Pistoia, ha visto uscire vincitori i ferrovieri lombardi con il punteggio di 3 a 2 dopo che i loro colleghi toscani erano riusciti a ristabilire la parità da un parziale di 0-2. Nel finale è arrivato il gol vincente della Lombardia, che con un pallonetto micidiale ha sorpreso il portiere.
Conclusa la partita, svoltasi in un completo clima di amicizia e a ritmi non certo insostenibili, si sono celebrate le premiazioni. Dopo la consegna di una targa ricordo ai genitori di Alessandro, ai quali va il nostro sentito ringraziamento per aver anche quest'anno presenziato l'evento, sono stati gli stessi genitori a consegnare ai ragazzi di Milano l'ambito trofeo riservato ai vincitori e a quelli della Toscana il premio di consolazione.
In conclusione è stato giocato il "terzo tempo" ovvero tutti a tavola, a parlare del più e del meno, con la promessa di ritrovarsi ancora il prossimo anno per un'altra avvincente sfida magari con novero più ampio di partecipanti.
Un sincero grazie a tutti coloro che hanno partecipato, giocatori e non, e quindi permesso la riuscita all'evento, in particolar modo a chi pur di essere presente ha sopportato il sacrificio di una sveglia mattutina "indecente" o i disagi del viaggio.
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Festa nazionale del Ferroviere
Fin dalle prime ore del giorno 31 maggio, al DLF Pistoia sono cominciati ad arrivare i ferrovieri (la maggior parte in pensione) provenienti dalle più svariate parti d'Italia, richiamati dalla festa nazionale del ferroviere che, con la collaborazione della rivista “Ancora in marcia”, ha permesso di trascorrere una giornata fitta di avvenimenti.
I più intrepidi sono arrivati il giorno prima, grazie anche ad accordi con alberghi convenzionati con il DLF e, grazie alla posizione equidistante della città di Pistoia, hanno avuto la possibilità di visitare città come Lucca, Pisa e Firenze.
All'inizio i partecipanti sono stati accolti con le liete note suonate da alcuni elementi della Banda Borgognoni (storica banda cittadina) che ha permesso di attirare sotto l'ampio e luminoso gazebo, posto nel giardino del DLF di fronte alla stazione ferroviaria, i numerosi gruppetti che si stavano formando nei pressi della struttura.
Il programma prevedeva di affrontare argomenti quali le differenze tra la ferrovia di ieri e oggi, la necessità di una sempre maggiore sicurezza in proporzione all'aumento dei ritmi di lavoro, il valore del mutuo soccorso tra colleghi, ecc. A tal proposito era presente anche una rappresentanza di ferrovieri venuti dalla Francia che, pur trovandosi inizialmente in difficoltà nella comunicazione, hanno brillantemente superato questo ostacolo quando si è trattato di andare successivamente a tavola.
C'è stata l'occasione di premiare con tanto di pergamena i neo pensionati di varie qualifiche e di assegnare le targhe ai vincitori del concorso letterario, del concorso fotografico e della partita di Calcio. Ormai il sole già alto ha ricordato a tutti i presenti che al primo piano il programma prevedeva anche un incontro “mangereccio” e, come per magia, c'è stata una lievitazione generale: la stessa gente si è ritrovata comodamente seduta attorno ai tavoli imbanditi. Indubbio merito delle bottiglie di vino che troneggiavano numerose sulle tovaglie se le conversazioni sono proseguite senza sosta, intervallate da chiassose e spontanee risate. Un po' di ossequioso silenzio (dovuto più alla meraviglia che al rispetto) si è avuto soltanto quando è entrato in pompa magna nella sala, appoggiato su un grande carrello, un maiale di quasi un quintale cotto a porchetta il giorno prima nel forno a legna della pizzeria. In ringraziamento dei cuochi e dei preziosi collaboratori del DLF che hanno permesso questa “impresa” c'è mancato poco che partisse una “ola” da parte dei presenti.
Verso le 15 sono iniziati i primi rientri e, nel miscuglio di dialetti che si confondevano accalcandosi verso l'uscita, una cosa era comune a tutti: l'augurio di ritrovarsi il prossimo anno ancora più numerosi!
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