A Verona, dal 23 ottobre 2021 al 2 ottobre 2022 è aperta al pubblico, negli spazi del Museo Archeologico al Teatro Romano, la mostra Vasi antichi, a cura di Margherita Bolla. L’esposizione è dedicata alla valorizzazione di una collezione del Museo Archeologico normalmente non esposta al pubblico, che può essere ammirata per un anno.
Si tratta di una delle tante tappe del programma di valorizzazione del patrimonio conservato in questo Museo. La ceramica, che richiede grande perizia tecnica e sapienza artigianale, offre numerosi spunti anche per lo svolgimento di percorsi didattici, che possono riprendere in presenza dopo la forzata interruzione a causa della pandemia.
Nelle vetrine del Museo viene presentata una selezione della raccolta di ceramiche preromane, un’ottantina di vasi dal VII al IV secolo a.C. circa. Di particolare impatto la vetrina dedicata alle “ceramiche nere degli Etruschi”, con un vaso monumentale, parte di un gruppo di vasi in bucchero donato al Museo di Verona nell’Ottocento da Bernardino Biondelli, nato a Zevio nel 1804, linguista di fama, archeologo, curatore delle collezioni numismatiche del Comune di Milano per più di trent’anni. Si ha così l’occasione di ricordare ancora una volta l’importanza del mecenatismo per l’ampliamento delle raccolte museali.
L'esposizione è visitabile con il biglietto d’ingresso al Museo. Dal 7 novembre 2021 visite guidate gratuite.
Le ceramiche nere degli Etruschi
Questa tipologia di manufatti, chiamati anche buccheri, si distinguono grazie al tipico colore nero che si trova sia sulla superficie, più o meno compatta e lucente, sia nel corpo ceramico. Non si tratta infatti in questo caso di vernice sovrapposta alle pareti del vaso, ma di un particolare procedimento di cottura in assenza di ossigeno per impedire le trasformazioni chimiche di ossidazione che facevano assumere la tipica colorazione aranciata ai minerali di ferro contenuti nell’argilla.
La parola bucchero non è etrusca, ma di origine spagnola, e designava una ceramica di colore nero di produzione sudamericana importata nel XVII secolo, molto simile alle ceramiche etrusche che presero dunque il suo nome.
L’invenzione del bucchero etrusco si deve alla volontà di creare oggetti che potessero assomigliare ai costosi servizi in bronzo, di colore metallico e lucenti, ma che fossero meno costosi. L’uso di crateri, brocche, calici e mestoli in bronzo era infatti previsto durante i banchetti degli esponenti più ricchi della società etrusca, che molto probabilmente aveva assimilato questa abitudine dai Greci, con i quali da secoli intrattenevano rapporti commerciali.
INFORMAZIONI
Museo Archeologico al Teatro Romano
Regaste Redentore, 2 - 37129 Verona
tel. +39 045 8000360 - fax +39 045 8010587
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
web museoarcheologico.comune.verona.it - museicivici.comune.verona.it
VISITA
La mostra è aperta al pubblico fino al 2 ottobre 2022, da martedì a domenica, dalle ore 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17.30). Chiuso il lunedì.
- Si entra con Green Pass e mascherina.
BIGLIETTI
I biglietti si possono acquistare online a questo link museiverona.com, prenotando anche l'orario di ingresso, oppure presso la biglietteria del museo:
- biglietto intero: € 4,50 + € 0,45 prevendita online
- biglietto ridotto A - gruppi (oltre 15 persone), SOCI DLF, persone oltre 60 anni: € 3,00 + € 0,30 prevendita online
- biglietto ridotto B - ragazzi (8-14 anni, solo accompagnati): € 1,00 + € 0,10 prevendita online
ingresso gratuito:
- persone con età superiore a 65 anni residenti nel Comune di Verona
- persone con disabilità e loro accompagnatore
- bambini fino a 7 anni
(anche chi ha diritto alla gratuità può prenotare online la visita al link museiverona.com)